Giornata mondiale della Gioventù, il Papa a Lisbona: “Mondo diviso davanti a sfide comuni”
MondoIl Pontefice è atterrato in Portogallo alle 10 (11 in Italia), accolto dal presidente della Repubblica Marcelo Rebelo de Sousa. "Stiamo navigando in un frangente tempestoso e si avverte la mancanza di rotte coraggiose di pace", ha detto nel suo primo discorso. "Verso dove navighi Europa, se non offri percorsi di pace, vie creative per porre fine alla guerra in Ucraina e ai tanti conflitti che insanguinano il mondo?", ha aggiunto. Sull’ambiente: “Stiamo trasformando grandi riserve di vita in discariche di plastica”
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Papa Francesco è in Portogallo per la Giornata Mondiale della Gioventù. Si tratta del suo 42esimo viaggio internazionale. Dopo la partenza alle 8 dall’aeroporto di Roma Fiumicino, il Pontefice è atterrato a Lisbona alle 10 locali (le 11 in Italia). Intorno alle 13.15 ha tenuto il suo primo discorso, l'unico in italiano, davanti alle autorità del Paese. "Sono felice di essere a Lisbona, città dell'incontro che abbraccia vari popoli e culture e che diventa in questi giorni ancora più universale. Diventa, in un certo senso, la capitale del mondo", ha detto. Poi ha chiesto all'Europa: "Verso dove navighi? Mancano rotte coraggiose di pace". E sull’ambiente: “Stiamo trasformando grandi riserve di vita in discariche di plastica”. Il Santo Padre rientrerà a Roma nella tarda serata di domenica 6 agosto (LO SPECIALE SUL PAPA).
Il Papa: “Davanti a problemi comuni il mondo è diviso”
All’inizio del suo primo discorso in Portogallo, Bergoglio ha definito Lisbona “la capitale del mondo”, ma anche “la capitale del futuro, perché i giovani sono il futuro". "Ciò ben si adatta al suo carattere multietnico e multiculturale - penso al quartiere Mouraria, dove vivono in armonia persone provenienti da più di sessanta Paesi - e rivela il tratto cosmopolita del Portogallo, che affonda le radici nel desiderio di aprirsi al mondo e di esplorarlo, navigando verso orizzonti nuovi e più vasti", ha sottolineato il Pontefice. Lisbona, città dell'oceano, richiama "all'importanza dell'insieme, a pensare i confini come zone di contatto, non come frontiere che separano", ma il mondo è diviso e si sperimenta l'inefficacia nel rispondere alle grandi sfide, ha detto ancora il Papa. "Sappiamo che oggi le grandi questioni sono globali, eppure spesso sperimentiamo l'inefficacia nel rispondervi proprio perché davanti a problemi comuni il mondo è diviso, o per lo meno non abbastanza coeso, incapace di affrontare unito ciò che mette in crisi tutti", ha affermato il Pontefice. "Sembra che le ingiustizie planetarie, le guerre, le crisi climatiche e migratorie corrano più veloci della capacità, e spesso della volontà, di fronteggiare insieme tali sfide. Lisbona può suggerire un cambio di passo", ha poi aggiunto.
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“Europa, verso dove navighi? Mancano rotte coraggiose di pace”
Nel suo discorso, Francesco ha parlato anche della guerra in Ucraina. "Nell'oceano della storia, stiamo navigando in un frangente tempestoso e si avverte la mancanza di rotte coraggiose di pace", ha detto. E ha chiesto all'Europa: "Verso dove navighi, se non offri percorsi di pace, vie creative per porre fine alla guerra in Ucraina e ai tanti conflitti che insanguinano il mondo?". "Verso dove navigate, Europa e Occidente, con lo scarto dei vecchi, i muri col filo spinato, le stragi in mare e le culle vuote? Dove andate se, di fronte al male di vivere, offrite rimedi sbrigativi e sbagliati, come il facile accesso alla morte, soluzione di comodo che appare dolce, ma in realtà è più amara delle acque del mare?", ha detto ancora. "Preoccupa – ha aggiunto il Papa – quando si legge che in tanti luoghi si investono continuamente fondi sulle armi anziché sul futuro dei figli. Io sogno un'Europa, cuore d'Occidente, che metta a frutto il suo ingegno per spegnere focolai di guerra", "un'Europa che includa popoli e persone, senza rincorrere teorie e colonizzazioni ideologiche".
