I funerali dell'ex leader della brigata Wagner si sono svolti quest'oggi a San Pietroburgo in forma privata. Come annunciato dal portavoce del Cremlino, Putin non vi ha partecipato
A quasi una settimana dal 23 agosto, giorno della morte di Evgenij Prigozhin a bordo dell'Embraer Legacy 600 precipitato a Tver, mentre volava tra Mosca e San Pietroburgo, si sono tenuti quest'oggi in forma privata i funerali dell'ex leader della brigata Wagner. Dopo un notevole dispiegamento di forze dell'ordine a San Pietroburgo, si sono svolti infatti al cospetto solamente dei famigliari, le esequie di Prigozhin in un cimitero alla periferia della sua città natale, San Pietroburgo: "L'addio a Evgenij Viktorovich è avvenuto a porte chiuse. Coloro che desiderano salutarlo possono visitare il cimitero Porokhovskoye", si legge in un breve post su Telegram. (GUERRA RUSSIA - UCRAINA)
L'assenza di Putin
Nella giornata di ieri il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov aveva affermato di non avere ancora nessuna informazione su dove e quando si sarebbero tenuti i funerali, comunicando che il presidente Vladimir Putin non avrebbe partecipato alle esequie, precisando come i funerali fossero una questione di famiglia. Permangono intanto ancora tanti dubbi sulla morte di Prigozhin, ufficialmente infatti non sono state chiarite le cause dello schianto, anche se gran parte dell'opinione pubblica russa e dei governi occidentali ritiene che l'aereo privato del capo della Wagner sia stato abbattuto deliberatamente. Prigozhin, i cui mercenari hanno combattuto per mesi a fianco dell'esercito regolare russo in Ucraina, aveva istigato a giugno un ammutinamento contro la leadership dell'esercito, finito dopo nemmeno 24 ore.
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