Secondo l'Idf si tratta di persone arrestate e su cui si sta indagando per sospetti legami con i terroristi, ma per la Ong Euro-Mediterranean Human Rights Monitor sono ordinari civili. Tra i sopravvissuti alla strage compiuta da Hamas al festival Nova, presso il kibbutz Beeri, si dice "che ci siano stati sucidi". Lo ha riferito la Bbc. Ancora operazioni dell'esercito israeliano nel sud della Striscia. Aumentate forniture carburante per evitare ripercussioni ulteriori sulla popolazione
Usa, ripartono i voli dei droni su Gaza per gli ostaggi
Gli Stati Uniti hanno ripreso i voli di droni su Gaza a sostegno degli sforzi di Israele per il recupero degli ostaggi nelle mani di Hamas. Lo ha annunciato un portavoce del Pentagono, dopo averli interrotti il ;;mese scorso nell'ambito di una tregua di una settimana tra Israele e il gruppo armato palestinese.
Guerra Israele - Hamas, Onu: "A Gaza situazione apocalittica, nessuno è al sicuro"
"I combattimenti devono cessare". Questo l’appello del responsabile Affari umanitari delle Nazioni Unite secondo il quale nella Striscia " nessuno è al sicuro" LEGGI L'ARTICOLO
Israele aprirà nei prossimi giorni valico Kerem Shalom
Il valico di Kerem Shalom -al confine tra Israele, Gaza e l'Egitto- sarà di nuovo aperto entro pochi giorni per fornire aiuti umanitari a Gaza. Lo ha reso noto un alto funzionario del governo e lo ha confermato l'emittente egiziana al-Qahera, che ha fonti vicine alla presidenza. È la prima volta dall'inizio della guerra.
Israele: altri due soldati morti, c'è il figlio di un ministro
L'esercito ha annunciato la morte di altri due soldati israeliani in combattimento a Gaza. Tra questi c'è Gal Meir Eisenkot (25 anni) - ucciso del nord - figlio di Gadi Eisenkot, ex capo di stato maggiore dell'esercito e attuale ministro del Gabinetto di guerra. Il secondo soldato si chiamava Jonathan David Deitch (34 anni). Entrambi erano riservisti. Secondo le stime dei media, il totale dei soldati morti in combattimento dall'avvio delle operazioni di terra nella Striscia è salito a 89.
Raisi: "A Gaza genocidio, muore un bimbo ogni 10 minuti"
Il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, è tornato a denunciare la grave situazione nella Striscia di Gaza denunciando che l'Occidente sta appoggiando il "genocidio" in atto nell'enclave palestinese. "Ogni dieci minuti muore un bambino a Gaza", ha detto all'inizio dell'incontro con il suo omologo russo, Vladimir Putin, che lo ha ricevuto al Cremlino.
Nyt: Israele utilizza intelligence in tempo reale contro Hamas
Dopo gli attacchi terroristici del 7 ottobre, Israele ha recuperato un tesoro di informazioni sul campo di battaglia che i suoi militari hanno utilizzato per valutare la portata dei piani di attacco di Hamas, nonché le sue tattiche e capacità. A rivelarlo sono dati e documenti ottenuti dal New York Times. Il quotidiano ha riferito che nei luoghi degli attacchi in Israele e delle battaglie a Gaza, l'esercito ha rinvenuto elementi che descrivono in dettaglio l'ubicazione delle installazioni e dei tunnel di Hamas, compreso il modo in cui il gruppo armato opera sotto terra. Ed ha anche recuperato un laptop che sembrava dimostrare che Hamas voleva impadronirsi di una serie di aree precedentemente sconosciute il 7 ottobre, inclusa una base militare a sud di Tel Aviv. "In questa guerra stiamo assistendo a qualcosa che non abbiamo mai visto nei conflitti precedenti: le forze di terra, compresi i corpi corazzati, beneficiano delle informazioni di intelligence precise e in tempo reale trasmesse loro direttamente - ha affermato il generale di brigata Hisham Ibrahim, comandante del corpo corazzato - Le informazioni provenienti dalle unità di intelligence vengono rapidamente trasmesse alle forze combattenti". Lunedi', durante un briefing per i giornalisti in una base militare a nord di Tel Aviv, l'esercito israeliano ha condiviso alcuni dei materiali raccolti nel corso della guerra dai combattenti morti e dalle aree all'interno della Striscia, che secondo loro comprendono mappe, opuscoli, trasmettitori, telefoni, videocamere, walkie-talkie, taccuini e computer. I dati - hanno spiegato i funzionari al Nyt - vengono analizzati da una nuova unità israeliana incaricata di assicurarsi che i risultati arrivino rapidamente ai soldati che combattono Hamas.
