Guerra Ucraina Russia, Putin firma il decreto: 147mila coscritti per primavera

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Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto sulla chiamata di primavera per il servizio militare che riguarda 147.000 persone dai 18 ai 27 anni. La Cina ha fatto sapere all'Ucraina, attraverso i canali diplomatici, di stare "valutando attentamente" l'invito rivolto dal presidente Zelensky al presidente Xi Jinping a visitare Kiev, o almeno ad avere una conversazione telefonica diretta dopo il vertice recente del leader di Pechino a Mosca. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino. 

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Papa: "Una pace duratura può essere solo senza armi"

"Facciamo della nonviolenza, sia nella vita quotidiana che nelle relazioni internazionali, una guida per il nostro agire. E preghiamo per una maggiore diffusione di una cultura della nonviolenza, che passa per un sempre minore ricorso alle armi, sia da parte degli Stati che dei cittadini". Lo afferma papa Francesco nel video con l'intenzione di preghiera per il mese di aprile, diffuso attraverso la Rete Mondiale di Preghiera del Papa sul tema "Per una cultura della nonviolenza". "Vivere, parlare e agire senza violenza non significa arrendersi, né perdere, né rinunciare a nulla - dice il Pontefice in spagnolo nel filmato -. È aspirare a tutto. Come disse 60 anni fa San Giovanni XXIII nell'enciclica Pacem in terris, la guerra è una follia, è fuori dalla ragione. Ogni guerra, ogni scontro armato, finisce con l'essere sempre una sconfitta per tutti. Facciamo crescere una cultura della pace. Ricordiamoci che, anche nei casi di legittima difesa, l'obiettivo è la pace. E che una pace duratura può essere solo una pace senza armi". 
- di Redazione Sky TG24

Lavrov presiederà la riunione del Cds dell'Onu a New York

Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov presiederà una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a New York la cui presidenza russa inizia il primo aprile. Lo ha affermato la portavoce  del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. 
- di Redazione Sky TG24

Kuleba: "Processare Putin e Lavrov per scoraggiare altri"

L'Ucraina guarda con favore all'idea degli Usa d'un tribunale internazionale speciale ad hoc sui "crimini russi", ma è pronta collaborare anche con le indagini avviate dalla Corte penale internazionale (Cpi) - pur non avendo per ora ratificato la propria adesione a questo organismo - sfociate di recente sulla carta in un primo mandato di arresto contro il presidente Vladimir Putin e un'alta funzionaria di Mosca. Lo ha ribadito oggi il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, intervenendo in video collegamento a un incontro organizzato dalla Chatham House britannica sul tema 'L'aggressione della Russia e la crisi del multilateralismo'. "La forma - ha poi puntualizzato Kuleba - è meno importante dell'obiettivo finale": ossia "portare sotto processo Putin e il suo entourage più stretto, incluso il ministro degli Esteri, Lavrov, per i crimini di guerra commessi dalla Russia in Ucraina". Un obiettivo "difficile", ha ammesso il capo della diplomazia di Kiev, ma da perseguire comunque, a suo a dire, per "prevenire" la tentazione di altre future "aggressioni" nel mondo. 
- di Redazione Sky TG24

Zelensky: "L'area minata è estesa come il doppio dell'Austria"

L'area totale dell'Ucraina contaminata dalle mine antiuomo russe è di 174.000 chilometri quadrati, ovvero il doppio dell'area dell'Austria. A riferirlo è il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky parlando al Consiglio nazionale austriaco, secondo quanto riferito da Ukrinform. "Centosettantaquattromila chilometri quadrati del territorio dell'Ucraina sono contaminati da mine poste dall'occupante e da proiettili russi di vario tipo che non sono esplosi. Questa zona contaminata è come due territori dell'Austria. Si tratta di centinaia di migliaia di mine antiuomo e anticarro, razzi Mlrs, bombe aeree, proiettili di mortaio, che, senza esplodere, restano nei campi", ha detto Zelensky. Il leader ucraino ha poi denunciato che i russi lasciano esplosivi e granate nascosti negli edifici, nei giardini, nei parchi e nei cortili residenziali, che quasi ogni giorno uccidono gli ucraini nei territori liberati. 
- di Redazione Sky TG24