“Di Europa, di vera Europa, il mondo ha bisogno”
Parlando ancora di Europa, Bergoglio ha detto: “Auspico che la Giornata Mondiale della Gioventù sia per il vecchio continente, possiamo dire l'anziano continente, un impulso di apertura universale. Perché di Europa, di vera Europa, il mondo ha bisogno". Il mondo, ha detto ancora, "ha bisogno del suo ruolo di pontiere e di paciere nella sua parte orientale, nel Mediterraneo, in Africa e in Medio Oriente. Così l'Europa potrà apportare, all'interno dello scenario internazionale, la sua specifica originalità, delineatasi nel secolo scorso quando, dal crogiuolo dei conflitti mondiali, fece scoccare la scintilla della riconciliazione, inverando il sogno di costruire il domani con il nemico di ieri, di avviare percorsi di dialogo e di inclusione, sviluppando una diplomazia di pace che spenga i conflitti e allenti le tensioni, capace di cogliere i segnali di distensione più flebili e di leggere tra le righe più storte".
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“Stiamo trasformando grandi riserve di vita in discariche di plastica”
Il Papa ha parlato anche della sfida ambientale. Il problema del clima e della tutela dell'ambiente a livello globale "rimane estremamente serio", ha detto. "Gli oceani si surriscaldano e i loro fondali portano a galla la bruttezza con cui abbiamo inquinato la casa comune. Stiamo trasformando le grandi riserve di vita in discariche di plastica. L'oceano ci ricorda che la vita dell'uomo è chiamata ad armonizzarsi con un ambiente più grande di noi, che va custodito con premura, pensando alle giovani generazioni. Come possiamo dire di credere nei giovani, se non diamo loro uno spazio sano per costruire il futuro?", ha chiesto Papa Francesco.
Il Papa richiama alla "buona politica"
Il Papa ha anche richiamato alla "buona politica", che "può essere generatrice di speranza”. Essa, ha aggiunto, “non è chiamata a detenere il potere, ma a dare alla gente il potere di sperare. È chiamata, oggi più che mai, a correggere gli squilibri economici di un mercato che produce ricchezze, ma non le distribuisce, impoverendo di risorse e certezze gli animi. È chiamata a riscoprirsi generatrice di vita e di cura, a investire con lungimiranza sull'avvenire, sulle famiglie e sui figli, a promuovere alleanze intergenerazionali, dove non si cancelli con un colpo di spugna il passato, ma si favoriscano i legami tra giovani e anziani", ha sottolineato davanti alle autorità portoghesi nel Centro culturale di Belem.
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"Gli scandali deturpano il volto della Chiesa"
Nel pomeriggio, durante l'incontro con i vescovi e i sacerdoti del Portogallo, il Papa ha sottolineato la "delusione" e la "rabbia" che "alcuni nutrono nei confronti della Chiesa, talvolta per la nostra cattiva testimonianza e per gli scandali che ne hanno deturpato il volto, e che chiamano a una purificazione umile e costante, a partire dal grido di dolore delle vittime, sempre da accogliere e da ascoltare". Un'indagine in Portogallo ha portato alla luce 4.800 casi di abusi nei confronti dei minori negli ultimi settant'anni. Il Pontefice ha invitato a non restare "impigliati nelle reti della rassegnazione e del pessimismo". In serata ha poi ricevuto in Nunziatura a Lisbona un gruppo di 13 persone, vittime di abuso da parte di membri del clero, accompagnate da alcuni rappresentanti delle istituzioni della Chiesa portoghese incaricate della tutela dei minori. "L'incontro - hanno riferito dal Vaticano - si è svolto in un clima di intenso ascolto ed è durato più di un'ora, concludendosi poco dopo le 20:15".
