Era diventata famosa in tutto il mondo nel 1990 grazie alla sua cover di "Nothing Compares 2 U" di Prince, canzone che divenne numero uno a livello internazionale. Nel corso della sua carriera ha pubblicato 10 album in studio. Aveva sofferto per anni di depressione
La cantante irlandese Sinéad O'Connor è morta all'età di 56 anni. La notizia è stata riportata da Reuters, che cita il quotidiano irlandese Irish Times. Acclamata interprete originaria di Dublino, l'artista ha lasciato un segno indelebile nell'industria musicale con la pubblicazione di 10 album in studio durante la sua carriera (CHI ERA L'ARTISTA IRLANDESE). La sua celebre canzone "Nothing Compares 2 U", cover di Prince, è stata riconosciuta come il singolo numero uno al mondo nel 1990 dai Billboard Music Awards, sancendo il suo talento e la sua influenza globale. O'Connor lascia tre figli. Un quarto, Shane, era morto l'anno scorso a 17 anni, ultima tragedia della sua vita (I MESSAGGI DI CORDOGLIO SUI SOCIAL).
Nel 2023 aveva ricevuto il premio per il Classic Irish Album
Quest'anno, Sinéad O'Connor era stata onorata con il premio inaugurale per il Classic Irish Album agli RTÉ Choice Music Awards. Durante la cerimonia, la cantante aveva ricevuto una standing ovation quando ha dedicato il premio per l'album "I Do Not Want What I Haven't Got" a "ogni singolo membro della comunità di rifugiati irlandesi". La sua voce potente e il suo impegno sociale hanno toccato il cuore di molti, lasciando un'eredità indelebile nell'arte e nella cultura (LE MIGLIORI CANZONI).
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Per anni ha sofferto di depressione
La celebre cantante e musicista è morta dopo lunghi anni di depressione e di pesanti problemi esistenziali e di salute. Lo riferisce l'Irish Times, senza precisare per ora i dettagli del decesso dell'artista di Dublino, figura di culto per tanti fan. La notizia del decesso giunge un anno e mezzo la morte del figlio, Shane, 17 anni. Il ragazzo si tolse la vita il 7 gennaio 2022 dopo essere fuggito dall'ospedale dove era ricoverato in osservazione per tendenze suicide. Nella disperazione di quel momento annunciò in un tweet l'intenzione di "seguire mio figlio". Poi si scusò, dichiarando che si sarebbe curata.
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La conversione all'Islam nel 2018
Sinead, che aveva cambiato il suo nome all'anagrafe in Magda Davitt prima di convertirsi all'Islam e adottare, nel 2018, quello di Shuhadà Davitt, era nata a Dublino nel 1966. La sua carriera musicale è cominciata negli anni '80 con l'album "The Lion and the Cobra" a soli 19 anni. Questo disco univa in modo potente e originale il rock con l'elettronica, caratterizzato da una combinazione di malinconia e furore. La sua voce unica, con echi di canti tradizionali e l'atteggiamento rock, la rese una figura subito riconoscibile sulla scena musicale.
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Il successo negli anni 90, poi il lento declino
Negli anni '90, Sinéad O'Connor divenne un'icona, rappresentando un nuovo modo di essere artista donna, completamente diverso dal divismo pop alla Madonna. Era piuttosto l'erede delle prime eroine del Punk e della New Wave, un personaggio fuori dagli schemi, che non aveva mai avuto paura di essere controversa e disturbante. Questa autenticità e determinazione la portarono a essere scelta da Roger Waters nel 1990 per esibirsi nel mega concerto All Star di The Wall a Berlino in Postdamer Platz, che celebrava la caduta del Muro. In quell'occasione, cantò "Mother" insieme a The Band. Tuttavia, già due anni dopo, la sua carriera iniziò a incrinarsi. Cominciarono a emergere comportamenti e dichiarazioni che crearono controversie. Prima annunciò che si sarebbe rifiutata di esibirsi nel New Jersey se fosse stato suonato l'inno americano. Poi, durante un'ospitata al Saturday Night Live, modificò i versi di "War", una canzone di Bob Marley, trasformandola in un attacco contro la Chiesa Cattolica, accusandola di insabbiare reati di pedofilia. Alla fine della sua esibizione, stracciò una foto di Papa Wojtyla, dichiarando "combatti il vero nemico". Il gesto segnò l'inizio di un rapporto tormentato con la religione, che le valse una serie di critiche e un deterioramento della sua immagine pubblica. Questi eventi compromisero il suo rapporto con il pubblico e l'industria musicale, mentre il suo talento cominciava a declinare e la sua stabilità psicologica a essere messa a dura prova. Si verificarono annullamenti di impegni, periodi di sparizione dalla vita pubblica, annunci di ritiro dalle scene e successivi ritorni, fino alla pubblica ammissione di soffrire di disturbo bipolare. Nonostante un'esistenza travagliata, il suo impatto sulla musica e la sua eredità artistica coraggiosa e autentica resteranno indelebili nella memoria di chiunque abbia apprezzato il suo talento unico.