Ue, ecco quali sono le priorità espresse dai 27 Ministri della Difesa europei
Lo scorso 14 novembre presso il comitato direttivo dell’EDA (European Defence Agency) i 27 Ministri della Difesa dell’Ue hanno approvato l’agenda con le principali priorità nell’ambito della difesa dell’Unione: dai miglioramenti inerenti alla guerra subacquea allo sviluppo di una logistica sostenibile e agile, scopriamo i principali obiettivi
- I 27 ministri della Difesa dell’Unione Europea lo scorso 14 novembre presso l’EDA hanno approvato le priorità di sviluppo e capacità dell’Ue per il 2023: “Un documento che funge da linea di base per la pianificazione della difesa a livello dell’UE e per tutte le iniziative dell’Unione legate alla Difesa” si legge in una nota da Bruxelles
- Sempre secondo il comunicato: “Si è evidenziato che la persistente carenza di investimenti e l’insufficiente cooperazione europea hanno creato sostanziali lacune nelle capacità di difesa. Le 22 priorità concordate rispondono alla necessità di capacità di difesa a spettro completo, consentendo operazioni ad alta intensità. Includono quattordici priorità in cinque ambiti militari e otto relative a facilitatori e moltiplicatori strategici”
- Tra le principali migliorie analizzate dai Ministri, ci sono quelle relative alle operazioni terrestri: impegno per incrementare anche in termini quantitative la portata, precisione e mobilità delle capacità di attacco terrestri di precisione, con miglioramenti nelle scorte di munizioni di grosso calibro, sistemi anticarro avanzati, supporto versatile per il fuoco ravvicinato. e resilienza alle minacce informatiche
- Particolare attenzione anche alla difesa aerea e missilistica integrata, che comprende tutte le capacità di superficie che fronteggiano la minaccia aerea. Le priorità in questo settore si concentrano sia sul potenziamento degli attuali sistemi di difesa aerea, sia sullo sviluppo di sistemi di prossima generazione con capacità di allarme precoce basati sullo spazio e di sistemi aerei senza pilota
- Previsti inoltre dei miglioramenti nella guerra dei fondali marini, nella protezione subacquea e nelle capacità antisommergibili con veicoli sottomarini autonomi avanzati e sistemi di sorveglianza
- Altro obiettivo dell’Unione Europea è facilitare la proiezione, il sostegno e l’efficacia delle forze. Saranno implementate le aree chiave che includono scorte condivise e magazzini comuni, impronta logistica e rafforzamento dei requisiti di manutenzione per far fronte a condizioni meteorologiche estreme
- Una priorità sarà anche lo sviluppo di centri per l’istruzione militare professionale, con particolare attenzione all’addestramento e alla capacità di adattarsi a un ambiente in continua evoluzione e di operare in nuovi ambiti militari, come lo spazio e il cyber
- Il presidente dell’EDA e Alto responsabile per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, ha dichiarato: “In linea con gli obiettivi della bussola strategica, le nuove priorità consentiranno ai nostri Stati membri e alle loro forze armate di mantenere la libertà di azione e di essere meglio preparati a rispondere a un contesto di sicurezza in continua evoluzione e in crescente deterioramento”
- L’amministratore delegato dell'EDA Jiří Šedivý ha dichiarato: “Queste priorità rappresentano un passo significativo nel rafforzamento delle capacità dell’UE, che vanno oltre le attrezzature e le piattaforme tradizionali per comprendere una prospettiva operativa più ampia. Le 22 priorità guardano anche alle minacce future nell’orizzonte temporale a medio e lungo termine”