Missione di Blinken in Cina, Xi Jinping: “Spero che visita migliori i legami con gli Usa”

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Il segretario di Stato americano ha incontrato il suo omologo Qin Gang e il capo della diplomazia cinese Wang Yi e il presidente cinese il quale ha detto di essere fiducioso sul fatto che la visita possa dare un "contributo positivo" al miglioramento dei legami tra Pechino e Washington. "Non sosteniamo l'indipendenza di Taiwan", ha invece detto Blinken prima di annunciare che la Cina ha promesso di non fornire armi alla Russia

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Prosegue la missione di Antony Blinken a Pechino con l'obbiettivo di ricucire i rapporti tra Usa e Cina. Il segretario di Stato americano ha incontrato a porte chiuse il capo della diplomazia cinese Wang Yi e il suo omologo Qin Gang e poi il presidente cinese Xi Jinping.

Antony Blinken e Xi Jinping
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Xi Jinping: “Spero che la visita possa dare un contributo positivo”

Blinken si è avvicinato a Xi con la mano tesa e il presidente cinese si è alzato in piedi per salutarlo nella Grande sala del Popolo. Le due delegazioni si sono parlate sedute a un lungo tavolo ornato di fiori di loto rosa, con Xi a capotavola e Blinken alla sua destra.

Il presidente cinese ha detto al segretario di Stato americano di essere fiducioso che la visita possa dare un "contributo positivo" al miglioramento dei legami tra Pechino e Washington. "Le interazioni tra Stati dovrebbero sempre essere basate sul rispetto reciproco e sulla sincerità. Spero che il segretario Blinken, attraverso questa visita, possa dare un contributo positivo alla stabilizzazione delle relazioni tra Cina e Stati Uniti", ha dichiarato Xi.

In seguito il presidente cinese ha affermato alla televisione di Stato Cctv che durante l'incontro "le due parti hanno fatto progressi e raggiunto un terreno comune su alcuni punti specifici" descrivendo i progressi come "una buona cosa". "Il fatto che Cina e Stati Uniti possano andare d'accordo ha un impatto sul futuro e sul destino dell'umanita'", ha detto Xi citato dall'emittente televisiva statale. La Terra, ha aggiunto, "accoglie pienamente il rispettivo sviluppo e la prosperità comune di Cina e Stati Uniti" e il popolo cinese, come quello americano, ha aggiunto, "ha il diritto di perseguire una vita migliore". Gli interessi comuni, quindi, ha concluso Xi, "dovrebbero essere presi sul serio e ogni successo è un'opportunità piuttosto che una minaccia reciproca".

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Blinken: "Non sosteniamo l'indipendenza di Taiwan"

Washington sostiene il principio di "un'unica Cina", caro a Pechino, e "quella politica non è cambiata", ha detto Blinken, dopo i colloqui con la leadership cinese che considera l'isola di Taiwan indipendente e sostenuta dagli Usa, come "parte inalienabile" del territorio cinese e per la quale il presidente cinese Xi Jinping ha più volte ribadito l'obiettivo della "riunificazione". "Non sosteniamo l'indipendenza di Taiwan", ha aggiunto Blinken. Gli Stati Uniti hanno comunque espresso a Pechino la preoccupazione per le azioni "provocatorie" nello Stretto. Washington non cerca una nuova guerra fredda e non vuole cambiare il sistema di governo cinese, ha aggiunto. La Cina ha promesso di non fornire armi alla Russia, ha poi fatto sapere il segretario di Stato Usa. Preoccupazione è stata espressa anche per le "violazioni" dei diritti umani, Blinken ha fatto esplicito riferimento a Xinjiang, Tibet e Hong Kong.

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La missione di Blinken in Cina

L'incontro tra Blinken e il ministro degli Esteri cinese Wang Yi si è svolto a porte chiuse nel complesso diplomatico di Diaoyutai, nel distretto di Haidian della capitale cinese. Blinken è il primo segretario di Stato americano a recarsi in Cina in quasi cinque anni. Arrivato ieri a Pechino, ha incontrato per la prima volta il suo omologo cinese Qin Gang, con il quale ha avuto colloqui "franchi, sostanziali e costruttivi", secondo quanto riferito dal Dipartimento di Stato americano. Qin Gang è il ministro cinese degli Affari esteri, mentre Wang Yi è il principale funzionario incaricato delle questioni diplomatiche all'interno del Partito comunista cinese (Pcc), figura predominante nella politica estera cinese.

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Antony Blinken e Qin Gang
Antony Blinken e Qin Gang - ©Ansa

Wang Yi: “Nessun compromesso su Taiwan”

La Cina non farà "alcun compromesso" su Taiwan, ha fatto sapere il ministro degli Esteri cinese Wang Yi a Blinken durante il loro colloquio a Pechino, lo riportano i media statali. Wang Yi ha dichiarato al Segretario di Stato americano che Pechino non ha "alcun margine di compromesso" su Taiwan. "Su questo tema, la Cina non ha spazio per compromessi o concessioni", ha detto Wang, come riporta l'emittente statale Cctv. "Gli Stati Uniti devono aderire veramente al principio dell'Unica Cina confermato nei tre comunicati congiunti USA-Cina, rispettare la sovranità e l'integrità territoriale della Cina e opporsi chiaramente all'indipendenza di Taiwan", ha aggiunto Wang Yi.

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“Scegliere tra cooperazione e conflitto”

Il ministro degli Esteri cinese ha poi detto al segretario di Stato americano che la Cina e gli Stati Uniti devono scegliere tra la "cooperazione e il conflitto". La Cina ha chiesto agli Stati Uniti di "invertire la spirale discendente" delle relazioni e di smettere di esaltare la "teoria della minaccia cinese". Secondo Wang Yi occorre "spingere per un ritorno a un binario sano e stabile e lavorare insieme per trovare una strada corretta per la Cina e gli Stati Uniti per andare d'accordo", ha detto l'alto diplomatico del Pcc, citato in una nota del ministero degli Esteri cinese, incolpando la "percezione errata della Cina da parte degli Stati Uniti" per la depressione nelle relazioni sino-americane. Wang ha poi chiesto a Blinken di "smetterla di esaltare la 'teoria della minaccia cinese', revocare le sanzioni unilaterali illegali contro la Cina, smettere di sopprimere lo sviluppo tecnologico della Cina e astenersi dall'interferire intenzionalmente negli affari interni della Cina".

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