Miami, Trump si dichiara “non colpevole”. Incriminato per sottrazione documenti

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L’ex presidente Usa, nel tribunale federale, ha ascoltato i 37 capi d'imputazione a suo carico. È accusato di aver sottratto carte riservate dalla Casa Bianca. Com'è successo a Manhattan, è stato messo temporaneamente in custodia e ha sbrigato tutte le pratiche prima di comparire in aula. Nessuna condizione è stata imposta per il rilascio: il giudice ha stabilito che non è a rischio di fuga e può continuare a viaggiare, ma non può parlare con i testimoni. "Caccia alle streghe", ha scritto Trump prima dell'udienza

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Donald Trump si è dichiarato "non colpevole" durante l'udienza nel tribunale di Miami, dove ha ascoltato i 37 capi d'imputazione a suo carico. Per l'ex presidente Usa è la seconda incriminazione legata ai documenti riservati sottratti dalla Casa Bianca. Come è successo a Manhattan, il tycoon è stato messo temporaneamente in custodia e ha dovuto sbrigare tutte le pratiche prima di comparire in aula. Nessuna condizione è stata imposta per il suo rilascio: il giudice ha stabilito che non è a rischio di fuga e può continuare a viaggiare, ma non è comunque autorizzato a parlare con i testimoni dell'inchiesta sulle carte segrete a Mar-a-Lago. Anche Walt Nauta, assistente di Trump, si è dichiarato non colpevole. L’udienza è durata 47 minuti. Poi l’ex presidente ha lasciato il tribunale e, dalla sua auto, ha salutato i suoi sostenitori fuori dal tribunale, alzando il pollice. Poco dopo, il tycoon si è fermato in un ristorante cubano della città, dove ha incontrato alcuni suoi fan e ha pagato per tutti. Attimi di panico si sono registrati quando, mentre il corteo di auto con a bordo Trump lasciava il palazzo di giustizia, un uomo ha superato la barriera creata dalla polizia e ha cercato di gettarsi sul convoglio: gli agenti sono subito intervenuti e lo hanno fermato. Per tutto il giorno, l'area intorno al tribunale federale Wilkie D. Ferguson Jr. è stata blindata, con centinaia di poliziotti in allerta per il timore di scontri e proteste. "È un giorno triste per l'America", aveva scritto Trumo sui social poco prima di arrivare in tribunale. "Siamo una nazione in declino, questa è una caccia alle streghe", aveva aggiunto.

Trump si dichiara “non colpevole”

Dopo aver sbrigato le formalità, in aula Trump ha ascoltando le accuse federali mosse nei suoi confronti. Poi si è dichiarato "non colpevole" di fronte a tutti i 37 capi d'accusa a suo carico nell'ambito delle carte segrete a Mar-a-Lago. "Presentiamo una dichiarazione di non colpevolezza", ha dichiarato al giudice l'avvocato di Trump Todd Blanche. Secondo i reporter presenti, l'ex presidente è rimasto con le braccia incrociate tutto il tempo, con un'espressione di irritazione sul volto. Presente in aula, mentre il giudice Jonathan Goodman leggeva le accuse, anche il procuratore speciale Jack Smith che ha svolto le indagini. Smith che era stato attaccato di nuovo da Trump solo poco prima. A poche ore dalla compraizione in tribunae, infatti, il tycoon l'ha definito "delinquente", "un pazzo della destra radicale e Trump Hater, come lo sono tutti i suoi amici e la sua famiglia". Quanto al dipartimento di Giustizia, Trump lo ha accusato di "essere corrotto", "nelle mani di Biden" e di aver "messo apposta le carte negli scatoloni". "Il Dipartimento di Giustizia è indipendente" e Joe Biden "non è stato coinvolto" nella decisione di incriminare Trump, ha commentato la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre.

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Trump in tribunale

Essendo accuse federali, arrivato in tribunale l'ex presidente - che era accompagnato dal figlio Eric - ha sbrigato tutte le pratiche di un comune cittadino: impronte digitali, compilazione di moduli, presentazione del tesserino del Social security number, una sorta di codice fiscale. Niente foto segnaletiche né manette, tuttavia, per evitare strumentalizzazioni o spettacolarizzazioni. Trump non ha neppure dovuto sottoporsi al test del Dna, come invece accade a volte nei casi federali. Come preannunciato si è dichiarato "non colpevole", anche se - sostengono molti esperti - le 49 pagine del documento accusatorio contengono prove abbastanza schiaccianti che egli sapesse di maneggiare pericolosamente documenti top secret. Nelle pagine di incriminazione sono illustrati i 37 capi di accusa mossi contro l'ex presidente, alcuni in base all'Espionage Act per non aver consegnato alle autorità competenti documenti federali. Trump ha dichiarato la sua innocenza anche sui social e nei comizi durante tutto il fine settimana e intende ribadire la stessa posizione. A presiedere l'udienza preliminare è stato il magistrato Jonathan Goodman e non il giudice distrettuale Aileen Cannon, che resta comunque in prima linea per il caso dell'ex presidente. Grande assente, anche stavolta, Melania Trump: è rimasta tutto il giorno, in silenzio, a New York.

Le conseguenze politiche

Dopo la comparizione, il programma di Trump è di tornare subito in New Jersey: dal suo fortino di Bedminster, è previsto nella notte un discorso alla presenza, pare, di molti donatori e personaggi politici. Sull'udienza erano infatti puntati gli occhi della politica e soprattutto dei repubblicani. Se molti conservatori difendono Trump a spada tratta osservando come il suo caso è simile a quello di Joe Biden e alle email di Hillary Clinton nel 2016, altri iniziano a dubitare della sua eleggibilità. Al di là del suo ampio sostegno fra il pubblico, il Grand Old Party è preoccupato dalla possibilità che le molteplici battaglie legali di Trump penalizzino i repubblicani alle urne. E soprattutto dal rischio che Trump possa accettare la nomination con il braccialetto elettronico, in un colpo quasi irreparabile alla reputazione del partito.

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