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Guerra Gaza, media israeliani: decine di combattenti di Hamas arresi all'esercito

©Ansa

Secondo l'Idf si tratta di persone arrestate e su cui si sta indagando per sospetti legami con i terroristi, ma per la Ong Euro-Mediterranean Human Rights Monitor sono ordinari civili. Tra i sopravvissuti alla strage compiuta da Hamas al festival Nova, presso il kibbutz Beeri, si dice "che ci siano stati sucidi". Lo ha riferito la Bbc. Ancora operazioni dell'esercito israeliano nel sud della Striscia. Aumentate forniture carburante per evitare ripercussioni ulteriori sulla popolazione

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Israele, altro soldato morto a Gaza, il totale sale a 87

L'esercito ha annunciato la morte di un altro soldato ucciso in combattimento a Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare. Secondo stime diffuse dai media, il totale dei soldati morti - dall'avvio dell'operazione di terra nella Striscia - è ora a 87. 

Domani missione eurodeputati in Israele e Cisgiordania

Una delegazione di eurodeputata delle commissioni Affari Esteri e Difesa si recherà domani in visita in Israele e in Cisgiordania. La delegazione sarà guidata dalla liberale francese Nathalie Loiseau e dal popolare tedesco David McAllister. Il gruppo, che include anche Rasa Juknevičienė (PPE, Lituania), Gheorghe-Vlad Nistor (PPE, Romania), Attila Ara-Kovács (S&D, Ungheria) e Carina Ohlsson ( S&D, Svezia). incontrerà le autorità israeliane e palestinesi, le famiglie israeliane degli ostaggi presi prigionieri da Hamas, i rappresentanti della  società civile palestinese e eai partner internazionali. Gli eurodeputati cercheranno di valutare il ruolo attuale e futuro dell'Ue nella regione e in particolare le sue due missioni civili di politica di sicurezza e di difesa comune per i territori palestinesi: Eupol Copps e Eu Bam.. Lo scopo principale, spiegano dal Parlamento europeo, è discutere come le missioni civili Ue della Politica di Sicurezza e Difesa Comune si stanno adattando alla nuova realtà della sicurezza nell'area, a seguito degli attacchi terroristici indiscriminati lanciati da Hamas contro Israele il 7 ottobre e la risposta israeliana su Gaza.

Medioriente, Haaretz rivela il caso passaporti diplomatici per Likud

Il capo della diplomazia israeliana, Eli Cohen, ha fatto pressioni sui funzionari del ministero per far ottenere passaporti diplomatici ad alti funzionari del Likud e a Yair Netanyahu, figlio del premier Benjamin Netanyahu. Lo ha riferito Haaretz, sostenendo che tra i beneficiari ci sono Yisrael Gantz, a capo del consiglio regionale di Mateh Binyamin, e il sindaco di Dimona, Benny Biton. Secondo il quotidiano, i funzionari si sono rivolti al direttore generale Ronen Levy, sottolineando che non erano idonei, ma sono stati respinti. Anche il 32enne Yair ha avuto un passaporto diplomatico, anche se ne aveva diritto solo fino ai 18 anni. La motivazione e' stata che ne ha bisogno perche' durante i viaggi all'estero è protetto dallo Shin Bet e gli agenti hanno passaporti diplomatici. Yair Netanyahu è stato di recente al centro di forti polemiche perche' allo scoppio della guerra e' rimasto negli Stati Uniti invece di tornare, come migliaia di riservisti, per combattere contro Hamas a Gaza. Alla fine di novembre, media israeliani hanno riferito che si è 'arruolato' come volontario nella United Hatzalah, un'organizzazione israeliana di servizi medici di emergenza, lavorando per raccogliere fondi. 

Medioriente, Libano: atti criminali coloni israeliani in Cisgiordania, violano diritto internazionale

Il ministero degli Affari Esteri del Libano condanna "gli atti criminali commessi dai coloni israeliani in Cisgiordania, che sono aumentati in modo molto preoccupante nelle ultime settimane senza alcuna condanna o intervento da parte dello stato di occupazione israeliano e della comunità internazionale e che hanno portato alla morte di circa mille palestinesi della popolazione". E' quanto si legge in una nota del ministero degli Esteri del Libano. Il ministero condanna inoltre "la decisione delle forze di occupazione israeliane di stabilire un nuovo insediamento sulle terre occupate di Gerusalemme Est, di espandere gli insediamenti, di confiscare le terre palestinesi con la forza, di demolire le case palestinesi, di espellere i loro residenti e le misure volte allo sfollamento forzato della popolazione. Queste azioni provocatorie rappresentano violazioni flagranti del diritto internazionale e delle risoluzioni sulla legittimità internazionale, in particolare la risoluzione n. 2334 del Consiglio di Sicurezza emessa nel 2016, che considera illegali gli insediamenti in tutti i territori palestinesi occupati".

Il ministero degli Esteri del Libano invita "la comunità internazionale ad agire rapidamente". Per Beirut queste azioni israeliane "illegali" minano la possibilità di raggiungere "una pace giusta e globale nella nostra regione".

