"Il capo del gruppo Wagner, eroe della Russia e vero patriota, Yevgeny Viktorovich Prigozhin, è morto a causa delle azioni dei traditori della Russia. Ma anche all'Inferno sarà il migliore! Gloria alla Russia!”, ha scritto il canale Telegram vicino ai Wagner Grey Zone. Biden: ”Niente accade in Russia senza ci sia dietro Putin”
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A due mesi esatti dalla 'marcia della giustizia' su Mosca dei suoi miliziani, la sfida di Yevgeny Prigozhin al Cremlino è arrivata al suo epilogo: il leader della Wagner "è morto". L'annuncio, dopo ore di dubbi sulla sua sorte a seguito dello schianto dell'aereo su cui viaggiava, è arrivato dal canale Telegram vicino al gruppo militare privato, Grey Zone: "Il capo del gruppo Wagner, eroe della Russia e vero patriota, Yevgeny Viktorovich Prigozhin, è morto a causa delle azioni dei traditori della Russia. Ma anche all'Inferno sarà il migliore! Gloria alla Russia!”. La sua morte “avrà conseguenze disastrose”, si legge ancora (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI). “Le persone che hanno dato l'ordine non hanno capito affatto lo stato d'animo dell'esercito e il morale”. Un intervento che, di fatto, sembra di fatto confermare l'uccisione di Prigozhin. “Che questo sia un insegnamento per tutti. Bisogna sempre arrivare fino in fondo”, si legge in un secondo messaggio. Il riferimento è probabilmente alla rinuncia del leader della Wagner di arrivare fino a Mosca il giugno scorso. La sede del Gruppo Wagner di San Pietroburgo mostra una croce formata dalle luci accese degli uffici, a simboleggiare il lutto per la scomparsa del capo della milizia Yevgney Prigozhin e del suo braccio destro Dmitry Utkin. Le immagini sono state diffuse da diversi media russi.
Biden: ”Niente accade in Russia senza ci sia dietro Putin”
Prima della conferma della morte del capo di Wagner Yevgeny Prigozhin, su quanto avvenuto era intervenuto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden: "Non sono sorpreso. Non c'è molto di quello che accade in Russia in cui Putin non sia dietro. Ma non so molto al riguardo". Mentre il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak aveva commentato che “è ovvio che Putin non perdona nessuno. Lui aspettava il momento. È ovvio che Prigozhin avesse firmato una speciale condanna a morte per sé nel momento in cui ha creduto alle bizzarre garanzie di Lukashenko e all'altrettanto assurda parola d'onore di Putin. L'eliminazione dimostrativa di Prigozhin e del comando Wagner due mesi dopo il tentativo di golpe è un segnale di Putin alle élite russe in vista delle elezioni del 2024. Attenzione! La slealtà equivale alla morte”.
Che cosa è successo
Oggi, 23 agosto, è arrivata la notizia che un aereo privato è caduto tra Mosca e San Pietroburgo. Poco dopo è stata diffusa la notizia che, secondo quanto riportato dall'agenzia federale del trasporto aereo russo, “nell'aereo precipitato nella regione di Tver, in Russia, Evgeny Prigozhin era elencato tra i passeggeri". Inizialmente il canale Telegram Grey Zone aveva affermato che il “business jet Embraer Legacy 600 con numero di registrazione RA-02795, che apparteneva a Yevgeny Prigozhin, è stato abbattuto dal fuoco della difesa aerea del ministero della Difesa russo". Dopo ore di incertezza, con la voce anche di un secondo volo sempre riferibile a Prigozhin atterrato con successo, lo stesso canale vicino alla Wagner ha annunciato: “Il capo del gruppo Wagner, eroe della Russia e vero patriota, Yevgeny Viktorovich Prigozhin, è morto a causa delle azioni dei traditori della Russia”.
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Chi era Evgeny Prigozhin
Noto come "cuoco di Putin”, perché è stato tra le persone più vicine al presidente russo e per le sue numerose attività nella ristorazione e nel catering, Prigozhin era un oligarca convertito a capo militare. Prigozhin era nato nel 1961 nell’allora Leningrado, e in passato era stato in carcere con l'accusa di sfruttamento della prostituzione, rapina e frode. Tornato libero, negli anni ’90 ha fatto fortuna con una catena di negozi alimentari, il catering per le scuole e l'esercito e ha aperto il suo primo ristorante. Proprio lì avrebbe legato con Vladimir Putin, che nel locale ha iniziato a organizzare pranzi e cene. Oltre all’attività di ristoratore, Prigozhin era anche il leader del gruppo militare privato Wagner. Pesantemente impegnata anche nella guerra in Ucraina, nel giugno 2023 ha mosso verso Mosca in aperto contrasto con la leadership militare russa. La crisi è rientrata, anche grazie alla mediazione del presidente bielorusso Lukashenko. Evgeny Prigozhin si è dunque ritirato proprio in Bielorussia, fino alla morte avvenuta il 23 agosto 2023.