La ritirata della Wagner e il ruolo della Bielorussia: “Putin ha ringraziato Lukashenko”

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Il dietrofront della milizia di Prighozhin, in marcia verso Mosca, sembra essere arrivato dopo una mediazione del presidente bielorusso: “I negoziati sono proseguiti per tutta la giornata. Di conseguenza, sono giunti a un accordo sull'inammissibilità di scatenare un sanguinoso massacro sul territorio della Russia”. La Russia ha fatto sapere che non perseguirà penalmente i combattenti di Wagner e che la loro fallita ribellione "non influenzerà in alcun modo" l'offensiva russa in Ucraina

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L’annuncio della fine di una giornata particolarmente difficile in Russia era arrivato proprio da Alexandr Lukashenko, che aveva annunciato di aver negoziato con Yevgeny Prigozhin "lo stop ai movimenti" delle truppe di Wagner dirette a Mosca. Uno stop, a detta dello stesso Prigozhin, arrivato per evitare "spargimento di sangue russo" da una parte o dall'altra. E adesso il servizio stampa del leader bielorusso ha fatto sapere che “oggi alle 21, i presidenti di Bielorussia e Russia hanno parlato di nuovo al telefono”. Lukashenko “ha informato in dettaglio” Vladimir Putin “sui risultati dei negoziati con la leadership di Wagner. Il presidente della Russia ha sostenuto e ringraziato il suo omologo bielorusso per il lavoro svolto". (LO SPECIALE SULLA GUERRA IN UCRAINA - LE REAZIONI - LE PAROLE DI ZELENSKY)

Lukashenko: “Negoziato durato tutto il giorno, garanzie a Wagner”

"I negoziati" tra il presidente bielorusso Lukashenko e il capo dei mercenari Wagner Yevgeny Prigozhin "sono proseguiti per tutta la giornata. Di conseguenza, sono giunti a un accordo sull'inammissibilità di scatenare un sanguinoso massacro sul territorio della Russia. Prigozhin ha accettato la proposta del presidente della Bielorussia di fermare il movimento di persone armate della compagnia Wagner sul territorio della Russia e di compiere ulteriori passi per allentare le tensioni. Al momento, è sul tavolo un'opzione assolutamente vantaggiosa e accettabile per risolvere la situazione, con garanzie di sicurezza per i combattenti Wagner”, ha riferito ancora il servizio stampa del presidente bielorusso.

Le “azioni congiunte” di Putin e Lukashenko

Secondo il servizio stampa di Minsk “questa mattina, il presidente russo Vladimir Putin ha informato il suo omologo bielorusso sulla situazione nel sud della Russia con la compagnia militare privata Wagner. I capi di Stato hanno concordato azioni congiunte. A seguito degli accordi, il presidente della Bielorussia, dopo aver ulteriormente approfondito la situazione attraverso i propri canali, e in accordo con il presidente della Russia, ha avuto colloqui con il capo della Wagner Yevgeny Prigozhin.

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La marcia indietro della Wagner, annunciata dal presidente della Bielorussia Lukashenko, è stata poi spiegata dallo stesso Yevgeny Prigozhin: i miliziani sono arrivati "a 200 chilometri da Mosca" ma poi hanno fatto "marcia indietro", tornando verso sud per evitare "spargimento di sangue russo" da una parte o dall'altra. Evgeny Prigozhin lascerà il Paese per la Bielorussia, mentre l'indagine penale nei suoi confronti sarà archiviata, lo ha annunciato il Cremlino.

 

 

 

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