Dal palco di un comizio in Pennsylvania il tycoon ha attaccato il presidente Usa, sostenendo che "con lui milioni di migranti illegali hanno invaso il Paese". Trump ha anche criticato lo sfidante repubblicano Ron DeSantis: "Dovrebbe abbandonare la corsa"
Trump contro tutti. Dal palco di un comizio in Pennsylvania l'ex presidente Usa ha attaccato Joe Biden, affermando che è il presidente "più incompetente della storia americana e il più corrotto: rispetto a lui anche Hillary Clinton sembra un angelo", ha detto Trump, sostenendo che "con Biden milioni di migranti illegali hanno invaso il Paese, la classe media è decimata e uomini partecipano in gare di donne. Ma tutto questo finirà quando vinceremo le elezioni del 2024". Trump ha anche parlato dello sfidante repubblicano Ron DeSantis, secondo il quale si è fatto "del male" e "dovrebbe abbandonare la corsa" al 2024. Durante il comizio il tycoon ha anche ribadito che la Russia non avrebbe invaso l'Ucraina se lui fosse stato alla Casa Bianca.
Trump: "Sono l'unico che può salvare l'America"
Trump ha anche parlato di una "caccia alle streghe" in atto contro di lui. "Forze sinistre stanno cercando di distruggermi: vogliono danneggiarmi. Il Dipartimento di Giustizia corrotto protegge Joe Biden", ha detto ancora durante il comizio in Pennsylvania. "Non incriminano me, incriminano voi. Ogni incriminazione è per me un distintivo d'onore", dice ancora, sostenendo di essere "l'unico candidato che può salvare l'America", assicura. "Siamo in testa ai sondaggi nei confronti di Ron DeSantis e di Mike Pence, che ha solo il 5%. Non so ancora se parteciperò al dibattito repubblicano, devo ancora decidere", ha aggiunto l'ex presidente, chiedendo ai suoi sostenitori se deve prendere parte o meno all'appuntamento di fine agosto.
DeSantis: "Porterò a termine il mio lavoro"
Sabato l'ex presidente Usa per la prima volta ha condiviso un palco in Iowa con i suo rivali repubblicani per la 'nomination' alle elezioni 2024. Gli sfidanti hanno partecipato alla raccolta fondi Lincoln Dinner organizzata dal partito: oltre a Trump, c'erano il governatore della Florida Ron DeSantis, l'ex vicepresidente Mike Pence, l'uomo d'affari Vivek Ramaswamy, l'ex ambasciatore presso l'Onu Nikki Haley e il senatore della Carolina del Sud, Tim Scott. Il magnate anche in quell'occasione non ha esitato a colpire il suo principale sfidante, DeSantis, citando sondaggi che lo vedrebbero vincente contro Joe Biden e dando un rapido riassunto dei suoi successi mentre ha solo brevemente accennato ai suoi problemi legali. Da parte sua, il governatore della Florida non ha sfruttato l'opportunità per colpire Trump e si è limitato a dire che "il tempo delle scuse è finito". "Dobbiamo portare a termine il lavoro e io lo farò", ha assicurato.