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Yevgeny Prigozhin, chi era il capo del gruppo mercenario Wagner
Oligarca convertito a capo militare, dopo mesi a combattere in Ucraina, a giugno 2023 aveva lanciato una sfida a Mosca affermando di voler rovesciare la leadership militare russa. Dopo il tentato golpe, era andato in Bielorussia e il 23 agosto l'aereo su chi viaggiava si è schiantato tra Mosca e San Pietroburgo
"Cuoco di Putin", leader della Wagner, ribelle armato. Era tutte queste cose Yevgeny Prigozhin, il capo del gruppo di mercenari russi, morto a bordo del suo jet privato caduto tra Mosca e San Pietroburgo il 23 agosto. Noto come "cuoco di Putin” perché è stato tra le persone più vicine al presidente russo e per le sue numerose attività nella ristorazione e nel catering, Prigozhin era un oligarca convertito a capo militare
Nato a Leningrado nel 1961, si era diplomato in un collegio di atletica leggera. Suo padre e il patrigno erano di discendenza ebraico-russa, mentre sua madre è di discendenza etnica russa. In passato era finito in carcere con l'accusa di sfruttamento della prostituzione, rapina e frode. Una volta uscito, nel 1990, era ripartito come venditore di hotdog aprendo un chiosco. Poi ha fatto fortuna con una catena di negozi alimentari, il catering per le scuole e l'esercito e ha aperto il suo primo ristorante, il "New Island" ispirato ai battelli galleggianti sulla Senna
L'idea ha conquistato il presidente russo Putin, che ha iniziato a organizzare lì pranzi e cene. Le laute commesse pubbliche avrebbero permesso a Prigozhin di finanziare la Wagner e altre attività "coperte" come la propaganda e la disinformazione di Mosca. Nel 2013 a San Pietroburgo è nata la Internet research agency, un palazzo nel quale vengono assunti giovani informatici incaricati di diffondere fake news. Nel 2016 la società è stata ricollegata proprio a Prigozhin. L'agenzia avrebbe lavorato per far perdere Hillary Clinton alle elezioni contro Donald Trump