Il presidente Andrés Manuel López Obrador ha riferito che è già in corso l'attuazione di un piano per aiutare la popolazione colpita nello stato di Guerrero, in particolare nel porto di Acapulco, dove ha indicato che si sono verificati i danni maggiori
- L'uragano Otis, che ieri ha attraversato lo Stato messicano di Tabasco e la città di Acapulco, ha causato la morte di almeno 27 persone. Lo ha reso noto oggi la ministra della Sicurezza, Rosa Icela Rodriguez, capo della Sicurezza, aggiungendo che risultano anche quattro persone disperse. L'uragano è stato classificato come appartenente alla categoria 5, la più alta, della scala Saffir-Simpson
- La ministra ha poi sottolineato che il Centro nazionale per la prevenzione dei disastri ha constatato che in meno di 12 ore Otis si è trasformato da tempesta tropicale a uragano di categoria 5, con una rapidità che ha sorpreso gli esperti
- In conferenza stampa, al fianco della ministra, c'era anche il presidente della Repubblica, Andrés Manuel López Obrador. Il capo dello Stato ha sostenuto che dopo il passaggio dell'uragano Otis "i danni maggiori sono ad Acapulco"
- López Obrador ha anche riferito che è già in corso l'attuazione di un piano per aiutare la popolazione colpita nello Stato di Guerrero, in particolare nel porto di Acapulco, dove ha indicato che si sono verificati molti danni
- Acapulco è stata fortemente colpita dal potente uragano che l'ha anche isolata dal resto del Paese. Sono stati infatti stoppati i voli aerei e gli autobus tra Città del Messico e la meta turistica
- Per molte ore, infatti, la capitale turistica dello Stato di Tabasco è rimasta isolata, gravemente danneggiata, senza luce e telefono, con le principali arterie inondate e con le comunicazioni stradali e aeree sospese
- L'uragano Otis, secondo il governo messicano, ha toccato terra mercoledì 25 ottobre con raffiche di vento fino a 315 chilometri orari
- "Ci occuperemo - ha assicurato López Obrador - di tutto ciò che riguarda i danni causati oltre che ad Acapulco, anche a Coyuca de Benítez e in altri comuni". Fortemente colpito il settore turistico, con decine di migliaia di persone che soggiornavano negli hotel della costa. Quest'ultimi, secondo quanto reso noto da Alejandro Domínguez Aveleyra, presidente dell'Associazione degli albergatori Aheta, "otto su dieci hanno subito danni di varia entità"
- "I danni materiali sono devastanti. Non abbiamo acqua, non abbiamo luce, ma siamo sani e salvi", ha dichiarato a Televisa Citlali Portillo, amministratore di una residenza turistica. "L'edificio si muoveva come in un terremoto", ha aggiunto