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Guerra Israele-Hamas, via libera alla tregua: scatterà venerdì alle 6 ora italiana

©Getty

Il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza comincerà domani, 24 novembre, e il trasferimento degli ostaggi avrà luogo attraverso il valico di Rafah. Previsto lo scambio tra 13 israeliani e 39 palestinesi. "Sarà una breve tregua", poi il conflitto riprenderà e si prevedono "altri due mesi di guerra", ha detto il ministro della difesa Yaov Gallant parlando ai soldati. Fonti palestinesi: almeno 27 morti in seguito a un bombardamento israeliano su una scuola delle Nazioni Unite

Gallant: "Pausa breve poi previsti altri 2 mesi di guerra"

Quella dei prossimi giorni, "sarà una breve tregua", poi la guerra riprenderà e si prevedono "altri due mesi di guerra". Lo ha detto il ministro della difesa Yaov Gallant parlando ai soldati. "Sarà" - ha spiegato - "una breve pausa alla fine della quale i combattimenti riprenderanno con intensità e creeremo pressione per portare indietro altri ostaggi. Si prevedono altri due mesi di guerra".

Hamas: "Quasi 15mila morti a Gaza, oltre 6.100 minorenni"

Il governo di Hamas a Gaza ha annunciato oggi che il bilancio delle vittime nel territorio palestinese ha raggiunto quota 14.854 da quando è iniziata la guerra il 7 ottobre tra le forze israeliane e i militanti di Hamas. Il governo di Hamas ha affermato che tra le vittime ci sono 6.150 minorenni e 4.000 donne, mentre altre 36.000 persone sono ferite. Il ministero della Sanità di Hamas aveva precedentemente affermato di non essere più in grado di fornire cifre esatte poiché gli intensi combattimenti hanno impedito il recupero dei corpi.

Al Sisi: "Valico di Rafah sempre aperto da parte egiziana"

"Il terminal di Rafah è sempre aperto da parte egiziana - ha detto il presidente Abdel Fattah Al-Sisi alla tv statale al-Qahera - è dall'altra parte che ci sono misure". "Non chiuderemo il valico di Rafah agli aiuti umanitari che entrano nella Striscia di Gaza e il terminal dalla nostra parte è aperto ininterrottamente" "Prima del 7 ottobre - ha aggiunto al-Sisi - ogni giorno entravano a Gaza 500 camion per soddisfare i bisogni della Striscia che comprende 2,3 milioni di persone. Oggi, con questa grande crisi, chi può pensare che dovremmo chiuderlo?, Perché dovremmo farlo?" Al-Sisi ha poi spiegato di voler cosi replicare ad alcuni media e canali non egiziani che hanno paventato una chiusura del valico "per danneggiare la nostra immagine"

Israele: "Avvertiti familiari ostaggi che verranno liberati"

Le autorità israeliane hanno avvertito i familiari del primo gruppo di ostaggi che verrà liberato domani, in base all'accordo raggiunto con Hamas, e notificato a tutti gli altri che i loro cari non ci rientrano. Si tratta di un cambio di strategia: ieri le autorità avevano fatto sapere che non avrebbero avvertito i familiari coinvolti prima del rientro dei sequestrati per evitare false speranze nel caso ci fossero delle modifiche da parte di Hamas. L'ufficio del premier Benjamin Netanyahu ha esortato a "non diffondere voci e informazioni non ufficiali" e ha chiesto ai media di non divulgare i nomi dei sequestrati prima che abbiano effettivamente lasciato la Striscia e fatto ritorno in Israele.

Hamas: "Stop a ogni attività militare una volta che tregua avrà effetto"

Hamas ha confermato che la tregua con Israele entrerà in vigore domani alle 6. In una dichiarazione, il gruppo ha affermato che la tregua durerà quattro giorni, durante i quali si prevede che le Brigate Qassam, il braccio armato di Hamas e le altre 'fazioni palestinesi', "cessino ogni attività militare". Gli aerei israeliani, rileva Hamas, "smetteranno completamente di sorvolare il sud di Gaza, Gaza City e il nord di Gaza per sei ore al giorno, dalle 11 alle 17" .
Per ogni prigioniero israeliano rilasciato, rileva Hamas illustrando l'accordo, "verranno rilasciati tre prigionieri palestinesi, vale a dire donne e bambini. Entro quattro giorni, un totale di 50 prigionieri israeliani – donne e bambini di età inferiore ai 19 anni – saranno rilasciati. Ogni giorno potranno entrare a Gaza 200 camion di aiuti che includono forniture mediche per l'intera Striscia. Saranno ammessi a Gaza anche quattro camion di carburante al giorno".

