"L'esercito avanza in maniera misurata ma molto potente all'interno della Striscia", ha detto il premier israeliano. Hamas pubblica un video con 3 donne ostaggio che si rivolgono a Netanyahu, addossandogli la responsabilità del "disastro del 7 ottobre" e chiedono di essere liberate. Il presidente Herzog ha confermato la morte di Shani Louk, la ragazza di 22 anni rapita da Hamas durante il rave party
Esercito: "Estesa la nostra presenza nella Striscia"
"Abbiamo esteso la nostra attività all'interno della Strisci, aumentando le forze coinvolte": così il portavoce dell'esercito Daniel Hagari ha commentato le notizie di fonte palestinese sulla presenza di tank e soldati a ridosso di Gaza City, in particolare della arteria Sallah-a-din. "Non diro' comunque dove sono situate le nostre forze perchè la loro sicurezza è prioritaria".
Portavoce Idf: "Ci sarà escalation operazioni, contatto diretto con combattenti Hamas"
Le forze di difesa israeliane stanno procedendo 'gradualmente' a Gaza nel quadro dell'operazione di terra. Ad affermarlo, aggiornando le notizie sull'andamento dell'operazione nella Striscia, è stato il portavoce militare Daniel Hagari, che ha riferito di un "contatto diretto" tra Forze israeliane e combattenti di Hamas. Il portavoce ha quindi annunciato che ci sarà una escalation delle attività nel quadro dell'operazione e che le truppe sono state messe in stato di "massima allerta" lungo il confine settentrionale. "Le nostre attività ed operazioni proseguiranno ed avranno una escalation in linea con le fasi della guerra".
"Questa è un'operazione di terra allargata nella Striscia. Forze di terra, tank, forze di fanteria, forze blindate stanno muovendo in direzione dei terroristi", che - ha affermato - "in alcune aree si sono raggruppati per cercare di prendere di mira le nostre forze e noi li attacchiamo dal cielo, è così che siamo riusciti a colpire 20 terroristi". "C'è anche un contatto diretto tra forze di terra e terroristi. I combattimenti proseguono nella Striscia di Gaza".
Sondaggio Quorum/Youtrend: italiani spaccati sul rischio attentati
Questa settimana il sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky TG24 è legato alla guerra in Medio Oriente tra Hamas e Israele. I più preoccupati per un possibile attentato di una cellula terroristica islamica in Italia sono gli elettori di centrodestra. Per il 51% degli intervistati, poi, la posizione del governo italiano è più vicina a Israele. Il 66% crede che l’Italia dovrebbe mantenere una posizione equidistante nel caso scoppiasse una guerra aperta. IL SONDAGGIO
60 camion con cibo e medicine attraversano valico Rafah
Un convoglio di 60 camion carichi di acqua, cibo e forniture mediche ha attraversato il valico egiziano di Rafah per raggiungere il valico israeliano di Awja per essere ispezionato prima di entrare nella Striscia di Gaza, in un contesto di deterioramento della situazione umanitaria e sanitaria nell'enclave palestinese. Secondo fonti della Mezzaluna Rossa egiziana, si tratta del più grande convoglio di camion da quando il governo israeliano ha permesso l'accesso degli aiuti umanitari all'enclave palestinese. Circa 48 camion che trasportavano cibo, acqua e forniture mediche sono entrati nella Striscia ieri, il più grande convoglio di aiuti umanitari a Gaza in un momento di maggiore allarme per la precaria situazione della popolazione sotto i pesanti bombardamenti israeliani. Negli ultimi giorni gli aiuti giunti nell'enclave dall'Egitto non hanno incluso il carburante, un elemento su cui lo Stato ebraico ha posto il veto per timore che finisse nelle mani del gruppo islamista Hamas, sebbene sia disperatamente necessario per mantenere in funzione ospedali, panetterie e impianti di purificazione dell'acqua.
Reuters: "I palestinesi di Gaza hanno riferito di feroci attacchi aerei e di artiglieria lunedì mattina presto, mentre le truppe israeliane, appoggiate dai carri armati, hanno fatto irruzione nell’enclave con un attacco di terra che ha suscitato ulteriori richieste internazionali di protezione dei civili"
Israele, chiamata tra monsignor Gallagher ed il ministro degli Esteri dell'Iran
"Questa mattina si è svolta una conversazione telefonica tra S.E. Mons. Paul R. Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali, e S.E. Hossein Amir-Abdollahian, Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Islamica dell'Iran, richiesta da quest'ultimo. Nella conversazione S.E. Mons. Gallagher ha espresso la seria preoccupazione della Santa Sede per quanto sta accadendo in Israele e in Palestina, ribadendo l'assoluta necessità di evitare di allargare il conflitto e di addivenire alla soluzione dei due Stati per una pace stabile e duratura nel Medio Oriente". Lo comunica il direttore della Sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni.
