Guerra Israele, chi è Yahya Sinwar, il capo di Hamas che ha in mano la vita degli ostaggi

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Ad ora gli ostaggi israeliani sono 130. A renderlo noto sono gli stessi miliziani che hanno specificato che cento si trovano nelle mani di Hamas e trenta sono invece tenuti prigionieri dalla jihad islamica. A capo del gruppo fondamentalista che ha potere sul loro destino c’è Sinwar, uno dei fondatori del ramo militare del gruppo

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E’ nato in un campo profughi nel 1962, ha frequentato l’Università islamica di Gaza ed è esperto del mondo ebraico. Il suo nome completo è Yahya Ibrahim Hassan Sinwar ed tra le figure apicali del gruppo fondamentalista Hamas che da sabato mattina ha in mano le vite dei 130 ostaggi israeliani, rapiti il 7 ottobre dopo l’attacco a sorpresa lanciato contro Israele. I miliziani hanno fatto sapere che circa 100 persone sono tenute prigioniere da Hamas, le restanti dalla jihad islamica. (ISRAELE-HAMAS. LO SPECIALEGLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA)

La vita 

Il primo arresto per Yahya Sinwar arriva a 20 anni, durante il periodo universitario. In quell’occasione conosce alcuni attivisti palestinesi e decide di unirsi a loro per dedicarsi alla causa. Così, nel 1985 fonda il ramo di sicurezza di Hamas: un gruppo che ha come unico scopo punire tutti coloro che trasgrediscono alla “moralità” palestinese e coloro che sono sospettati di collaborare con Israele. Il suo essere spietato e il numero di esecuzioni da lui ordinate ed eseguite gli hanno conferito il soprannome di “macellaio di Khan Younis”, il campo profughi nel quale Sinwar è nato.

"Una giovane di cittadinanza tedesca", Shani Louk, sarebbe stata rapita da Hamas durante l'attacco a Israele. Lo riferisce il sito di Der Spiegel citando familiari: "terroristi di Hamas hanno rapito decine di israeliani nel loro attacco. Pare che tra le vittime ci sia anche una giovane donna di cittadinanza tedesca", 08 ottobre 2023. La famiglia ha reso pubblica la cittadinanza tedesca della figlia nella speranza che le autorità tedesche possano fare qualcosa in caso di un eventuale scambio di prigionieri.   NPK  Instagram / Shani Louk   +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++   +++NO SALES; NO ARCHIVE; EDITORIAL USE ONLY+++

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L’arresto

Il secondo arresto arriva nel 1988, quando viene incarcerato in una prigione israeliana. Nel 2011 però viene rilasciato in quanto parte del gruppo  di 1000 prigionieri palestinesi scambiati con un solo soldato israeliano, Gilad Shalit, catturato nel 2006 e tenuto in ostaggio a Gaza per cinque anni. Secondo fonti israeliane, Sinwar è un "acerrimo nemico" degli egiziani: sostiene infatti gli affiliati dello Stato islamico che combattono l'esercito egiziano nel deserto del Sinai. Favorisce inoltre relazioni più strette con l'Iran.

Un fermo immagine di un video mostra una ragazza, Noa Argamani, mentre  viene presa in ostaggio dai miliziani di Hamas durante l'attacco di sabato. Nel filmato, rilanciato dalla Cnn, si vede la ragazza sul retro di una motocicletta mentre viene portata via, tra le grida di aiuto. Il suo fidanzato, Avinatan Or, viene portato via da diversi uomini e costretto a camminare con le mani dietro la schiena. Sullo sfondo, una colonna di fumo scuro.
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A capo di Hamas

Nel marzo 2021, Sinwar è stato eletto per un secondo mandato di quattro anni come capo dell'ufficio politico di Gaza: è diventato così il più alto funzionario di Hamas a Gaza e il governante de facto della Striscia. È il secondo membro più potente di Hamas dopo il capo politico dell'organizzazione Ismail Haniyeh.

Un fermo immagine tratto da un video mostra l'attacco dei miliziani di Hamas ai giovani che partecipavano al Nova Music Festival, il festival di musica elettronica celebrava la Natura per la festa ebraica del Sukkot nei pressi del kibbutz di Reim, a ridosso del confine con la Striscia. 
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