Israele, proteste contro la riforma giudiziaria: bloccate le strade e l'aeroporto
I manifestanti si sono mobilitati in molte città all'indomani dell'approvazione in prima lettura del controverso disegno di legge che rientra nel progetto di riforma della giustizia promosso dal governo guidato da Benjamin Netanyahu. La misura mira a cancellare la possibilità per la magistratura di pronunciarsi sulla "ragionevolezza" delle decisioni dell'esecutivo e dei funzionari eletti
Proteste in molte città in Israele all'indomani dell'approvazione in prima lettura del controverso disegno di legge che rientra nel progetto di riforma della giustizia promosso dal governo guidato da Benjamin Netanyahu
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Già ieri, durante i dibattiti, i guardiani sono stati costretti a trascinare i manifestanti fuori dall'edificio della Knesset, il parlamento monocamerale di Israele, dove è avvenuta la votazione. Diverse centinaia di manifestanti, anche loro oppositori della riforma, hanno protestato fuori dall'edificio
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Oggi la mobilitazione è ricominciata con gli attivisti che si sono radunati nella hall degli arrivi all'aeroporto di Ben Gurion a Tel Aviv, hanno interrotto l'autostrada 2 vicino ad Haifa e la 1 vicino a Gerusalemme
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I media segnalano i blocchi di strade a Haifa, Gerusalemme, a Tel Aviv, a Karkur e in altri punti dove è intervenuta la polizia che ha compiuto alcuni arresti. Gli organizzatori delle proteste, previste per tutta la giornata in quello che è stato chiamato "giorno di resistenza", hanno invitato i cittadini "a salvaguardare la democrazia israeliana"
Si tratta di una reazione a ciò che è avvenuto ieri: il parlamento israeliano ha adottato in prima lettura una misura chiave della controversa riforma del sistema giudiziario che mira a cancellare la possibilità per la magistratura di pronunciarsi sulla "ragionevolezza" delle decisioni del governo
Secondo la coalizione del premier Benjamin Netanyahu l'obiettivo della misura e dell'intera riforma è quello di garantire un migliore equilibrio dei poteri. Dagli oppositori è invece vista come una minaccia alla democrazia israeliana e alle sue garanzie istituzionali
Il testo è stato adottato in prima lettura durante una sessione turbolenta con 64 voti a favore, corrispondenti ai membri della coalizione di governo. I 56 deputati dell'opposizione hanno votato tutti contro. Ora il disegno di legge sarà sottoposto a seconda e terza lettura
In un video postato su Facebook durante i dibattiti, Netanyahu ha cercato di rassicurare i cittadini affermando che la legge "non è la fine della democrazia, ma che rafforzerà la democrazia"
Il premier ha poi aggiunto che "i diritti dei tribunali e dei cittadini israeliani non saranno in alcun modo violati" e che la "Corte continuerà a monitorare la legalità delle decisioni e delle nomine del governo"
Per gli organizzatori delle proteste invece "lo spettacolo dell'orrore della notte scorsa alla Knesset è servito come un duro promemoria del momento critico in cui ci troviamo. Di fronte a una coalizione dittatoriale, solo il popolo può salvare Israele"
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