Papa: “Come sto? Ancora vivo”. Sul Medio Oriente: “Guerra è sconfitta, servono due Stati”

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Il Pontefice al Tg1: “Non si risolve nulla con la guerra. Niente. Tutto si guadagna con la pace, con il dialogo”. Riguardo al conflitto tra Israele e Hamas ha aggiunto che la “soluzione saggia” è quella di “due popoli e due Stati”. Sull’antisemitismo: “Purtroppo, non è passato”. Poi ha confermato che andrà a Dubai per la Cop28 sul clima

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“Come sto? Ancora vivo”. Ha risposto così Papa Francesco al direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci. Nella lunga intervista, il Pontefice ha parlato anche di Medio Oriente. “Ogni guerra è una sconfitta”, ha detto. Ha aggiunto che la “soluzione saggia” è quella di “due popoli e due Stati”. Sull’antisemitismo: “Purtroppo, non è passato”. Poi ha confermato che andrà a Dubai per la Cop28 sul clima: “Sì, andrò a Dubai. Credo che partirò il primo dicembre fino al 3 dicembre. Starò tre giorni lì” (GUERRA ISRAELE-HAMAS: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE - LO SPECIALE).

Il Papa: “Ogni guerra è una sconfitta”

"Ogni guerra è una sconfitta. Non si risolve nulla con la guerra. Niente. Tutto si guadagna con la pace, con il dialogo. Sono entrati nei kibbutz, hanno preso ostaggi. Hanno ucciso qualcuno. E poi la reazione. Gli israeliani sono andati a prendere quegli ostaggi, a salvarli", ha detto il Pontefice nell’intervista. "Nella guerra uno schiaffo provoca l'altro. Uno forte e l'altro più forte ancora e così si va avanti. La guerra è una sconfitta. Io l'ho sentita come una sconfitta in più. Due popoli che devono vivere insieme. Con quella soluzione saggia: due popoli e due Stati. L'accordo di Oslo: due Stati ben limitati e Gerusalemme con uno status speciale", ha aggiunto.

Pope Francis adresses the crowd from the window of the apostolic palace overlooking St. Peter's square during the weekly Angelus prayer on October 22, 2023 in The Vatican. (Photo by Andreas SOLARO / AFP) (Photo by ANDREAS SOLARO/AFP via Getty Images)

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“L’antisemitismo rimane nascosto”

Alla domanda se teme un rigurgito dell'antisemitismo, Francesco ha poi risposto: “Purtroppo l'antisemitismo rimane nascosto. Lo si vede: giovani, per esempio, di qua e di là che fanno qualche cosa. È vero che in questo caso è molto grande, ma c'è qualche cosa sempre di antisemitismo e non è sempre sufficiente vedere l'Olocausto che hanno fatto nella seconda guerra mondiale, questi 6 milioni uccisi, schiavizzati e non è passato. Purtroppo, non è passato. Non saprò spiegarlo e non ho spiegazioni, è un dato di fatto che io lo vedo e non mi piace".

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Maradona o Messi: “Pelé”

Il Papa ha risposto anche a domande più leggere. Quando Chiocci gli ha chiesto se preferisse Maradona o Messi, ha dichiarato: “Io dirò un terzo, Pelé”. "Maradona come giocatore un grande, un grande. Ma come uomo è fallito. Poveretto è scivolato con la corte di quelli che lo lodavano e non lo aiutavano. È venuto a trovarmi qui il primo anno di pontificato e poi poveretto ha avuto la fine. È curioso: tanti sportivi finiscono male. Anche della boxe. Messi è correttissimo. È un signore. Ma per me di questi tre il grande signore è Pelé. Un uomo di un cuore”, ha detto il Pontefice. Io, ha aggiunto, "ho parlato con Pelé, una volta l'ho incontrato su un aereo quando ero a Buenos Aires, abbiamo parlato. Un uomo di una umanità così grande. I tre sono grandi. Ognuno con la sua specialità. Messi è bravo in questo momento. E Pelé era bravo".

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