G7 Giappone, botta e risposta Trudeau-Meloni sui diritti Lgbt in Italia

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Il primo ministro canadese durante il bilaterale con la premier italiana ha espresso la preoccupazione "per alcune delle posizioni" che il nostro Paese "sta assumendo". La presidente del Consiglio ha risposto che il suo governo sta seguendo le decisioni dei tribunali e non si sta discostando dalle precedenti amministrazioni

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Botta e risposta gelido sui diritti Lgbt tra il primo ministro del canadese Justin Trudeau e la premier italiana Giorgia Meloni nel corso del bilaterale che si è tenuto stamattina a Hiroshima prima dell'avvio dei lavori del G7.  Secondo i media presenti alla prima parte del faccia a faccia, Trudeau si è detto "preoccupato da alcune" delle posizioni "che l'Italia sta assumendo in merito ai diritti Lgbt". La premier, si legge nella nota canadese, "ha risposto che il suo governo sta seguendo le decisioni dei tribunali e non si sta discostando dalle precedenti amministrazioni".

Fonti: "Meloni sorpresa da Trudeau sui diritti Lgbt. Tema non era in agenda"

Secondo quanto riportato da alcune fonti italiane, quella di Trudeau sui diritti Lgbt è stata una frase "sorprendente" per Meloni. L'incontro a margine del G7, infatti, era stato preparto dalle due diplomazie e il tema non era uno degli argomenti chiave del bilaterale. La presidente del Consiglio, ribadiscono le stesse fonti, ha risposto a Trudeau che non è cambiato nulla e non c'è nulla di cui preoccuparsi. Un episodio cominciato e finito lì nella fase iniziale dell'incontro, che è andato bene. Si è passati, sottolineano le stesse fonti, rapidamente ad altro. 

Palazzo Chigi durante l'incontro sul decreto Lavoro con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ed i sindacati Cgil, Cisl e Uil, Roma, 30 aprile 2023. ANSA/ANGELO CARCONI

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Il segretario di Più Europa, Riccardo Magi, ha duramente attaccato la presidente del Consiglio per la sua posizione sui diritti Lgbt: "Da italiano e da europeo sono sinceramente imbarazzato. Siamo nel 2023, al G7, tra i grandi del mondo, e ancora dobbiamo essere richiamati per i diritti negati alla comunità Lgbti+". Magi ha continuato dicendosi imbarazzato "perché rispetto al Canada e a un premier liberale, quale è Justin Trudeau, che nel corso della sua amministrazione ha legalizzato la cannabis, l'Italia è il buco nero d'Europa sui diritti. Imbarazzato per le persone LGBTI+ che vivono in Italia e per l'isolamento internazionale a cui il governo Meloni sta relegando il nostro Paese". 

 

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