Ex negoziatore ostaggi a Sky TG24: "A fine guerra Hamas non controllerà Gaza"
MondoL’israeliano Gershon Baskin dal 7 ottobre è in contatto con il gruppo terroristico sugli ostaggi: sto cercando di persuaderli a fare la cosa giusta
Gershon Baskin, direttore dell’International Communities Organization, associazione per i diritti umani, è già stato coinvolto tra il 2006 e il 2011 in negoziati con la leadership del gruppo terroristico Hamas per la liberazione del soldato rapito, Gilad Shalit, che avvenne in cambio del rilascio di 1.027 detenuti palestinesi. Dall’inizio del conflitto è in contatto con Hamas e a Sky Tg24 racconta come stia cercando di persuadere la leadership al rilascio degli ostaggi israeliani. Hamas, spiega, non ha capito la gravità della sua situazione e come alla fine di questo conflitto "non controllerà più Gaza" (LO SPECIALE SULLA GUERRA TRA ISRAELE E HAMAS - COS'È HAMAS - LE CAUSE DEL CONFLITTO - I MOTIVI STORICI - COS'È HEZBOLLAH - COSA SONO I KIBBUTZ).
"Due canali in parallelo, uno sponsorizzato dal Qatar e l'altro dall'Egitto"
Secondo Baskin "l'esercito sta mandando un messaggio: 'la nostra pazienza sta finendo, vogliamo che tutti gli ostaggi siano liberati. Stiamo negoziando con voi in buona fede, ma continuate a cambiare i termini di questi negoziati. Se non farete un accordo con noi non avrete il vostro cessate il fuoco temporaneo, verremo a prendervi adesso'. Quindi anche questa è una tattica di negoziazione". Per il direttore "ci sono due canali al momento in parallelo per quanto riguarda il negoziato. Uno sponsorizzato dal governo del Qatar e l'altro dal governo dell'Egitto ed è molto importante sapere che il rilascio delle prime due donne è stato fatto attraverso il Qatar e la pressione diretta del presidente Biden e del segretario Blinken. Il secondo è stato fatto con l'Egitto attraverso Al Qassam, il braccio armato di Hamas". Baskin ha poi aggiunto che "se dovessi scommettere, beh io metterei i miei soldi sul canale egiziano e non su quello del Qatar. È molto importante sapere che il Qatar è stato di supporto ad Hamas per molti anni. Ha ospitato la leadership, hanno fatto affari per milioni di dollari, sono anche partner di Hamas".
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"Sono in contatto con alcune persone di Hamas a Gaza"
Baskin ha raccontato che "nel giugno del 2006 Gilad Shalit è stato rapito da tre gruppi diversi di palestinesi, Hamas ha preso il controllo di questo rapimento e una settimana dopo ho ricevuto una telefonata da una persona di Hamas con la quale avevo avuto una conferenza al Cairo, comunque ecco è una storia lunga. Io ho passato cinque anni e sei mesi a negoziare con Hamas e la maggior parte di questi cinque anni in maniera non ufficiale". Baskin ha poi rivelato di essere "in contatto con alcune persone di Hamas a Gaza, Beirut e Doha, alcuni mi hanno risposto, non tutti. Ho avuto delle conversazioni molto difficili con loro, sto cercando di persuaderli e di esercitare pressioni per fare la cosa giusta, per lasciar andare le donne, i bambini, gli anziani, i feriti". Per il direttore questo "non è soltanto un crimine di guerra inumano, è qualcosa che va contro l'Islam, contro ciò in cui credono. Nel Corano si dice che non si uccidono le donne, i bambini, gli anziani e i malati. Loro invece li hanno uccisi, li hanno rapiti andando quindi contro le loro credenze. Debbono fare la cosa giusta".
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"Hamas non controllerà Gaza alla fine di questa guerra"
Sempre in riferimento alle conversazioni avute con persone di Hamas, Baskin ha affermato di aver "cercato di dire a loro che non capiscono quanto sia seria questa situazione. Ho avuto delle conversazioni dirette con alcuni di loro dicendo che 'dovete riconoscere che questa è la vostra fine'. Hamas non controllerà Gaza alla fine di questa guerra". Secondo il direttore "una conclusione alla quale possiamo giungere è che alla fine di questa guerra chi governa Israele e chi governa la Palestina se ne dovrà andare, tutti se ne dovranno andare. Tutta la leadership di questa parte di Palestina dovrà essere rimpiazzata perché sono loro che ci hanno portato dove siamo".