Kiev, panico e code per 'evacuazioni' oblast Zaporizhzhia
"Panico e code folli" dopo l'ordine di 'evacuazione' dato dai russi nell'oblast di Zaporizhzhia. A denunciarlo è Ivan Fedorov, sindaco di Melitopol occupata dai russi da marzo 2022, riferendo ieri sera su Telegram che al posto di blocco di Chongar, sulla strada che dalla città arriva alla Crimea, "migliaia di auto" sono state viste in una coda con "almeno 5 ore di attesa", insieme a "camion con merce saccheggiata" su una fila separata. Questa mattina, il sindaco ha poi lanciato l'allarme su possibili provocazioni russe con il pretesto della forzata evacuazione. Da Melitopol, "nei convogli di evacuazione solo un terzo degli autobus era con civili, il resto aveva personale militare nascosto al loro interno. Le persone vengono portate a Berdyansk, i russi vengono portati verso Mariupol", scrive il sindaco. "Gli occupanti guidano per le strade ogni giorno, ogni ora, anche di notte, e usano gli altoparlanti per gridare che c'è il panico. Così cresce la crisi umanitaria". Secondo Fedorov, "le persone cercano di acquistare medicinali e prodotti durevoli", ma non ci sono più nei negozi. "Alcuni sono già chiusi, i mercati sono quasi chiusi e non puoi nemmeno comprare il pane". Infine, "gli ospedali stanno chiudendo, le persone vengono 'dimesse' in strada presto. Ma spaventano ancora di più con la promessa di spegnere l'elettricità, e con essa l'acqua, se inizia una controffensiva".