Fonti locali: "Truppe israeliane verso Gaza City"
Truppe israeliane stanno avanzando verso Gaza City e sono in vista della città. Lo riportano fonti locali secondo cui le truppe stanno colpendo Sallah-a-din, l'arteria principale che attraverso l'intera striscia di Gaza. Secondo testimoni sul posto militari israeliani sarebbero entrati nella parte orientale del rione Sajaya.
Medio Oriente, Meloni: "Pronti ad intervenire per portare aiuti umanitari"
"Sono in contatto costante con il ministro Crosetto e gli alleati. Noi abbiamo un pattugliatore che è pronto a raggiungere le acque di fronte a Gaza per portare aiuti umanitari. E abbiamo altre sue fregate è una nave anfibia se servissero anche ospedali da campo". Lo dice la premier Giorgia Meloni in un punto stampa sabato ad Acqualagna. "Siamo concentrati soprattutto a tentare di frenare una crisi umanitaria che c’è a Gaza e sul tema della liberazione degli ostaggi. Anche su questo siamo in costante contatto con tutti gli attori interessati. Speriamo ci possano essere novità che a un certo punto pareva ci fossero. Novità -ha aggiunto Meloni- che sarebbero molto importanti per arrivare a una de escalation, un lavoro certosino che conduciamo con grande responsabilità e equilibrio anche rispetto al nostro ruolo nel consiglio europeo e all’Onu".
Cirielli: "Inaccettabile mancata condanna di Hamas in risoluzione Onu"
"Come avrebbe potuto l'Italia votare una risoluzione sulla crisi di Gaza nella quale il blocco dei paesi totalitari o autocratici del pianeta, con l’appoggio grossolano di alcuni paesi europei, ha scelto di non menzionare la condanna a Hamas per il barbarico assassinio dei civili del 7 ottobre scorso? Bene ha fatto l’Italia a non dare il suo assenso". Lo ha dichiarato sabato Edmondo Cirielli, viceministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
"In linea di principio -ha spiegato Cirielli- ognuno tende ad aderire alle risoluzioni che contemplano le tregue umanitarie, per questo la posizione di astensione dell'Italia è ragionevole ed equilibrata come ha ribadito il Premier Meloni. Invece la linea partigiana di quella risoluzione, che non menziona in nessuna parte del testo i terroristi di Hamas, votata per abbaglio da pochi paesi Europei, è dimostrata altresì dalla mancata approvazione di un emendamento presentato dal Canada finalizzato a condannare Hamas e sostenere il legittimo diritto di autodifesa di Israele", ha concluso Cirielli.
Ostaggi di Hamas, media: "La tedesca Shani Louk è morta"
"Purtroppo ieri abbiamo ricevuto la notizia che mia figlia non è più in vita". Lo ha detto a Rtl la madre di Shani Louk, la 22enne tedesca-israeliana rapita da Hamas e riconosciuta in un video in cui i terroristi la trasportavano inerme e seminuda su una jeep. Lo riporta Bild, che cita anche una conferma della sorella della giovane. Nelle scorse settimane era emerso che Shani fosse ancora viva ma "gravemente ferita" in un ospedale di Gaza. La famiglia aveva fatto diversi appelli di aiuto al governo tedesco. Il 7 ottobre Shani Louk stava partecipando al rave musicale attaccato dai terroristi di Hamas.
Crosetto: "La guerra sarà lunga, a breve andrò and Ankara"
"Gli europei non si illudano, la guerra purtroppo sarà lunga. Israele sta facendo quello che ha detto da giorni di voler fare. Andranno avanti". Così in una intervista alla Stampa il ministro della Difesa Guido Crosetto. "Certo - aggiunge - Israele non è Hamas. La reazione, per quanto dura, è la reazione di uno Stato democratico e di diritto che vuole colpire i terroristi di Hamas, non la popolazione palestinese". "A chi in questi giorni mi dice che Israele diventa come Hamas - aggiunge - rispondo: se Hamas avesse avuto in questi anni il potenziale bellico di Israele, Israele non esisterebbe più e non ci sarebbe più un ebreo in Palestina". "Finora non abbiamo ancora visto bene cosa è accaduto" a Gaza "perché è stato paralizzato l'accesso a Internet. Israele ha bloccato tutto con un attacco cyber fortissimo, ma credo che nelle prossime ore dobbiamo attenderci un'intensa attività social da parte di Hamas. Sappiamo tutti che le guerre si combattono anche con i social".
Sky News: "Più civili palestinesi vengono uccisi, maggiore è l'attenzione che Gaza ottiene all'estero"
Carri armati israeliani alla periferia di Gaza
Le forze di terra dell'esercito israeliano hanno raggiunto la periferia di Gaza City dopo essere avanzate dall'est della Striscia verso l'interno. I carri armati israeliani hanno raggiunto la strada di Salahedin, l'arteria principale dell'enclave palestinese che la attraversa da nord a sud.
