Cop28 a Dubai, Meloni: "No a cibo sintetico per poveri e cibo sano per ricchi"

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Intervenuto Re Carlo III, che prega che la Conferenza possa essere "un punto di svolta". La premier italiana ha preso parola durante un panel sulla sicurezza alimentare, annunciando 130 milioni di euro di aiuti dall'Italia per i Paesi più poveri. Poi ha visto il presidente turco per un bilaterale dove hanno discusso della guerra tra Israele e Hamas che sta andando avanti nella Striscia di Gaza

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“Il destino dell’umanità è in bilico” ma “non è troppo tardi” per “prevenire lo schianto planetario e l'incendio”. Così il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres in apertura della sessione plenaria nel secondo giorno di Cop28 a Dubai (COSA SIGNIFICA COP: IL VIDEO). Il caos climatico - ha aggiunto - sta alimentando "il fuoco dell'ingiustizia nel mondo", perché "sta sta distruggendo i bilanci, facendo lievitare i prezzi dei prodotti alimentari, sconvolgendo i mercati energetici". L'energia rinnovabile è invece "un dono" - fa bene al Pianeta, alla salute e all'economia - e tra l'altro non è mai stata "così economica". Ha preso parola anche Re Carlo III: "Prego con tutto il cuore affinché la Cop28 sia un punto di svolta decisivo, La Terra non ci appartiene ma noi apparteniamo alla Terra". "In questo momento storico ci viene chiesta responsabilità per l'eredità che lasceremo dietro di noi dopo il nostro passaggio in questo mondo - ha scritto anche Papa Francesco su X - Se non reagiamo ora, il cambiamento climatico danneggerà sempre più la vita di milioni di persone. #COP28". La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è intervenuta durante un panel sulla sicurezza alimentare, che ha definito "un tema di politica estera". Poi ha sottolineato l'impegno italiano per fornire "cibo sano" a tutti: "No a cibo sintetico per i poveri e a cibo sano per i ricchi". Nel suo discorso focus particolare sull'Africa, che - ha ribadito ancora una volta - "non ha bisogno di elemosina" ma di aiuti strutturati. Meloni ha poi visto il presidente turco Erdogan per un bilaterale, non sul clima ma sulla guerra a Gaza: la premier ha auspicato una nuova pausa umanitaria e sottolineato il ruolo della Turchia nell'evitare di allargare il conflitto al resto della regione. Erdogan ha definito "essenziale" fermare per "porre fine alle uccisioni" a Gaza. La Conferenza si chiuderà il 12 dicembre (LO SPECIALE DI SKY TG24 - I LEADER ALLA CONFERENZA).

La Cop28 a Dubai

Il summit si è aperto ieri, 30 novembre, con un accordo definito da molti "storico": le parti partecipanti – 195 Nazioni e l’Ue - hanno reso operativo il Fondo 'Loss & damage' presso la Banca mondiale, con aiuti ai Paesi più poveri e vulnerabili, in genere i più colpiti da eventi meteorologici sempre più estremi.

Meloni: 130 mln di euro per Fondo Loss & Damage

Meloni ha sottolineato come "una parte molto importante del nostro progetto per l'Africa, il Piano Mattei, si rivolge al settore agricolo". Poi ha annunciato che Roma contribuirà con "130 milioni di euro" al Fondo 'Loss & Damage'. Alla stessa iniziativa contribuirà l'Ue con 25 milioni di euro dal proprio bilancio, che "saranno resi disponibili immediatamente". Meloni ha poi annunciato che "l'Italia intende destinare una quota estremamente significativa del Fondo Italiano per il Clima, la cui dotazione complessiva è di 4 miliardi di euro, alle nazioni più vulnerabili dell'Africa, per iniziative volte alla mitigazione e all'adattamento ai cambiamenti climatici".

Meloni: "Impegnati anche nell'incolumità alimentare"

"Siamo impegnati anche nell'incolumità alimentare: la nostra sfida è non solo garantire alimenti per tutti ma assicurare alimenti sani per tutti", ha detto Meloni. Pur riconoscendo come la ricerca sia "essenziale" in ambito alimentare, la premier ha voluto mettere dei paletti: lo sviluppo non deve muoversi verso la produzione di "alimenti in laboratorio, magari andando verso un mondo in cui i ricchi possono mangiare alimenti naturali e ai poveri vanno quelli sintetici, con un impatto sulla salute che non possiamo prevedere, non è il mondo che voglio vedere".

