Messico, Stati Uniti chiedono l'estradizione del figlio di El Chapo

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L'uomo è accusato di essere uno dei leader del cartello di Sinaloa, ruolo ereditato dal padre che ora si trova in un carcere di massima sicurezza per scontare una condanna all'ergastolo

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Gli Stati Uniti hanno chiesto al Messico l'estradizione di Ovidio Guzman, alias El Raton, figlio di Joaquín Guzmán, detto El Chapo. L'uomo è stato arrestato agli inizi di gennaio durante una operazione costata la vita a 10 militari. Washington lo accusa di essere uno dei leader del cartello di Sinaloa, ruolo ereditato dal padre ora in carcere.

L'arresto di Ovidio Guzman, figlio di El Chapo
L'arresto di Ovidio Guzman, figlio di El Chapo - ©Ansa

L'arresto di Ovidio Guzman

L'operazione che ha portato all'arresto di Ovidio Guzman è stata effettuata il 6 gennaio scorso da parte delle forze di élite della Guardia nazionale messicana (Gn) che hanno circondato il quartiere Jesus Maria della capitale dello stato di Sinaloa, dove era stato individuato il figlio di El Chapo. Gli Stati Uniti erano sulle tracce di Ovidio Guzmán almeno dal 2008 e nel febbraio 2019 la giustizia statunitense lo aveva accusato presso il tribunale del Distretto di Columbia/Washington di traffico di cocaina, metanfetamina e marijuana. Su di lui era stata posta una taglia di cinque milioni di dollari. Con il padre che sconta una condanna all'ergastolo in una prigione di massima sicurezza negli Usa, Ovidio Guzman controllava da tempo il cartello di Sinaloa insieme ai fratelli Alfredo Guzman Salazar, Ivan Guzman Salazar, soprannominati Los Chapitos, e Ismael El Mayo Zambada Garcia.

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