Tel Aviv ha ordinato "l'assedio completo" della Striscia: stop a cibo, benzina e luce. Hamas: "Se altre bombe uccidiamo ostaggi". Poi apre: "Obiettivi raggiunti, possibile tregua". Due italo-israeliani dispersi. Usa assicurano aiuti militari e si attendono l'operazione via terra contro Gaza. I morti israeliani sono oltre 900, quelli palestinesi oltre 680. Miliziani dicono di avere 130 ostaggi. Biden-Macron-Scholz-Sunak-Meloni esprimono "fermo sostegno a Israele e la condanna degli atti criminali di Hamas"
Compagnie aeree asiatiche cancellano i voli per Tel Aviv
Diverse compagnie aeree asiatiche hanno sospeso i voli da e per gli hub israeliani, come riferisce la Cnn. Korea Air, l'unica compagnia aerea sudcoreana che opera voli diretti tra Seul e Tel Aviv, ha cancellato il suo volo di oggi, ma ha reso noto che opererà un volo di ritorno da Tel Aviv a Seul, per riportare le persone a casa. Secondo il ministero degli Esteri, ci sono circa 570 cittadini sudcoreani che risiedono in Israele e altri 360 turisti nel Paese, anche se finora non sono state segnalate tra le vittime cittadini coreani. Air India ha sospeso i voli da e per Tel Aviv fino al 14 ottobre, per la sicurezza dei suoi passeggeri e dell'equipaggio. Nel frattempo, anche la compagnia aerea di Hong Kong Cathay Pacific ha cancellato il volo di martedì da e per Tel Aviv, affermando che monitorerà da vicino la situazione.
Parigi annuncia: un secondo francese ucciso in Israele
"La Francia condanna la tragica morte di un secondo cittadino francese, vittima degli attacchi terroristici di Hamas contro Israele": lo ha detto la portavoce del Quai d'Orsay, Anne-Claire Legendre. Il ministero degli Esteri aveva annunciato ieri la morte di una donna francese negli attacchi di Hamas. Il Quai d'Orsay precisa che "proseguono le attività per chiarire la situazione dei nostri cittadini non localizzati".
In corso evacuazione cittadini bulgari da Israele
È in corso l'evacuazione di cittadini bulgari da Israele. L'operazione viene effettuata con voli dell'Airbus governativo bulgaro, che sta facendo la spola tra Tel Aviv e Sofia. Tra ieri sera e stamattina sono stati effettuati due voli per trasportare 179 cittadini bulgari, prevalentemente turisti ma anche persone residenti in Israele. Il ministero degli Esteri di Sofia ha attivato un centro operativo per contattare i bulgari in Israele che hanno bisogno di assistenza. Non risulta finora che tra le vittime dell'attacco ci siano dei bulgari. Il premier Nikolay Denkov ha dichiarato ai giornalisti che "per ora il Paese non corre rischi per quanto riguarda il pericolo in generale di attività terroristiche". Il capo dell'Agenzia per la sicurezza nazionale (Dans) Plamen Toncev ha però annunciato lo stato di allerta di tale struttura: "Rimane il rischio di penetrazione in Bulgaria di membri di organizzazioni terroristiche attraverso i flussi di migranti illegali" provenienti dal confine con la Turchia. A suo dire, "mancano per ora indicazioni per eventuali attacchi terroristici contro obiettivi israeliani ed ebrei nel Paese". Il ministero dell'Interno bulgaro ha anch'esso elevato il livello di guardia per la protezione dell'ordine pubblico e in particolare per la sicurezza di strutture israeliane o ebree, l'ambasciata israeliana a Sofia, le sinagoghe, i centri culturali ebrei, gli aeroporti e le stazioni ferroviarie.
La propaganda di Hamas corre su Telegram
Sembrano locandine di film alcune delle immagini che Hamas ha diffuso da venerdì mattina, quando è partito l'attacco contro Israele, sull'omonimo canale Telegram che al momento ha circa 37.500 iscritti. Ci sono le moto che dalla Striscia di Gaza violano la barriera di confine con Israele, in cui una ruspa ha aperto un varco. Ci sono i miliziani sulla barca e in versione sub che arrivano via mare. E poi uomini armati fino ai denti che avanzano a fucili spianati o vengono accolti da eroi da donne che lanciano petali di fiori, tutto parte di un tentativo di creare un immaginario da milizia vincente. Sullo stesso canale si vedono poi brevi filmati, poco sopra il minuto, perfetti quindi per essere condivisi su tutti i social, montati a ritmo veloce con immagini in alta qualità, riprese durante le incursioni su musica incalzante. Le telecamere passano il confine, riprendono gli attacchi, le urla di paura, il suono dei proiettili e gli scambi di proiettili fino a mostrare l'orrore dei cadaveri trucidati, spesso vilipesi. Vengono rilanciati anche i video più artigianali fatti in verticale con i telefonini, in cui si vedono le prese di ostaggi, con i volti dei rapiti trasfigurati dalla paura. E non manca la 'spoon river' degli israeliani uccisi, soprattutto militari ma anche civili.