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Guterres: "Dobbiamo smettere di bruciare tutti i combustili fossili"

Guterres, nel discorso di apertura del World Climate Action Summit, ha sottolineato come il mondo abbia "le tecnologie per evitare il peggio del caos climatico, se agiamo ora". C'è però "bisogno di leadership, cooperazione e volontà politica. E ne abbiamo bisogno adesso". Poi ha parlato dell'impossibilità di "salvare un pianeta in fiamme con un idrante di combustibili fossili". La via è quindi quella verso "una transizione giusta ed equa verso le energie rinnovabili" Anche perché, dice , "la scienza è chiara: il limite di 1,5 gradi è possibile solo se alla fine smetteremo di bruciare tutti i combustibili fossili. Non ridurre. Non diminuire. Eliminazione graduale, con un calendario chiaro". 

L'intervento di Re Carlo III

Re Carlo III, noto per il suo grande impegno nella difesa dell'ambiente, ha ricordato di aver trascorso gran parte della sua vita "cercando di mettere in guardia dalle minacce esistenziali che dobbiamo affrontare a causa del riscaldamento globale, del cambiamento climatico e della perdita di biodiversità". Il sovrano britannico – pur riconoscendo che "sono stati compiuti alcuni progressi importanti” – si dice preoccupato dal fatto “che rimaniamo così terribilmente lontani dalla strada giusta". Immediatamente visibili gli effetti del cambiamento climatico: sono gli eventi catastrofici naturali che hanno colpito le nazioni insulari più vulnerabili e molte parti dell'India, del Bangladesh e del Pakistan, ha detto. Non si può quindi "andare avanti come se non ci fossero limiti o come se le nostre azioni non avessero conseguenze". Carlo ha proposta anche una via alternativa in cinque punti: rafforzare le organizzazioni - pubbliche, private, di beneficenza - per far fronte alla crisi climatica, aumentare i "flussi finanziari" verso il futuro sostenibile, accelerare l'innovazione e adottare alternative verdi, come le energie rinnovabili, "garantire approcci coerenti a lungo termine in tutti i settori, Paesi e industrie", e infine creare una "visione ambiziosa" per i prossimi 100 anni partendo dai progetti dei giovani. 

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Le dichiarazioni di Michel e von der Leyen

Ambizione, obiettivi e finanziamenti. Di questo hanno parlato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio Ue Charles Michel in una dichiarazione congiunta. Sulle ambizioni: “Le emissioni globali devono raggiungere il picco entro il 2025. Dobbiamo eliminare gradualmente i combustibili fossili. E dobbiamo ridurre le emissioni di metano. Ciò che chiediamo a livello globale, dobbiamo realizzarlo a livello nazionale. Gli obiettivi: “Questa Cop può fare la storia. La scorsa primavera, l'Unione Europea ha lanciato un appello a triplicare le rinnovabili e raddoppiare l'efficienza energetica entro il 2030. Ormai il nostro appello è diventato un movimento potente. Più di 110 Paesi hanno hanno già aderito”. Si chiede ora di “includere questi obiettivi nella decisione finale della Cop”. Per il capitolo finanza: "Quest’anno dobbiamo raggiungere l'obiettivo dei 100 miliardi”. L'Ue – hanno ricordato – “ha contribuito con quasi 30 miliardi di dollari ai finanziamenti pubblici per il clima”. Ora si appresta a contribuire al nuovo Fondo per le perdite e i danni. 

L'India si candida a ospitare la Cop33

L'India si candida intanto a ospitare la Cop33, che si terrà nel 2028. Lo ha annunciato il primo ministro indiano, Narendra Modi. "Il mondo intero ci guarda, madre Natura si volta verso di noi affinché proteggiamo il suo futuro. Ci dobbiamo riuscire", ha detto Modi nel suo intervento.

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Iran abbandona i colloqui per la presenza di Israele

I rappresentanti dell'Iran hanno lasciato la sala dove si stavano tenendo i colloqui in segno di protesta per la presenza di una delegazione di Israele. Per l'Iran la partecipazione israeliana alla Cop28 è "contraria agli obiettivi e alle linee guida dell conferenza", ha detto il capo della delegazione iraniana, il ministro dell'Energia Ali Akbar Mehrabian, citato dall'agenzia ufficiale iraniana Irna.

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