
Il Pontefice è partito questa mattina da Fiumicino ed è atterrato in Portogallo dove presiede la Gmg. Tanti gli impegni in programma, dagli incontri con le autorità ai discorsi. Messaggio a Mattarella: auguro pace e prosperità all’Italia. Ecco il racconto per immagini di questa giornata

Papa Francesco ha cominciato oggi il suo viaggio in Portogallo per la Giornata Mondiale della Gioventù. È atterrato a Lisbona in mattinata. Tanti gli impegni istituzionali in programma, tra cui il primo discorso al Centro Cultural de Belem. Ecco il racconto per immagini di questa giornata
Papa Francesco oggi a Lisbona per la Giornata mondiale della Gioventù 2023
Il volo papale di Ita Airways è decollato dall'aeroporto di Fiumicino questa mattina intorno alle ore 8. Il Santo Padre rientrerà poi a Roma nella tarda serata di domenica 6 agosto
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Mentre era in volo verso Lisbona per incontrare i giovani della Gmg, il Pontefice ha fatto arrivare un messaggio al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "Un augurio di pace e di prosperità" all’Italia. "Animato dalla gioia di ritrovarmi con i giovani provenienti da ogni parte del mondo, auspico che, spinti dalla fede e desiderosi di 'alzarsi e mettersi in cammino' essi attingano forza dall'incontro con Cristo e siano incoraggiati nella ricerca della verità e del senso della vita”
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"Sembra che ci siano più di un milione di giovani" a Lisbona per la Gmg, "tornerò ringiovanito”, ha detto il Papa parlando ai giornalisti al seguito sul volo che lo ha condotto da Roma in Portogallo. Sono passati dieci anni dalla Giornata Mondiale della Gioventù di Rio de Janeiro, la prima per Papa Francesco. "Questa è la quarta", "continuiamo a fare chiasso", ha aggiunto il Pontefice
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Poco prima delle 10 (le 11 ora italiana), Papa Francesco è atterrato a Lisbona, alla base aerea di Figo Maduro, per dare ufficialmente inizio al suo 42esimo viaggio internazionale

All'aeroporto il Papa è stato accolto dal presidente portoghese Marcelo Rebelo de Sousa

Dopo la cerimonia di benvenuto, c’è stato l'incontro ufficiale tra il Pontefice e il presidente al Palacio Nacional de Belem

Il Papa ha poi incontrato al Centro Cultural de Belem circa mille persone tra autorità politiche e religiose, corpo diplomatico, imprenditori e rappresentanti della società civile. Qui ha tenuto il primo discorso ufficiale

"Sono felice di essere a Lisbona, città dell'incontro che abbraccia vari popoli e culture e che diventa in questi giorni ancora più universale; diventa, in un certo senso, la capitale del mondo”, ha detto Papa Francesco a inizio del suo discorso - l'unico che pronuncerà in italiano - rivolto alle autorità del Portogallo. Lisbona richiama "all'importanza dell'insieme, a pensare i confini come zone di contatto, non come frontiere che separano" ma il mondo è diviso e si sperimenta l'inefficacia nel rispondere alle grandi sfide

Nel suo discorso tanti i riferimenti al Vecchio Continente e all’Ucraina: “Mancano rotte coraggiose di pace. Il mondo ha bisogno di vera Europa pontiere e paciere, sogno che spenga i focolai di guerra. Dove navighi Europa con filo spinato e culle vuote?”. Ma anche una denuncia alla crisi ambientale nel mondo: “Grandi riserve vita trasformate in discariche plastica”

Dopo il pranzo, nel pomeriggio, il Papa ha incontrato, in forma privata e separatamente, il presidente portoghese Marcelo Rebelo de Sousa, il presidente dell'Assemblea della Repubblica Augusto Ernesto dos Santos Silva e il primo ministro António Costa. Quindi alle 17.30 (18.30 in Italia) si è diretto al Monastero Reale di Santa Maria de Belém, comunemente chiamato Mosteiro dos Jerónimos, per incontrare vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose, per la celebrazione dei Vespri, ultimo appuntamento della giornata

Durante l'incontro con i vescovi e i sacerdoti portoghesi, il Papa ha parlato della "delusione" e della "rabbia" che "alcuni nutrono nei confronti della Chiesa, talvolta per la nostra cattiva testimonianza e per gli scandali che ne hanno deturpato il volto", imponendo "una purificazione umile e costante, a partire dal grido di dolore delle vittime, sempre da accogliere e da ascoltare"

Un'indagine in Portogallo ha portato alla luce 4800 casi di abusi nei confronti dei minori negli ultimi settant'anni. Il Pontefice ha invitato a non restare "impigliati nelle reti della rassegnazione e del pessimismo". In serata ha ricevuto in Nunziatura 13 persone, vittime di abuso da parte di membri del clero, accompagnate da alcuni rappresentanti della Chiesa portoghese incaricate della tutela dei minori. "L'incontro - riferiscono dal Vaticano - si è svolto in un clima di intenso ascolto ed è durato più di un'ora, concludendosi poco dopo le 20:15"
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