Qatar: 13 donne-bimbi della stessa famiglia i primi ostaggi

I 13 ostaggi che saranno rilasciati da Hamas domani dovrebbero essere donne e bambini della stessa famiglia, tenuti in prigionia a Gaza. Lo ha riferito il portavoce del ministero degli Esteri qatarino, Majed Al-Ansari. Israele ha deciso di non diffondere i nomi.

Oxfam: "A Gaza neonati stanno morendo, pausa non basta"

Con gli ospedali e il sistema sanitario al collasso, a Gaza tantissimi neonati, con meno di 3 mesi di vita, stanno morendo per cause del tutto prevenibili come diarrea, ipotermia, disidratazione e infezioni È l'allarme lasciato da Oxfam, di fronte alla catastrofe umanitaria in corso, che sta costringendo la popolazione a sopravvivere in condizioni sempre più disperate.

Egitto: domani scambio tra 13 israeliani e 39 palestinesi

Diaa Rashwan, capo dell'ufficio stampa del governo egiziano, ha confermato che la tregua concordata nella Striscia di Gaza inizierà alle 7 di domani mattina e che l'Egitto ha ricevuto gli elenchi dei detenuti e dei prigionieri palestinesi e israeliani, il cui rilascio è previsto nel pomeriggio. Una fonte ufficiale ha poi precisato alla tv statale Al-Qahera che domani saranno liberati 13 ostaggi contro 39 prigionieri palestinesi. "L'Egitto invita entrambe le parti ad impegnarsi ad attuare l'accordo di tregua secondo quanto previsto e concordato".

Iran: "Se i raid di Israele continuano la resistenza risponderà"

"Se i crimini di guerra di Israele e il genocidio continueranno, la resistenza metterà in atto uno scenario più duro e complicato". Lo ha affermato su X il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian citando un incontro avuto in Libano con alcuni leader di Hamas e della Jihad islamica palestinese. "Quello che sta accadendo a Gaza e nella Cisgiordania è genocidio, grave violazione di diritti umani e migrazione forzata", ha affermato Amirabdollahian. "Il mantenimento del cessate il fuoco può impedire un'ulteriore espansione della dimensione della guerra", ha aggiunto il ministro della Repubblica islamica che dopo il Libano è partito per una visita ufficiale in Qatar. "Continuiamo i nostri sforzi diplomatici collettivi per fermare la violenza e il genocidio da parte dei sionisti", ha aggiunto Amirabdollahian.

Tredici gli ostaggi israeliani liberati domani

Saranno 13 gli ostaggi israeliani liberati domani a partire dalle 16 (ora locale). Lo hanno riferito i media. Questa è la prima tranche di 50.

Parolin: "Santa Sede non ha sorvolato su condanna di Hamas"

"Mi pare che la Santa Sede cerchi in tutti i modi di essere giusta e di tenere in conto le sofferenze di tutti. E anche nel caso di questo terribile attacco che ha subito Israele, che va condannato. Mi pare che da parte della Santa Sede c'è stata una presa di posizione netta nei confronti dell'attacco di Hamas. Non è che abbiamo sorvolato su questo ma allo steso tempo non possiamo neppure ignorare quello che succede dall'altra parte. Ci sono statti tanti morti, tanti feriti, tante distruzioni. Il Papa vuole essere vicino alle sofferenze di tutti". Lo ha detto il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin commentando la protesta dei rabbini italiani.

Mo, Qatar: "Tregua durerà 4 giorni"

Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed Al-Ansari, ha affermato che l’accordo di tregua concordato a Gaza "durerà 4 giorni". "Durante i quattro giorni - spiega ad 'Al Jazeera' - verranno raccolte informazioni sugli ostaggi rimasti per valutare la possibilità di rilasciarne un numero maggiore e prolungare così la durata di questa tregua". Le linee di comunicazioni, aggiunge, "resteranno aperte e qualsiasi violazione sarà segnalata".

Mo, braccio armato Hamas: "Rispetteremo tregua"

- "Tutte le operazioni militari da parte nostra si fermeranno quando domani inizierà la tregua". Lo confermano le Brigate al-Qassam, braccio armato di Hamas, poco dopo l'annuncio del portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majid bin Mohammed al-Ansari, che la tregua inizierà domani alle 7 ora locale, le sei in Italia.

Idf, individuati armi sotto letti figli membro Hamas e 4 tunnel

Le truppe dell'Idf, le Forze di Difesa israeliane, hanno individuato quattro tunnel "importanti" scavati in profondità e delle armi nascoste sotto i letti dei figli di uno dei comandanti di Hamas e negli armadi. Lo riferisce l'Idf. L'esercito afferma che i tunnel sono collegati alla rete elettrica e sono stati utilizzati da Hamas. Uno di loro è stato trovato durante una perquisizione nella casa di un altro membro anziano del gruppo terroristico. A casa di uno dei comandanti di Hamas, oltre alle armi, le truppe hanno trovato anche molti documenti e piani di battaglia, che sono stati consegnati alle forze di intelligence per essere esaminati.