Netanyahu: "Se Hezbollah ci fa guerra Beirut come Gaza City"
Se Hezbollah cominciasse una guerra con Israele "trasformerebbe Beirut e il Libano meridionale, non lontano da qui, in Gaza City e Khan Yunis". E' l'avvertimento lanciato dal premier israeliano Benyamin Netanyahu in una riunione svoltasi nel Comando nord con il ministro della Difesa Yoav Gallant e il capo di stato maggiore dell'esercito Herzi Halevi. Il premier ha poi sottolineato la determinazione dei soldati a combattere "per completare il compito e riportare sicurezza non solo al sud ma anche al nord".
Appello ambasciatrice palestinese: "Fermate la guerra"
"Accolgo con favore l'iniziativa del segretario generale dell'Onu di portare all'attenzione del Consiglio di Sicurezza la drammatica situazione della Striscia di Gaza. Mi auguro che la comunità internazionale, compresa l'Italia, risponda positivamente alla sua richiesta di un cessate il fuoco immediato per scongiurare una catastrofe umanitaria". È l'appelo lanciato dall'ambasciatrice palestinese a Roma Abeer Odeh.
Haaretz: decine di combattenti di Hamas si sono arresi
Decine di combattenti di Hamas si sono arresi all'esercito israeliano nel nord della Striscia di Gaza. Lo ha riferito Haaretz.
Egitto: "Non accetteremo Israele svuoti Gaza dei civili"
L'Egitto non permetterà mai lo svuotamento della Striscia di Gaza dei suoi residenti. Lo ha affermato Diaa Rashwan, capo del Servizio informazioni di Stato, mentre l'operazione militare israeliana spinge la popolazione a sud, verso la penisola egiziana del Sinai. Per Il Cairo, ha aggiunto, le operazioni dell'esercito israeliano in Cisgiordania mirano a costringere i residenti palestinesi verso la Giordania.
Hamas: "A Gaza superati i 17mila morti"
I morti a Gaza sono arrivati a oltre 17mila, in particolare 17.177. Lo ha comunicato il ministero della sanità di Hamas fornendo il nuovo bilancio delle vittime dall'inizio della guerra.
Belgio vieterà ingresso a coloni estremisti Cisgiordania
"La violenza contro i civili avrà delle conseguenze. Ai coloni estremisti della Cisgiordania sarà vietato l'ingresso in Belgio. Lavoreremo con gli Stati Uniti sulle sanzioni rivolte agli individui coinvolti in azioni che minano la pace, la sicurezza e la stabilità in Cisgiordania". Lo ha annunciato il premier belga, Alexander De Croo.
Israele aprirà valico Kerem Shalom per prima volta da inizio guerra
Le autorità israeliane apriranno il valico di Kerem Shalom per la prima volta dall'inizio della guerra per aumentare le ispezioni dei camion che trasportano aiuti umanitari per la popolazione della Striscia di Gaza. Lo ha annunciato un alto funzionario del governo israeliano citato dal Times of Israel, spiegando che in questo modo si prevede che un aumento del numero di camion che ogni giorno entrerà nell'enclave palestinese con aiuti. Kerem Shalom è il principale valico per le merci della Striscia di Gaza e la comunità internazionale, con l'Amministrazione Biden in testa, ha fatto pressione su Israele perché lo aprisse.
Mo, l'angoscia di Yaniv Yaakov: 'nessun segnale che mio fratello sia ancora vivo'
Non si dà pace Yaniv Yaakov, da due mesi non ha notizie di suo fratello Yair, rapito da Hamas lo scorso 7 ottobre come anche i figli Or e Yagil e la compagna Meirav Tal. La donna e i ragazzi sono stati rilasciati nell'ambito di uno scambio tra ostaggi e detenuti palestinesi concordato tra Israele e Hamas, ma ''di Yair non abbiamo ancora avuto alcuna notizia'' spiega Yaniv Yaakov ad Adnkronos. ''Stiamo cercando un segnale che sia in vita e qualsiasi informazioni sul suo stato di salute dato che è stato ferito durante il rapimento. Ce lo aveva detto Meirav in un messaggio WhatsApp durante l'assalto e ce lo ha confermato ora che è tornata'', ci spiega.
Felice di aver potuto riabbracciare i nipoti di 12 e 16 anni (tra cui Yagil che era apparso in un video di propaganda della Jihad Islamica), ma allo stesso tempo disperato per l'assenza di notizie sul fratello, 59 anni. ''Ci auguriamo che possa essere rilasciato il prima possibile'', afferma, ricostruendo quel terribile sabato di due mesi fa.
Mo: Emirati presentano progetto risoluzione Onu per cessate il fuoco immediato
Gli Emirati Arabi Uniti "hanno presentato un progetto di risoluzione al Consiglio di Sicurezza chiedendo un cessate il fuoco immediato a Gaza per motivi umanitari in risposta alla situazione catastrofica" nella Striscia di Gaza "e al peggioramento della sofferenza del fraterno popolo palestinese, come affermato dal segretario generale della Nazioni Unite, Antonio Guterres". Ad annunciarlo in un post su 'X' è il ministro degli Esteri degli Emirati Arabi Uniti, Abdullah bin Zayed al Nahyan.