Guerra Israele-Hamas, Kamala Harris: "Non invieremo soldati a Gaza"
In un'intervista al programma tv 60 Minutes della Cbs, la vicepresidente degli Stati Uniti ha specificato che Washington sta fornendo allo Stato ebraico consulenza, attrezzature e sostegno diplomatico. La Harris ha ribadito anche che l'America vuole evitare che il conflitto si inasprisca, tornando ad avvertire l'Iran di non farsi coinvolgere. LEGGI L'ARTICOLO
Tajani: "Oggi parte per l'Egitto primo aereo con aiuti italiani"
''Stamani parte il primo aereo con aiuti italiani che arriverà in Egitto''. Lo ha annunciato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo a 'Non stop news' su Rtl 102.5.
Quindi, ha spiegato Tajani, ci sarà ''una delegazione della Difesa, degli Esteri, dell'Onu'' oltre al ''nostro ambasciatore che sarà lì per organizzare la distribuzione attraverso la Mezzaluna Rossa degli aiuti che dall'Egitto saranno inviati al valico di Rafah''. Inoltre, ha aggiunto, ''continueremo anche domani ad inviare altri aiuti umanitari per cercare di ridurre le difficoltà del popolo palestinese che nulla ha a che vedere con i terroristi di Hamas''.
Tajani: "Due donne incinte tra gli italiani a Gaza"
''Ci sono anche due donne incinte'' tra i 14 italiani nella Striscia di Gaza, insieme ai loro familiari. Lo ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo a 'Non stop news' con Enrico Galletti su Rtl 102.5.
''Stiamo seguendo minuto per minuto i 14 italiani, più i loro familiari, che non sono nella zona rossa e sono stati tutti contatti dal nostro consolato a Gerusalemme'', ha aggiunto.
La polizia identifica corpi 1.135 israeliani uccisi da Hamas
La polizia ha annunciato di aver identificato i corpi di 1.135 israeliani uccisi dall'inizio dell'attacco di Hamas lo scorso 7 ottobre. Secondo la stessa fonte - citata dai media - del totale, 823 sono civili e 312 soldati.
Documento: l'attacco di Hamas contro Israele "fu previsto nel 2016"
Un documento segreto del ministero della Difesa israeliano, redatto nel 2016, indicava la intenzione di Hamas "di trasferire il prossimo conflitto (da Gaza, ndr) nel territorio israeliano, mediante anche la occupazione di un insediamento (o forse diversi insediamenti) e con la cattura di ostaggi": lo rivela oggi con grande evidenza Yediot Ahronot. Secondo il giornale fu l'allora ministro della difesa Avigdor Lieberman (leader del partito di destra radicale 'Israel Beitenu') a consegnare il documento al premier Benyamin Netanyahu. Malgrado la gravità della minaccia, quell'avvertimento, secondo il giornale, rimase lettera e morta e non fu più discusso in profondità nè dai vertici politici nè da quelli militari. La rivelazione del giornale giunge all'indomani di polemiche seguite alla denuncia di Netanyahu di non aver avuto dall'intelligence militare nè dallo Shin Bet (sicurezza interna), nei mesi scorsi, alcun preavviso circa l'intenzione di Hamas di sferrare un attacco in territorio israeliano.
Brigate al-Quds: "In lutto per l'uccisione di due miliziani in scontri con Idf"
Le Brigate al-Quds hanno detto di essere ''in lutto'' per la morte di Ibrahim Muhammad Othman, di 23 anni, e Mustafa Ezzedine Hussein di 21, due miliziani dell'ala militare del Movimento della Jihad islamica palestinese, uccisi nelle scorse ore in scontri con i militari delle Forze della Difesa Israeliana (Idf). Lo riferiscono le Brigate al-Quds in un comunicato, affermando che i due sono stati uccisi nella notte ''mentre portavano avanti un'operazione eroica nel sito militare di Hanita, nel nord della Palestina occupata''.
Secondo al-Quds i miliziani avevano superato ''la barriera di sicurezza dell'occupazione israeliana presso il sito militare di Hanita, nel nord della Palestina occupata'' e sono stati uccisi in scontri con le forze israeliane ''a sostegno di Gaza nell'operazione Al-Aqsa Flood e in risposta ai massacri dell'occupazione contro i civili nella Striscia assediata''.
Onu, 33 camion con aiuti entrati a Gaza, numero maggiore da riapertura Rafah
Sono 33 i camion con aiuti umanitari entrati nella Striscia di Gaza nelle ultime ore. Lo rende noto l'Ocha, l'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari, sul proprio sito Internet spiegando che si tratta del ''maggior numero'' di camion con acqua, cibo e dispositivi medici entrati nell'enclave palestinese da quando, lo scorso 21 ottobre, è stato riaperto il Valico di Rafah con l'Egitto. Comunque sia è necessaria ''una quantità molto maggiore'' di aiuti per evitare il peggioramento della ''terribile situazione umanitaria'' della Striscia do Gaza, ha sottolineato l'Ocha.
Inoltre, ha aggiunto l'Ocha, è necessario l'ingresso urgente di carburante necessario per far funzionare le apparecchiature mediche negli ospedali, le strutture idriche e igienico-sanitarie.