Hezbollah: non c'è nessuna operazione in corso in Israele
Hezbollah ha smentito di esser dietro al tentativo di uomini armati di infiltrarsi dal sud del Libano verso Israele. Citato dai media libanesi, una fonte del Partito di Dio ha affermato: "Hezbollah non è coinvolto in alcuna operazione contro Israele".
Ue: "Sospensione immediata dei pagamenti ai palestinesi"
L'Ue ha deciso la "sospensione immediata" dei pagamenti destinati alla popolazione palestinese in attesa del riesame dei programmi di assistenza già messi in campo per un totale di 691 milioni di euro. Lo ha annunciato il commissario Ue all'Allargamento Oliver Varhelyi. "La portata del terrore e della brutalità contro Israele e il suo popolo è un punto di svolta. Le cose non possono andare come andavano di solito", ha sottolineato. Anche il ministero tedesco della Cooperazione economica e dello sviluppo ha "temporaneamente sospeso" gli aiuti umanitari ai territori palestinesi. I programmi, per un totale complessivo di 250 milioni di euro, vengono ora valutati. Il ministero degli Esteri, invece, prevede di continuare a mandare gli aiuti già decisi, di cui sono stati già inviati 73 milioni di euro. Un portavoce del ministero tedesco degli Esteri ha però sottolineato: "Non finanziamo Hamas. Nessun denaro tedesco va ai terroristi", aggiungendo che Berlino controlla sempre con attenzione se il denaro arriva dove dovrebbe arrivare.
Parolin: finché non c'è giusta convivenza non ci sarà pace
"Con gli strumenti dei quali la comunità internazionale si è dotata, cercare soprattutto di porre le basi per una soluzione definitiva di quel problema, perché finché non si risolve il problema, della convivenza fra palestinesi e israeliani, finché non si trova una formula che permetta di vivere in pace, queste cose rischieranno sempre di ripetersi. E ripetersi con sempre maggiore ferocia, come abbiamo visto in questi giorni". Lo ha detto il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, a margine del convegno all'Università Gregoriana sui documenti del Pontificato di Pio XII e i rapporti tra cristiani ed ebrei, rispondendo a una domanda su come si può rimediare alla situazione della nuova guerra tra Israele e Hamas.
Attacchi hacker a Israele sarebbero dei filorussi Killnet
Ci sarebbero gli hacker filorussi del collettivo Killnet dietro gli attacchi di queste ore ad alcuni siti israeliani, come il Jerusalem Post. Lo riporta il Kyiv Post, che avrebbe intercettato un messaggio che il gruppo di cybercriminali ha pubblicato su Telegram. "Nel 2022 avete sostenuto il regime terroristico dell'Ucraina. Avete tradito la Russia. Oggi Killnet ve ne informa ufficialmente. Tutti i sistemi governativi israeliani saranno soggetti ai nostri attacchi", si legge. Al messaggio è allegata un’immagine che mostra il sito del governo israeliano offline. In un messaggio successivo, il collettivo ha chiarito che l'organizzazione non è contro il popolo israeliano ma contro il "regime israeliano che si è venduto alla Nato". Secondo due alti funzionari dell'intelligence europea che lavorano su questioni di sicurezza informatica legate alla Russia, Killnet è strettamente legato al Cremlino. Da quando è scoppiato il conflitto ucraino, il gruppo di hacker Killnet è stato responsabile di numerosi attacchi informatici Ddos (cioè interruzione dei siti) diretti alle infrastrutture ucraine ma anche ai Paesi Nato, tra cui l'Italia. A ottobre 2022 il gruppo ha lanciato un attacco contro i siti di 14 tra i più frequentati aeroporti Usa, mettendoli ko. All'inizio di quest'anno, gli Stati Uniti hanno pubblicato un rapporto in cui hanno indicato che Killnet "dovrebbe essere considerato una minaccia per il governo, le organizzazioni e le infrastrutture critiche".
Lo speciale di Sky TG24 sulla guerra Israele-Hamas
A questo link lo speciale di Sky TG24 con tutte le notizie sulla guerra scoppiata tra Israele e Hamas.
Guerra Israele-Hamas, oltre un migliaio i militari italiani in missione nel sud del Libano
L'Italia conta uno dei contingenti più numerosi in assoluto nel Sud del Libano: ha dunque un ruolo di primo piano nella moderazione delle tensioni. “Le nostre forze rimangono nelle loro posizioni”, riferisce Unifil, aggiungendo che i militari stanno continuando a lavorare per la pace. Alcuni, si precisa però, lo fanno dai rifugi, per la loro sicurezza (LEGGI L'ARTICOLO)
Atterrati a Varsavia tre aerei con polacchi evacuati da Israele
I tre aerei militari dell'esercito che hanno trasportato polacchi evacuati da Israele sono atterrati questa mattina a Varsavia, hanno annunciato le autorità polacche. "Le prime persone evacuate da Israele sono già in Polonia", ha detto su X il ministro della Difesa polacco Mariusz Blaszczak. Il primo Boeing militare ha trasportato 120 persone che erano rimaste bloccate all'aeroporto di Tel Aviv. Lo hanno seguito altri due aerei militari, con a bordo più di 120 persone. Le compagnie aeree che collegano la Polonia con Israele hanno sospeso i loro collegamenti sabato, il giorno in cui è iniziata l'offensiva militare del movimento islamico palestinese Hamas contro Israele.