Ambasciatore Israele in Russia: "Varco Rafah sarà utilizzato per trasferire ostaggi"

Il valico di Rafah sarà utilizzato per il trasferimento di ostaggi in Israele. Lo ha dichiarato all'agenzia di stampa russa 'Tass' l'ambasciatore israeliano in Russia, Alexander Ben Zvi. "A quanto pare, se tutto va come l'ultima volta, gli ostaggi saranno rilasciati attraverso il checkpoint di Rafah", ha detto, rispondendo a una domanda sul piano e su dove avverrà lo scambio di ostaggi. "Lo dico sulla base dell'esperienza passata", ha aggiunto l'ambasciatore. 

Hamas conferma, tregua con Israele da domani alle 7

Hamas ha confermato che la tregua con Israele comincerà domani alle 7 di mattina, le sei in Italia.


Qatar: "Domani alle 16 sarà rilasciato primo gruppo ostaggi, 13 donne e bambini"

"Domani intorno alle 16", ora locale, sarà rilasciato il primo gruppo di ostaggi nella Striscia di Gaza, composto da 13 tra donne e bambini. Lo ha annunciato il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majid bin Mohammed al-Ansari, citato dalla tv al-Jazeera. Secondo il portavoce, l'intesa prevede che 50 persone vengano rilasciate nell'arco di quattro giorni di tregua, durante i quali "verranno raccolte informazioni" sugli ostaggi ancora rimasti nell'enclave palestinese. Il portavoce ha precisato che si sono conclusi i contatti con tutte le parti ed i mediatori e che sono stati consegnati gli elenchi con i nomi di coloro che verranno rilasciati.


Brigate Hezbollah Iraq: continueremo a colpire le forze Usa

Le Brigate Hezbollah in Iraq continueranno i loro attacchi contro le forze americane in territorio iracheno, ad ampliarne la portata e possibilmente  ad usare nuove armi. Lo ha detto il portavoce del gruppo, Muhammad Mohie, sottolineando, riferisce il quotidiano internazionale arabo Asharq al Awsat, che esso è in "confronto aperto con le forze americane" sin dall'invasione dell'Iraq nel 2003. Il Pentagono ha affermato ieri che le forze Usa hanno compiuto nuovi raid contro due siti in Iraq "in risposta" agli attacchi di gruppi filo-iraniani contro le forze Usa. Sempre ieri, un funzionario dei servizi di sicurezza iracheni ha affermato che "cinque membri delle Brigate Hezbollah sono stati uccisi da un bombardamento aereo nel settore di Jurf al-Sakhar".  "Le forze americane - ha inoltre detto il portavoce Mohie - affermano di essere presenti nelle basi militari irachene come consiglieri e forze non combattenti, ma la realtà le smentisce. Le forze americane esistono in una forma militare e svolgono attività militari sul suolo iracheno per imporre la propria volontà sulla realtà politica, militare e di sicurezza irachena". 

Ministro Esteri Iran a Doha, colloqui con Hamas su accordo

Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, è arrivato in Qatar. Lo riportano i media iraniani, precisando che il capo della diplomazia di Teheran incontra a Doha i leader di Hamas e dell'emirato per discutere della situazione a Gaza e dell'accordo sul rilascio degli ostaggi. Nelle scorse ore Amir-Abdollahian ha visto in Libano il leader dell'organizzazione sciita Hezbollah, Hassan Nasrallah.


Idf,: "Prove contro direttore al-Shifa, con lui ospedale centro comando Hamas"

Il direttore dell'ospedale al-Shifa, Mohammed Abu Salmiya, è stato arrestato e trasferito in Israele per essere interrogato dopo che sono emerse prove secondo cui la struttura, "sotto la sua diretta gestione, fungeva da centro di comando e di controllo di Hamas". Lo ha riferito il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), Daniel Hagari. Hamas ha condannato l'arresto da parte delle forze israeliane del direttore e del personale medico dell'ospedale al-Shifa e ha invitato le organizzazioni internazionali a lavorare per il loro rilascio immediato. "Lo consideriamo un atto spregevole, proveniente solo da un'entità priva di ogni senso di umanità e di morale, oltre ad essere un crimine e una flagrante violazione delle convenzioni internazionali che garantiscono in ogni momento l'assenza di attacchi contro il personale medico", ha affermato Hamas in un comunicato.


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