A Sky 20 anni l'attivista russa Evgenia Kara-Murza: "Fermiamo Putin"

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Evgenia Kara-Murza è la moglie di Vladimir Kara-Murza, giornalista detenuto in Siberia perché oppositore di Putin, e da anni attivista per la democrazia in Russia. "Mio marito non ha mai smesso di lottare, per questo è tenuto on condizioni di tortura", ha detto la donna. "Tanti russi hanno il cuore infranto per quello che sta succedendo in Ucraina. Bisogna fermare Putin"

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"E’ un piacere essere a Roma e poter parlare a questo pubblico". Evgenia Kara-Murza è un'attivista per la democrazia in Russia, nonché moglie del giornalista Vladimir Kara-Murza, ora detenuto per la sua opposizione al governo di Vladimir Putin. "Mio marito è in isolamento in Siberia a 3000 km da Mosca. Sono condizioni di tortura per chiunque: questo arresto non è l’unico e non è il primo al quale abbiamo assistito da parte della Russia. Nel 2017 - racconta l'attivista - mio marito fu avvelenato e finì in coma e furono degli assassini alle dipendenze dello stato russo. Mio marito è stato fortunato perché sopravvissuto a questi tentativi di omicidio come rappresaglia perché lui lotta per i diritti in Russia. Lui non ha smesso di lottare e per questo viene tenuto in condizioni di tortura". Ma il giornalista Kara-Murza non è l'unico a lottare per una Russia diversa: "In queste condizioni le detenzioni continuano ma ci sono ancora persone coraggiose che mostrano la loro opposizione. Molti portano avanti la lotta partigiana: cose che non si vedono in tv perché la propaganda russa mostra solo altro, mostra Putin come leader". (SKY 2O ANNI, LA TERZA GIORNATA - GLI OSPITI - IL PROGRAMMA)

Kara-Murza: "Putin non vede compromessi"

Kara-Murza e Zelensky stanno combattendo una stessa battaglia su due fronti diversi. Al presidente ucraino, afferma l'attivista, "direi che sono dispiaciuta perché non siamo riusciti ad impedire questa aggressione che non sarebbe mai dovuta avvenire. Mio marito e persone come lui per anni hanno provato a sensibilizzare all’interno della Russia e a far capire all’Occidente la vera natura di Putin. Ma le proteste pacifiche sono sempre state represse nel sangue. Putin non si è fermato: lui non vede nessun compromesso, lo vedo come una debolezza, e spinge fino a che non finirà tutto. Bisogna fare di tutto per fermarlo. Finché ci sarà un regime totalitario e autoritario nel Cremlino la guerra continuerà". E aggiunge: "A Zelensky e agli ucraini vorrei dire che ci sono tanti cittadini russi il cui cuore è infranto per quello che sta succedendo".

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Nobel per la Pace

Vladimir Kara-Murza è candidato al Nobel per la Pace. La moglie Evgenia ricorda lo scorso anno, quando "l’editore di uno dei più rispettati giornali russi è stato investito con il Premio Nobel per la Pace e quello è stato un forte messaggio di solidarietà". Ma aggiunge: "Allo stesso tempo, se parliamo di mio marito, è una cosa molto personale ed è difficile per me pensare a mio marito come candidato sebbene io sappia quanto è importante la sua voce per tutti. Ma lui è l'uomo che ho sposato e con il quale sto crescendo 3 figli. Questa è la nostra vita, non è fatta di premi e cerimonie, è una vita semplice e per me a livello personale questa è una cosa difficile da accettare".

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Supporto dall'Occidente

Cosa può fare la comunità internazionale per aiutare l'opposizione russa? "La priorità della comunità internazionale è inviare un messaggio inequivocabile al Cremlino: il regime di Putin non è uguagliato al resto del Paese. Ci deve essere la consapevolezza che tanti russi vogliono un futuro diverso per il loro paese e rischiano ogni giorno".

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