Svezia e Danimarca potrebbero vietare i roghi del Corano

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Sale la tensione e la preoccupazione per la sicurezza interna dei due Paesi che stanno cercando strumenti legali per fermare le proteste in cui vengono dati alle fiamme i testi sacri

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I governi svedese e danese stanno cercando di correre ai ripari perché fortemente preoccupati per la sicurezza a seguito delle proteste in cui sono stati fatto roghi e profanazioni del Corano. Con questo obiettivo Svezia e Danimarca potrebbero decidere di vietare i roghi del testo sacro dell’Islam. I relativi premier Ulf Kristersson e Mette Frederiksen stanno valutando se il bando di questo tipo di 'azioni dimostrative' sia compatibile con la libertà di espressione sancita nelle costituzioni dei loro Paesi. 

A rischio la sicurezza

"Siamo nella situazione di sicurezza più grave dalla Seconda Guerra Mondiale e sappiamo che sia gli stati, che gli individui possono trarre vantaggio da questa situazione", ha scritto Kristersson su Instagram. In precedenza, il governo danese aveva annunciato che avrebbe preso in considerazione provvedimenti legali per vietare i roghi del Corano davanti alle ambasciate straniere.

Le religioni possono essere criticate, ha affermato il ministro degli Esteri danese Lars Løkke Rasmussen. "Ma - ha aggiunto - se ti trovi di fronte a un'ambasciata straniera e bruci un Corano o davanti all'ambasciata israeliana bruci la Torah, metti in pericolo la sicurezza collettiva del Paese".

Protesters sit on top of a building next to the Swedish embassy in Baghdad on July 20, 2023. Iraq condemned the torching of Sweden's embassy in Baghdad by demonstrators, its foreign ministry said, calling on security forces to identify those responsible. (Photo by Ammar Karim / AFP) (Photo by AMMAR KARIM/AFP via Getty Images)

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Pope Francis leads the weekly general audience in Saint Peter's Square, Vatican City, 07 June 2023.   ANSA/ETTORE FERRARI   (papa, Francesco, udienza generale, San Pietro)

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