Ci sarebbe anche un bambino tra le persone disperse. A provocare il naufragio è stato un peschereccio tunisino che ha gettato in mare i passeggeri a bordo dell'imbarcazione nel tentativo di rubarne il motore. 10 persone ustionate e 3 a rischio ipotermia sono state trasferite al pronto soccorso. 36 migranti sono giunti a molo Favarolo a Lampedusa
Ci sono 5 persone disperse, fra cui un bambino, a seguito di un naufragio in acque Sar maltesi, provocato da un peschereccio tunisino che ha gettato in mare i passeggeri a bordo dell'imbarcazione. Una donna, originaria della Costa d'Avorio, è morta annegata prima dell'arrivo dei soccorsi, mentre gli altri sono stati tratti in salvo dalla Guardia costiera che ha tentato di inseguire l'equipaggio il quale, tuttavia, ha fatto perdere le proprie tracce. Ad avvistare i migranti in mare è stato un aereo della stessa Guardia costiera. Quindici persone sono state portate al Poliambulatorio di Lampedusa. Trentasei migranti, oltre al cadavere della donna, sono giunti a molo Favaraolo e, attraverso il loro racconto, si sta cercando di fare chiarezza su quanto accaduto. I naufraghi hanno raccontato di essere partiti la sera di sabato 22 luglio in 43, forse 45 (fra cui 3 bambini) da Sfax in Tunisia.
Il naufragio
Il naufragio è avvenuto domenica sera. Il barchino sul quale i migranti viaggiavano si è ribaltato dopo che è stato avvicinato da un peschereccio tunisino che ha tentato di rubare loro il motore dell'imbarcazione. Il gruppo, fra cui 15 donne e 2 minori non accompagnati, è rimasto in acqua fino a quando questo pomeriggio non è stato soccorso dalle motovedette della Guardia costiera. Al Poliambulatorio sono stati trasferiti 15 migranti, dei quali 10 ustionati e 3, fra cui un bambino, a rischio ipotermia. I dispersi, stando ai racconti dei naufraghi, sono una donna della Costa d'Avorio e un bambino, e ancora una donna e due uomini.