Il tycoon è stato incriminato per la terza volta in pochi mesi, stavolta con quattro capi di accusa: cospirazione per frodare gli Stati Uniti, ostruzione di giustizia, cospirazione per ostacolare un procedimento e cospirazione contro i diritti. La Costituzione però non gli vieta di correre per le prossime elezioni e l’ex presidente potrebbe anche essere rieletto
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Donald Trump è stato incriminato per la terza volta: dopo le accuse per il pagamento alla pornostar Stormy Daniels e le carte segrete a Mar-a-Lago, l'ex presidente è stato incriminato per l'assalto al Congresso del 6 gennaio con il quale ha cercato di bloccare il pacifico trasferimento di potere. Nei suoi confronti sono stati presentati quattro capi di accusa contenuti in 45 pagine: si tratta della "cospirazione per frodare gli Stati Uniti", "ostruzione di giustizia", "cospirazione per ostacolare un procedimento" e "cospirazione contro i diritti”
Cosa rischia Trump?
Per queste accuse, se condannato e se questo giudizio venisse confermato anche in appello, rischia decenni in carcere. Trump è di fatto accusato di un complotto per rovesciare il risultato delle elezioni 2020, vinte da Biden. Per il 2024, anno del voto, Trump ha già in calendario i processi per il pagamento a Stormy Daniels (con una falsificazione di conti dei fondi elettorali) e per le carte segrete (cioè per aver illegalmente portato via documenti dalla Casa Bianca per tenerli nella sua residenza in Florida). A questi si aggiungerà probabilmente quello per l’assalto del 6 gennaio a Capitol Hill, al quale è stato assegnato un giudice nominato da Barack Obama. Sull'ex presidente aleggia anche una quarta incriminazione che potrebbe arrivare nelle prossime settimane. È quella della contea di Fulton sulle interferenze per capovolgere il risultato delle elezioni del 2020.
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Le tempistiche
Trump rispetto a tutte queste imputazioni si dichiara innocente, parlando di un complotto dei dem per ostacolarlo nella corsa alla Casa Bianca. "Non è altro che l'ennesimo tentativo da parte della corrotta famiglia Biden di trasformare in un'arma il Dipartimento di Giustizia per interferire nelle elezioni del 2024, in cui Trump è indiscutibilmente il frontrunner", affermano gli avvocati del tycoon. Il primo processo, quello sul caso Stormy Daniels, dovrebbe iniziare a marzo 2024, in concomitanza con le primarie che decideranno il candidato repubblicano che sfiderà Biden.
Ma Trump può candidarsi ed essere eletto?
Negli Usa una persona incriminata può candidarsi alla presidenza, perché la Costituzione non dà vincoli in questo senso. Trump a termini di legge può ricandidarsi. Anche se fosse condannato, non perderebbe il diritto di essere eletto. Mentre una eventuale condanna a una pena carceraria in via definitiva gli farebbe decadere il diritto di voto. In passato, nella storia americana, è già accaduto un episodio analogo: come spiega Repubblica, nel 1920 Eugene Debs si candidò alla Casa Bianca dal carcere come candidato del partito socialista americano e ottenne il 3 per cento dei voti.
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Le possibili conseguenze nella corsa al voto
Trump potrebbe essere bloccato solo da un impeachment del Senato, che però lo ha già assolto due volte finora, dalle accuse di abuso di potere e di incitamento all’insurrezione. Ci sarebbe anche il 14esimo emendamento della Costituzione, che vieta a chiunque sia coinvolto in una insurrezione contro gli Stati Uniti di essere eletto "senza l'approvazione di due terzi dei membri del Senato”. Al momento Trump è saldamente in testa nei sondaggi fra i suoi rivali repubblicani, ed è testa a testa con Joe Biden. La campagna dell'ex presidente sta incontrando delle difficoltà a causa delle spese legali ma questa situazione potrebbe farlo apparire come una vittima di un complotto. Oppure le continue accuse giudiziarie potrebbero convincere parte dell'elettorato repubblicano a non credere più in lui.