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Evasioni dal carcere, ecco i 10 casi più celebri: da Vallanzasca fino a El Chapo
L’ultimo caso eclatante è accaduto in Pennsylvania, dove un detenuto è riuscito a scappare dal carcere con la “camminata del granchio”, ma sono numerose le evasioni celebri dagli istituti di massima sicurezza: dal "bel René" che si fa venire l’epatite alla fuga dall’Asinara di Matteo Boe sino alla rocambolesca uscita da Alcatraz di Frank Morris e dei fratelli Anglin, ecco alcuni episodi famosi
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Danelo Cavalcante è solo l'ultimo di una lunga lista: sono stati tanti gli evasi dal carcere che hanno spesso segnato la storia con le loro avventure rocambolesche. Un posto, certamente, lo merita anche questo recente caso: in Pennsylvania il detenuto, finito in carcere per aver ucciso la fidanzata, è riuscito ad evadere arrivando sul tetto dal carcere grazie alla “camminata del granchio”, tra due muri distanti appena un metro e mezzo
Pennsylvania, l'incredibile evasione di un detenuto dal carcere. VIDEO
Un’altra evasione recente è quella di Daniel Khalife, ex militare britannico di 21 anni che si trovava nel carcere di Wandsworth, a sud di Londra, con l’accusa di aver pianificato azioni terroristiche e sospettato, secondo i media, di aver raccolto informazioni sensibili con l’intenzione di passarle all'Iran. Si pensa a una fuga ben pianificata, forse con qualche complice: secondo la ricostruzione iniziale, travestito da cuoco, sarebbe fuggito agganciato con cinghie di fortuna sotto un furgone che aveva appena scaricato viveri nel penitenziario
Uk, militare accusato di terrorismo evaso da carcere di Londra
DILLINGER – Tra i più noti rapinatori degli Stati Uniti (e famoso per dare fuoco ai libri contabili delle banche, così che non potessero risalire ai debiti dei più poveri), John Dillinger (1903-1934), riuscì a evadere in modo decisamente geniale: tagliò un pezzo di legno per farlo sembrare una pistola (secondo altre versioni fu il suo avvocato a farglielo avere), ci mise sopra del lucido da scarpe per dare colore e lo usò per minacciare e disarmare i secondini. Fuggì a bordo della Ford V-8 del direttore del carcere. Fu ucciso qualche mese dopo, a Chicago
Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di mondo
BUSHELL – Uno dei più celebri episodi di evasione risale al 1944: ben 76 militari Alleati riuscirono ad evadere dal campo di prigionia nazista Stalag Luft III, dove i tedeschi rinchiudevano i prigionieri. Comandati dal pilota anglosudafricano Roger Bushell, 73 di loro furono però recuperati dalla Gestapo e giustiziati. Le loro gesta hanno ispirato il film La grande fuga (1963) con Steve McQueen (in foto un scena della pellicola)
Renato Vallanzasca potrà avere permessi premio ed uscire dal carcere
I CASI DA ALCATRAZ – Una delle prigioni più note al mondo, Alcatraz, ha visto soltanto una trentina di detenuti provare ad evadere tra il 1934 e il 1963: tra questi ci sono Frank Morris e i due fratelli John e Clarence Anglin, che nel 1962 misero in atto un intricato piano che prevedeva l’allargamento dei condotti di aerazione, false superfici per nasconderlo e la costruzione di finte teste umane da mettere tra le coperte dei loro letti. Riuscirono a scappare e fecero perdere le loro tracce
Vallanzasca, la difesa chiederà arresti domiciliari per motivi di salute
HAYES – Ha ispirato il film Fuga a mezzanotte (in foto) il caso di Bill Hayes che nel 1970, quando era uno studente newyorkese di 23 anni, fu fermato in Turchia perché aveva dell’hashish. Fu condannato prima a 4 anni, poi a 30, e mandato nel carcere dell’isola di Imrali. Fuggì nel 1975 e con una barca a remi arrivò prima a Istanbul e poi in Grecia, da cui partì per tornare negli Stati Uniti
Da ex-isola carcere a parco, l'Asinara compie 25 anni
PAPILLON – Il francese Henri Charrière, noto come Papillon per un tatuaggio che aveva sul petto, fu arrestato nel 1931 per un omicidio che disse sempre di non aver commesso e dopo un po’ finì in una colonia penale dell’Isola del Diavolo, al largo della Guyana francese. Ha raccontato di tantissime fughe in ogni possibile modo, ma una delle più celebri è quella del 1941: scrisse di aver costruito una barca con noci di cocco e di aver navigato fino al Venezuela, dove riuscì ad evitare l’estradizione in territorio francese (in foto frame del film con Steve McQueen)
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VALLANZASCA – Noti i tentativi di evasione di Renato Vallanzasca, tra i più celebri banditi della mala milanese: uno dei più riusciti del Bel René fu quando si fece venire l’epatite, nel 1976, iniettandosi le sue urine in vena e mangiando uova marce. Una volta giunto in ospedale riuscì a scappare, anche grazie alla forse complicità di un carabiniere. Nel 1987 fuggì dall’oblò del traghetto che lo portava all’Asinara, ma fu ripreso qualche mese dopo
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MESINA – Un altro italiano protagonista di molte evasioni è stato il bandito sardo Graziano Mesina: ci provò e ci riuscì anche più volte, una volta scappando dal buco nel bagno di un treno in corsa. In quel caso si riconsegnò poi alla polizia, dicendo di non voler creare problemi a chi era responsabile di sorvegliarlo
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IRA – Nota anche l’evasione di 38 membri dell’Ira da “The Maze”, prigione a circa 15 chilometri da Belfast, dalla quale evasero nel 1983, con le armi in pugno in una vera e propria ribellione durante la quale morì anche una guardia carceraria. Poi sfondarono il cancello con un furgone e scapparono. Di quei 38, 19 furono recuperati nei giorni immediatamente successivi mentre gli altri non tornarono più dentro
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EL CHAPO – Davvero notevole l’episodio del febbraio 2014, che vide protagonista “El Chapo Guzman”, il narcotrafficante colombiano definito “il criminale più pericoloso al mondo”. Fuggì da un carcere di massima sicurezza attraverso un tunnel sotterraneo lungo circa un chilometro e mezzo, provvisto di illuminazione e ventilazione, costruito dall’esterno da suoi complici e probabilmente grazie alla complicità di alcune guardie del carcere. Il buco era nella doccia della sua cella di isolamento, non videosorvegliata ed era largo appena 50 cm
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MATTEO BOE – Celebre anche il caso di evasione di Matteo Boe, l’unico capace di evadere dal carcere dell’Asinara. Nel 1986 insieme ad un altro detenuto, Salvatore Duras, tramortì una guardia durante un lavoro esterno e raggiunse la costa dove una donna, Laura Manfredi, li aspettava nascosta a bordo di un gommone. La fuga di Duras dura pochissimo, quella di Boe invece ben 6 anni
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