Israele-Palestina, i motivi storici dietro al conflitto
La guerra lanciata da Hamas contro Tel Aviv ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L'APPROFONDIMENTO
Codacons: con guerra in Israele rischio impennata benzina
"Gli effetti della guerra in Israele potrebbero sentirsi da subito sulle tasche degli italiani, con un impatto fino a +390 milioni di euro al mese solo per i costi legati ai rifornimenti di carburante". Lo afferma il Codacons, commentando l'impennata delle quotazioni del petrolio, con il Brent schizzato sopra gli 87 dollari al barile a seguito dello scoppio del conflitto. "Il calo dei listini alla pompa registrato negli ultimi giorni in Italia rischia di essere del tutto vanificato dagli effetti della guerra tra Hamas e Israele".
Partito il primo volo per rimpatrio di brasiliani da Israele
Un aereo KC-30 dell'Aeronautica militare brasiliana (Fab) è decollato la notte scorsa dalla città di Natal, diretto a Roma. Il velivolo, che ha una capacità di 230 passeggeri, sarà usato per rimpatriare i primi cittadini brasiliani in Israele. Almeno due donne e un uomo di nazionalità brasiliana risultano dispersi da sabato: erano tra i partecipanti al festival di musica, bersaglio di attacchi da parte di Hamas. Un quarto brasiliano è rimasto ferito ed è stato dimesso ieri dall'ospedale. Nella missione di salvataggio dei brasiliani in Israele, “saranno disponibili altri KC-30, due KC-390 e due VC-2, per un totale di sei aerei”, si legge in una nota della Fab. Il ministero degli Esteri ha riferito che circa 14mila brasiliani vivono in Israele e 6mila in Palestina, di cui 30 nella Striscia di Gaza.
Brasile chiede il “cessate il fuoco” tra Israele e Palestina
Il governo del Brasile ha chiesto il "cessate il fuoco" nel conflitto tra Israele e palestinesi. "Tutti dovrebbero fermare immediatamente la violenza ed esercitare il massimo autocontrollo per evitare che la situazione peggiori ulteriormente", ha detto il ministro degli Esteri, Mauro Vieira. "Le attuali dinamiche tra Israele e palestinesi sono insostenibili ed è necessaria una soluzione a questa situazione facendo sì che Israele e Palestina vivano in pace e sicurezza con confini concordati di comune accordo e riconosciuti a livello internazionale", ha ribadito Vieira da Giakarta, dove ha incontrato il suo omologo indonesiano, Retno Marsudi. L'esponente del governo del presidente Luiz Inacio Lula da Silva ha poi ricordato che ieri il Brasile ha presieduto una riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu per affrontare la crisi. "Sotto la presidenza brasiliana del Consiglio di sicurezza, raddoppieremo gli sforzi multilaterali per contenere la spirale di violenza e sbloccare la spirale di violenza", ha detto Vieira.
Bombardamenti israeliani sarebbero in corso in Libano
Bombardamenti israeliani sarebbero in corso sul sud del Libano. Lo riferiscono fonti locali, citate dalla France Presse.
Esercito israeliano: uccisi gli infiltrati dal Libano
L'esercito israeliano avrebbe ucciso i sospetti che si erano infiltrati dal Libano in territorio israeliano. Lo ha detto il portavoce militare, aggiungendo che i soldati stanno ancora setacciando la zona e che elicotteri stanno "colpendo nell'area".
Oltre 10 britannici morti o dispersi in Israele
Sono più di 10 i cittadini britannici morti o dispersi in Israele dopo gli attacchi di Hamas. Ne dà notizia Sky News. L'emittente conferma che uno dei morti era un militare israeliano con passaporto anche britannico, come si era già appreso.
Nove cittadini Usa tra le vittime accertate
Nove cittadini americani sono rimasti uccisi nel conflitto tra Israele e Hamas e altri potrebbero essere dispersi. Lo ha confermato il portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Matthew Miller, alla Nbc. "Ci sono segnalazioni di americani dispersi. Continuiamo a lavorare per confermarne il numero e cercare di rintracciare coloro che risultano dispersi", ha spiegato. Il portavoce ha precisato che gli Stati Uniti non hanno "informazioni solide" sul numero di queste persone né su dove potrebbero trovarsi. Gli Usa continuano "a lavorare su questo con il governo di Israele".
La guerra secondo QAnon
Dall'antisemitismo al culto di Satana, il conflitto in Medio Oriente scatena i sostenitori delle fantasie di complotto: "È una messinscena". LEGGI I DETTAGLI