Russia, testimoni da Rostov: in città "situazione surreale"
È una "situazione surreale" quella che sta vivendo la popolazione a Rostov-sul-Don, la città meridionale della Russia vicina al confine con l'Ucraina dove i mercenari del gruppo Wagner hanno preso il controllo dei siti militari, dopo la chiamata all'insurrezione lanciata dal loro leader Evgheni Prigozhin. Testimonianze diverse, raccolte al telefono dall'AGI in forma anonima per i rischi legali che comporta parlare in Russia oggi di questioni militari, raccontano che "parte della città sta vivendo una vita normale, i negozi e i bar sono aperti, la gente fa la spesa e c'è chi al supermercato ha visto anche i Wagner in coda a fare acquisti; l'altra metà della città, invece, dove si trova la sede strategica del distretto militare meridionale, gli edifici del ministero dell'Interno, dell'Fsb e dell'amministrazione comunale, è più controllata e in parte bloccata". La cosa surreale, racconta uno dei testimoni, "è che si vedono uomini armati di mitragliatrice in macchina, accanto a gente seduta tranquillamente a bere il caffè al bar".