Il presidente russo, secondo una fonte citata dal Washington Post, sarebbe stato informato qualche ore prima dell'inizio dell'incursione ("Non sappiamo quando, sicuramente 24 ore prima"). Non è chiaro, tuttavia, perché il capo del Cremlino non abbia fatto nulla per fermare l'insurrezione e, invece, abbia permesso alla colonna di blindati di arrivare alle porte di Mosca
Non solo l'intelligence statunitense sapeva in anticipo delle intenzioni di Evgenij Prigozhin, ma lo stesso Vladimir Putin ne era consapevole. Almeno a sentire una fonte dell'intelligence statunitense, che ne ha parlato al Washington Post. Putin, secondo la fonte, sarebbe stato informato qualche ore prima dell'inizio dell'incursione ("Non sappiamo quando, sicuramente 24 ore prima"); quello che non si capipsce è perché il capo del Cremlino non abbia fatto nulla per fermare l'insurrezione e, invece, abbia permesso alla colonna di blindati 'wagneriani' di
arrivare fino alle porte di Mosca (GUERRA IN UCRAINA, GLI AGGIORNAMENTI LIVE - CHI SONO I MERCENARI DELLA WAGNER).
Prime voci all'amministrazione Biden a metà giugno
Secondo il quotidiano, inoltre, le agenzie di intelligence statunitensi avrebbero cominciato ad avvertire gli uomini ai vertici dell'amministrazione Biden non da mercoledì, ma addirittura da metà giugno, anche se non sapevano cosa avesse esattamente in mente il fondatore di Wagner e quando avrebbe attuato il suo piano. La loro preoccupazione immediata era come questo avrebbe influenzato il controllo di Mosca sul suo arsenale di armi nucleari. L'intelligence statunitense seguiva da mesi le crescenti tensioni tra il capo Wagner e i vertici militari russi, incluso il ministro della Difesa Sergei Shoigu.