Il programma di oggi
Dalla prima Giornata Mondiale della Gioventù di Papa Francesco a Rio de Janeiro sono passati dieci anni. "Questa è la quarta", "continuiamo a fare chiasso", ha detto il Papa parlando con i giornalisti sul volo da Roma. "Sembra che ci siano più di un milione di giovani" a Lisbona per la Gmg, "tornerò ringiovanito", ha aggiunto. All’arrivo all’aeroporto è stato accolto dal presidente della Repubblica portoghese Marcelo Rebelo de Sousa. Dopo la cerimonia di benvenuto, c'è stato l'incontro ufficiale tra il Pontefice e il presidente al Palacio Nacional de Belem. Alle 12.15 (le 13.15 in Italia) il Papa ha incontrato al Centro Cultural de Belem circa mille persone tra autorità politiche e religiose, corpo diplomatico, imprenditori e rappresentanti della società civile. Da qui, il primo discorso di Bergoglio. Nel pomeriggio, dopo il pranzo, Papa Francesco ha visto in Nunziatura il presidente dell'Assemblea della Repubblica Augusto Ernesto dos Santos Silva (alle ore 16.30 ora locale). Poi l'incontro con il primo ministro António Costa e con il presidente portoghese Marcelo Rebelo de Sousa. Quindi alle 17.30 (le 18.30 in Italia) si è diretto al Monastero Reale di Santa Maria de Belém, comunemente chiamato Mosteiro dos Jerónimos, per incontrare i vescovi, i sacerdoti, i religiosi e le religiose, per la celebrazione dei Vespri, ultimo appuntamento della giornata.
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La Giornata Mondiale della Gioventù
Francesco è quindi a Lisbona per la Giornata mondiale della gioventù (Gmg), che è iniziata ieri e si chiuderà il 6 agosto. Gli organizzatori stimano la presenza di un milione di giovani cattolici arrivati da tutto il mondo, anche se al momento le iscrizioni sono molto più basse. Al centro la fede, con tutti i dubbi e le speranze delle nuove generazioni, anche dopo lo tsunami del Covid. La Gmg di Lisbona si presenta come la più sostenibile di sempre. A parte le fontanelle che sostituiranno le bottigliette di plastica e la misurazione quotidiana dell'impronta di carbonio, l'organizzazione è pronta a piantumare alberi per compensare i danni all'ambiente che un evento di queste dimensioni, il più grande nella storia del Portogallo, inevitabilmente causerà. Sarà quindi la Gmg all'insegna del clima, della tecnologia, con l'utilizzo negli incontri anche del metaverso, ma il tema più caldo resta quello della pace. Tra le migliaia di giovani ci sono anche cinquecento ucraini. A Lisbona sono attesi anche alcune decine di giovani cattolici dalla Russia. Non è escluso che il Papa possa incontrare queste due delegazioni. Come anche è verosimile, anche se non è nel programma ufficiale, un incontro tra il Pontefice e le vittime di abuso. Oltre agli incontri di fede ci saranno momenti di arte e di spettacolo. Per gli italiani prevista anche l'esibizione del giovane Lda. Invece dal mondo dello sport è arrivato a sorpresa un video dell'attaccante del Milan Olivier Giroud che ricorda il ruolo della fede nella sua vita, importante come il calcio, e invita i giovani a diventare "atleti di Dio".
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L’amnistia
Intanto, il presidente Marcelo Rebelo de Sousa ha promulgato la legge di amnistia e indulto che prima il governo e poi il Parlamento nazionale avevano discusso e approvato in omaggio alla visita di Papa Francesco. La legge aveva sollevato alcuni dubbi rispetto alla sua costituzionalità, perché prevede sconti di pena solo per giovani detenuti in età compresa fra i 16 e i 30 anni. La stessa Presidenza della Repubblica, in una nota pubblicata sul suo sito ufficiale, sottolinea che non si può escludere la possibilità di rivedere ed eventualmente estendere il provvedimento, nel caso in cui venga considerato lesivo del principio di uguaglianza. Nella stessa nota si esprime rammarico per non essere riusciti a rendere effettiva la legge prima del 1 settembre prossimo, data in cui entrerà in vigore. La misura stabilisce un anno d'indulto per le pene fino a otto anni di carcere e un'amnistia per illeciti amministrativi per i quali sono previste multe fino a mille euro o un anno di prigione. Restano esclusi da tali benefici i detenuti che si siano macchiati di delitti di particolare gravità o efferatezza come omicidi, violenza domestica, mutilazione genitale, sequestro di persona, matrimonio forzato e altri atti contro la libertà e l'autodeterminazione sessuale, discriminazione, incitamento all'odio, traffico d'influenze, riciclaggio e corruzione.