Herzi Halevi, chi è il generale che guida Israele nella guerra contro Hamas
Nato nel 1967, è cresciuto fra i paracadutisti, poi comandato la unità di elite Sayeret Matcal. Dopo aver guidato l'intelligence militare ha assunto, nel 2018, il comando della zona militare sud. Da gennaio funge da capo di Stato maggiore. Aveva lanciato moniti contro i nemici dello Stato ebraico ma ora è visto come uno dei responsabili delle falle nella sicurezza che hanno portato all’attacco di Hamas
- Herzi Halevi, il generale che conduce la controffensiva di Israele a Gaza, da tempo avvertiva il governo che le lacerazioni interne, innescate dalla riforma giudiziaria di Benyamin Netanyahu, rischiavano di invogliare i nemici di Israele - Hezbollah e Hamas in testa - ad attaccare lo Stato ebraico
- Eppure sabato il confine con Gaza era sguarnito ed Israele ha subito la più grave sconfitta militare degli ultimi 50 anni. Il nome del generale Halevi sarà per sempre inchiodato in Israele a questo evento traumatico e agli oltre mille morti militari e civili
- Halevi è nato nel 1967, poco dopo la Guerra dei Sei Giorni, e ha ereditato il nome di un congiunto morto in combattimento. Suo nonno militava nel gruppo clandestino ebraico Irgun, che lottava contro il Mandato britannico in Palestina. Da parte di madre è legato ad un'influente dinastia rabbinica
- Cresciuto fra i paracadutisti, ha poi comandato la unità di elite Sayeret Matcal: sempre in prima linea, ed anche oltre, nelle operazioni più pericolose. Dopo aver guidato l'intelligence militare ha assunto, nel 2018, il comando della zona militare sud: è quindi uno dei migliori esperti di Gaza
- Da gennaio funge da capo di Stato maggiore. Persona riflessiva ed oratore pacato, Halevi ha anche una laurea in filosofia che aggiunge ai suoi interventi un tono intellettuale
- La convivenza col governo Netanyahu non è stata facile. Mentre in Israele montava la protesta contro le pressioni del governo sulla magistratura, riservisti dell'aviazione hanno minacciato di non presentarsi più nelle loro unità. Halevi ha scelto un approccio cauto nei loro confronti, e dall'estrema destra è stato accusato di non avere polso sufficiente, o anche di simpatizzare di nascosto con la protesta
- A luglio Halevi ha cercato di indurre Netanyahu a puntare ad intese con l'opposizione, anche per riportare coesione nelle forze armate. Inoltre, a suo parere, i nemici di Israele interpretavano le lotte interne in Israele come un momento di debolezza record, che poteva e doveva essere da loro sfruttato. Per quella parole il generale sarebbe stato poi attaccato con violenza da Canale 14, un'emittente allineata con l'estrema destra
- Malgrado le analisi generali dei vertici militari, l'intelligence non ha però fiutato i progetti di Hamas e a settembre battaglioni del sud sono stati dislocati nella ribollente Cisgiordania. La responsabilità dell'apertura di quella falla viene adesso addossata al generale Halevi, al comandante della zona militare sud, generale Yaron Finkelman, al capo dell'intelligence Aharon Haliwa e al capo dello Shin Bet Ronen Bar
- A gennaio, nel discorso d'investitura, Halevi aveva reso omaggio al generale David 'Dado' Elazar, il capo di stato maggiore che fu silurato dopo la guerra del Kippur malgrado avesse condotto con freddezza e successo la campagna, iniziata in circostanze disastrose con un attacco a sorpresa degli eserciti di Egitto e Siria. "Dado non aveva scelto l'ora, eppure uscì vincitore da quella prova", disse Halevi
- Adesso, secondo molti analisti, il generale rischia un destino simile. "So che ci sono molte domande e frustrazione", ha detto alla televisione dopo il blitz di Hamas. "Ma oggi l'importante è andare avanti, questo è tempo di guerra"