Medioriente, Egitto ribadisce a Onu: rifiuteremo evacuazioni forzate da Gaza

L'Egitto ha ribadito il suo "totale rifiuto" ad evacuazioni forzate dalla Striscia di Gaza "all'interno o all'esterno del loro territorio", mentre la popolazione viene spinta con sempre maggior decisione dall'esercito israeliano verso il confine meridionale. Il ministro degli Esteri del Cairo, Sameh Shoukry, lo ha riaffermato con forza durante una telefonata ricevuta ieri dal segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, di cui si è saputo solo oggi. Oggetto del colloquio - ha riferito il portavoce Ahmed Abu Zeid - consultarsi e coordinare gli sforzi per ridurre la crisi a Gaza e contenerne le ripercussioni. Shoukry e Guterres "hanno discusso in dettaglio gli ultimi sviluppi nel deterioramento delle condizioni umanitarie e di sicurezza nella Striscia di Gaza, nonché i passi diplomatici volti a ripristinare la tregua", concordando "sulla necessità di raggiungere un cessate il fuoco umanitario permanente per risparmiare il sangue dei civili palestinesi e in modo da consentire un'attuazione adeguata e sostenibile dell'assistenza umanitaria ai residenti della Striscia di Gaza". Il Cairo ha riferito sulle iniziative diplomatiche avviate con le parti in conflitto e in seno ai gruppi arabi e islamici alle Nazioni Unite "sul percorso per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza", sottolineando l'importanza "di attuare pienamente le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza e l'Assemblea Generale, e basandosi su di essi per ottenere una tregua permanente e rafforzare l'applicazione dell'assistenza umanitaria al settore". Ha espresso, infine, "la volontà dell'Egitto di proseguire le consultazioni in stretto coordinamento con le Nazioni Unite e le sue agenzie competenti per contenere l'escalation nella Striscia di Gaza e porre fine agli attacchi e alle violazioni palesi da parte di Israele". 

Medioriente, Lapid attacca la marcia estrema destra a Gerusalemme

Il leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid ha criticato la marcia indetta dall'estrema destra per stasera attraverso il quartiere musulmano della Città Vecchia di Gerusalemme e ha esortato le autorità ad annullarla. "La marcia di questa sera a Gerusalemme e' un palese tentativo kahanista di incendiare ulteriori fronti (di guerra) e causare altre morti e distruzione", ha affermato il leader di Yesh Atid su X, facendo riferimento al movimento estremista fuorilegge di

Meir Kahane, di cui il ministro per la Sicurezza nazionale

Itamar Ben-Gvir era un ammiratore. "Come primo ministro, ho approvato marce a Gerusalemme ma non le provocazioni violente", ha proseguito Lapid, sostenendo che "se

davvero ci fosse stato un governo in Israele, non lo avrebbe

permesso". La marcia e' stata organizzata da due gruppi

ultranazionalisti, uno dei quali e' esplicitamente un movimento kahanista guidato dal leader di estrema destra Baruch Marzel, per chiedere il "pieno controllo ebraico" sul Monte del Tempio (la Spianata delle Moschee per i musulmani) e che venga revocata l'autorità del Waqf giordano che amministra il sito religioso islamico.

Medioriente, Lapid: impedire protesta ultradestra a Gerusalemme

Il leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid ha chiesto la cancellazione di una manifestazione dell'ultra destra prevista questa sera nella Città Vecchia a Gerusalemme che attraverserà il quartiere arabo. La dimostrazione è stata indetta per chiedere "il totale controllo ebraico" sulla Spianata delle Moschee (il Monte del Tempio per gli ebrei, ndr) e la revoca dell'autorità di amministrazione del luogo del Waqf giordano. "La Marcia a Gerusalemme di questa sera - ha detto Lapid - è una palese tentativo kahanista (in riferimento al rabbino estremista Meir Kahane, bandito da Israele, ndr) di incendiare altri fronti e causare altre morti e distruzioni"."Come premier - ha aggiunto - ho approvato marce a Gerusalemme ma non provocazioni violente. Se davvero ci fosse un governo in Israele, non lo permetterebbe".

Medioriente, Meloni a G7: diritto Israele a difendersi, rilascio ostaggi e aiuti a Gaza

Nel corso della videoconferenza del G7, ieri pomeriggio la premier Giorgia Meloni ha "ribadito il diritto di Israele a difendersi, l’importanza del rilascio degli ostaggi e la necessità di proteggere i civili e di fornire aiuti umanitari alla popolazione di Gaza". Lo rende noto Palazzo Chigi al termine della riunione.-

Medioriente, Israele approva aumento minimo forniture carburante a Gaza

A seguito delle pressioni degli Stati Uniti, Israele ha approvato un "minimo" aumento delle forniture di carburante alla Striscia di Gaza per prevenire una crisi umanitaria, a due mesi dall'inizio del conflitto dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre. Dallo scoppio della guerra, Israele ha bloccato le forniture di carburante per impedire che finissero nelle mani di Hamas e fossero utilizzate per scopi militari.