Iran, 'prossimi giorni saranno terribili per Israele'
"La resistenza islamica ha sinora risposto con potenza agli atti di aggressione del regime israeliano e con questo ritmo i prossimi giorni saranno davvero terribili per il regime israeliano". E' la minaccia arrivata dal ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, secondo le dichiarazioni riportate dall'agenzia ufficiale iraniana Irna dopo un colloquio tra il capo della diplomazia di Teheran e il premier e ministro degli Esteri del Qatar, Sheikh Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani. Le dichiarazioni arrivano a due mesi dal terribile attacco del 7 ottobre di Hamas in Israele che ha portato all'inizio delle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza contro Hamas, che nel 2007 prese il controllo dell'enclave palestinese, e altri gruppi armati. Secondo l'Iran, sia Amirabdollahian che al-Thani hanno chiesto la fine del "genocidio" e dei "crimini di guerra", sottolineando l'importanza di aumentare gli aiuti umanitari per la popolazione di Gaza. La stampa israeliana, nel riportare la notizia, sottolinea i rapporti eccellenti tra Teheran e Doha e come negli ultimi due mesi il ministro degli Esteri iraniano si sia recato in Qatar per incontrare esponenti di Hamas. La rete di alleati e 'proxy' dell'Iran si estende in Iraq, Siria, Libano e Yemen.
Mo, direttore medico Ashkelon: 'in ospedale 7 giorni su 7 da sopravvissuto'
Sono due mesi che non riesce a dormire Ron Lobel, direttore dei Servizi di emergenza del Barzilai Medical Center di Ashkelon, 17 chilometri dalla Striscia di Gaza. Due mesi che lavora in ospedale sette giorni su sette, senza mai fermarsi, per cercare di ''riempire, aiutando il più possibile gli altri, il vuoto'' lasciato dal massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre scorso, per cercare di ''gestire il peso di quelli che sono stati ammazzati mentre io sono sopravvissuto''. Lobel, 73 anni, dice ad Adnkronos di sentirsi ''vivo per miracolo'' e di ''non riuscire a capire perché abbiano evitato la mia casa, abbiano ucciso i miei vicini, i miei amici e non siano entrati da noi''. La sua abitazione nel villaggio di Netiv Hasara, uno dei primi a essere attaccato da Hamas, ''dista 300 metri dal confine con la Striscia di Gaza'' e lì, durante l'assalto, è stato ''per 13 ore chiuso nel rifugio insieme alla mia famiglia pregando che non entrassero mentre sparavano tutto intorno. Fino a quando le Idf non ci hanno liberato''. A quel punto è corso in ospedale dove c'era ''un'emergenza mai vista, duecento feriti arrivati solo nelle prime due ore di sabato, il 25 per cento dei quali non è sopravvissuto alla giornata''.
Bbc: 'suicidi tra i sopravvissuti a strage festival Nova'
Tra i sopravvissuti alla strage compiuta da Hamas al festival Nova, presso il kibbutz Beeri, in Israele, dello scorso 7 ottobre, si dice "che ci siano stati sucidi". Lo ha riferito la Bbc. Una persona che fa parte dell'equipe medica d aiuto si superstiti ha detto all'emittente britannica che "alcuni si sono già suicidati". La Bbc ha poi riportato una dichiarazione del capo della polizia Yaacov Shabtai secondo cui "18, tra giovani uomini e donne, sono stati ricoverati in ospedali di salute mentale perché non stavano più bene".
Idf, 'Hamas ha sparato da zone designate come umanitarie'
L'esercito israeliano afferma che Hamas ha sparato diversi razzi contro Israele da un'area designata come "zona umanitaria" nel sud della Striscia di Gaza. Secondo gli israeliani, il sito di lancio sarebbe stato istallato nei pressi di strutture dell'Onu, costringendo i civili a fuggire dalle tende allestite nella zona di al Mawasi, non lontano dal confine con l'Egitto. L'esercito israeliano ha riferito che Hamas ieri ha lanciato 12 razzi contro la città di Beersheba, un razzo - riportano i media - è caduto in un parcheggio, non ci sono notizie di vittime.
Israele, lanci Hamas vicino strutture Onu e tende sfollati
I 12 razzi lanciati ieri da Hamas contro la città di Beer Sheva, nel sud di Israele, sono partiti "da un posto vicino alle tende dei civili evacuati di Gaza nel sud della Striscia e strutture delle Nazioni Unite". Lo ha detto - allegando video dei lanci - il portavoce militare secondo cui altri tiri "sono stati effettuati da zone umanitarie". Hamas - ha aggiunto il portavoce - "abusa del popolo di Gaza usandolo per i suoi atti di terrorismo. Si radica cinicamente nelle infrastrutture civili, nelle scuole, nelle aree residenziali, vicino alle strutture dell'Onu e perfino nelle zone umanitarie, usando i civili come scudo umano".