Medioriente, Iran: i prossimi giorni saranno terribili per Israele

"La resistenza islamica finora ha risposto in modo forte agli atti di aggressione del regime di Israele e, in linea con questa tendenza, i prossimi giorni saranno davvero terribili per il regime di Israele". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, durante un colloquio telefonico con il premier e ministro degli Esteri del Qatar, lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani. Secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Irna, Al Thani ha sottolineato l'importanza di aumentare l'invio di aiuti umanitari verso la Striscia di Gaza. 

Medioriente, Idf: uccisi terroristi di Hamas a Khan Yunis e Jabalya

Le Forze di difesa israeliane hanno annunciato oggi l'uccisione di un certo numero di terroristi di Hamas nel nord e nel sud della Striscia di Gaza. In un post su Telegram, l'Idf parla di "decine di obiettivi terroristici" colpiti nella città meridionale di Khan Younis e di "un conflitto a fuoco tra militari e membri di una cellula terroristica davanti all'ingresso di un tunnel". "Due terroristi sono stati uccisi", riporta il messaggio postato dalle forze di difesa. Nella città settentrionale di Jabalya i soldati hanno effettuato un raid mirato contro un compound militare appartenente ad un battaglione di Hamas. "Alcuni terroristi sono stati uccisi nel quadro delle operazioni", si legge ancora su Telegram. I militari hanno anche scoperto una rete di tunnel sotterranei collegata con l'esterno del compound, un'area adibita ad attività di addestramento e una struttura destinata ad immagazzinare armi. 

Medioriente, Israele: continuiamo ad avanzare a nord e a Khan Yunis

Le forze israeliane continuano ad avanzare nella Striscia di Gaza, in particolare a nord e nella regione meridionale di Khan Yunis. Lo ha affermato il portavoce delle forze armate, in un aggiornamento sull'operazione di terra nell'enclave palestinese. 

Medioriente, Blinken: da Israele passi importanti per proteggere civili

Israele sta facendo "passi importanti" per proteggere meglio i civili durante la sua offensiva nel sud di Gaza: lo ha detto il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, in un'intervista esclusiva rilasciata ieri al programma 'King Charles' della Cnn. Il capo della diplomazia Usa ha lasciato intendere che le forze israeliane stanno ascoltando il suo appello a operare in questa fase della guerra con Hamas in modo diverso rispetto a quanto hanno fatto nel nord di Gaza. "Ho detto loro molto chiaramente quando ero lì, solo una settimana fa, che non possiamo ripetere nel sud ciò che è accaduto nel nord in termini di danni arrecati ai civili", ha affermato Blinken. "Stiamo vedendo zone chiaramente designate da Israele come aree sicure, dove non ci saranno spari o forze armate. Abbiamo visto sforzi per garantire che le persone sappiano che devono spostarsi - e non in tutta la città, ma solo in alcuni quartieri. Questo è positivo", ha aggiunto. Tuttavia, Blinken ha affermato che occorre fare di più, definendo "straziante" l'enorme bilancio delle vittime civili nella Striscia di Gaza devastata dalla guerra. L'alto diplomatico ha poi chiesto la creazione di "corridoi sicuri" affinché i civili possano spostarsi "da aree che potrebbero essere in pericolo a luoghi dove saranno al sicuro", e ha sottolineato la necessità che tali luoghi abbiano cibo, acqua e medicine a sufficienza. 

Israele, testimoni raccontano le violenze sessuali dei terroristi di Hamas

La polizia israeliana ha diffuso i video di alcune persone che  raccontano le violenze degli uomini di Hamas dopo l'attacco del 7  ottobre scorso. Le forze dell’ordine hanno aperto un'indagine su  possibili crimini sessuali IL VIDEO

Capo Oms: sistema sanitario Gaza vicino al collasso

Il sistema sanitario di Gaza e' "in ginocchio ed e' vicino al collasso". Lo ja detto il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, sostenendo l'appello del segretario generale delle Nazioni Unite per il cessate il fuoco. 

Israele, cos'è la Nakba palestinese del 1948: storia e significato


Con questo nome si indica l'esodo forzato di 700mila arabi  palestinesi dai territori occupati nel corso della prima guerra  arabo-israeliana L'APPROFONDIMENTO

Guerra Israele-Hamas, la storia del conflitto in breve


Ripercorriamo, attraverso le mappe, le tappe del conflitto: dalla  genesi negli anni del Mandato britannico agli Accordi di Oslo del '93-95  che rappresentarono una svolta storica e al tempo stesso un punto di  arresto per il processo di pace, passando per l'occupazione israeliana  della Striscia di Gaza nel '67. A cura di Ludovica Passeri MAPPE

Su pressioni Usa Israele consentirà più carburante a Gaza

L'ufficio del primo ministro di Israele annuncia che il gabinetto di sicurezza ha votato a favore della proposta del gabinetto di guerra di aumentare la quantità giornaliera di carburante consentita nella Striscia di Gaza, lo scrive il Times of Israel. In una dichiarazione, non si dice di quanto aumenterà la consegna, semplicemente affermando che il carburante aggiuntivo approvato è "la quantità minima necessaria per prevenire un collasso umanitario e lo scoppio di epidemie nel sud della Striscia di Gaza.

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