Kiev, potranno essere ufficiali anche soldati senza diploma

In Ucraina, i sergenti senza istruzione superiore, ma con esperienza di combattimento, potranno ricoprire posizioni di ufficiale. Lo ha affermato il colonnello Serhiy Litovchenko, citato dall'agenzia stampa ucraina Unian. La decisione, spiega il colonnello, deriva dalle condizioni di intense ostilità e dalla necessità per le forze armate ucraine di ricoprire le posizioni di giovani ufficiali che è aumentata in modo significativo. Litovchenko ha spiegato che attualmente la posizione di giovani ufficiali è occupata principalmente da diplomati di istituti di istruzione militare superiore, ufficiali di riserva, sergenti e alti ufficiali che hanno un'istruzione superiore. Con la nuova disposizione, i sergenti che non hanno un'istruzione superiore e non hanno completato l'apposito corso di addestramento militare potranno svolgere il servizio militare come ufficiali. Litovchenko ha assicurato che questi militari hanno acquisito una significativa esperienza di combattimento e stanno svolgendo con successo i loro compiti. 
- di Redazione Sky TG24

Kuleba: "Cina sta valutando invito Zelensky a Xi"

La Cina ha fatto sapere all'Ucraina, attraverso i canali diplomatici, di stare per ora "valutando attentamente" l'invito rivolto dal presidente Volodymyr Zelensky al presidente Xi Jinping a visitare Kiev, o almeno ad avere una conversazione telefonica diretta dopo il vertice recente del leader di Pechino a Mosca con Vladimir Putin. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, durante un intervento in video a un incontro promosso dalla Chatham House britannica. Secondo Kuleba, i 12 punti evocati da Xi a margine della sua visita in Russia su un'ipotetica pace futura sono stati un modo per "testare le acque".
- di Redazione Sky TG24

Kuleba: "Non cedere alla minaccia nucleare russa"

"La Russia usa la minaccia nucleare come un ricatto, non bisogna consentirle di farlo". Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, rispondendo durante un incontro in videocollegamento con la Chatham House, noto think tank britannico con sede a Londra, a una domanda sulla prospettiva che Mosca schieri testate atomiche in Bielorussia: e magari in futuro anche in Crimea.  Kuleba ha poi sostenuto che "la deterrenza" occidentale "ha funzionato nei confronti dell'Unione Sovietica" e che ci sono "chance elevate" funzioni pure con la Russia di Vladimir Putin. Secondo lui, è realistico ritenere in effetti che Mosca evochi lo spettro nucleare come "una pedina di scambio" piuttosto che come una "una minaccia reale". Ma, in ogni caso, "nulla deve impedire" a Kiev e ai suoi alleati di "fare la cosa giusta" finché l'Ucraina non recuperi "tutti territori che sono suoi secondo il diritto internazionale": inclusa "la Crimea". 
- di Redazione Sky TG24

Ministero della Difesa ucraino: "Le perdite totali in combattimento del nemico dal 24 febbraio 2022 al 30 marzo 2023"

- di Redazione Sky TG24

Il giornalista Wsj si è dichiarato non colpevole

Si è dichiarato non colpevole il giornalista del Wall Street Journal, Evan Gershkovich, durante l'udienza in tribunale a Mosca che ha portato alla convalida del suo arresto. Lo riporta l'agenzia Tass, precisando che il giornalista sarà rinchiuso nel carcere di Lefortovo. 
- di Redazione Sky TG24

Kiev, caccia slovacchi stanno già proteggendo Kharkiv

I caccia slovacchi MiG-29, che l'Ucraina ha ricevuto la scorsa settimana, stanno già proteggendo Kharkiv. Lo ha detto la vicepresidente del Parlamento ucraino, Olena Kondratyuk, durante un intervento al parlamento slovacco citato da Unian.  "A nome di tutti gli ucraini le cui vite sono protette dall'aviazione, vi sono molto grata", ha detto ai deputati slovacchi. Kondratyuk ha anche ringraziato la Slovacchia per il resto degli aiuti ricevuti dall'Ucraina: beni umanitari, armi, sostegno a livello internazionale. 
- di Redazione Sky TG24

Russia: "Non voleva andare in guerra", 9 anni a militare

Un tribunale militare russo in Crimea ha condannato un soldato a nove anni di reclusione con l'accusa di "diserzione". Secondo la pubblica accusa, il militare era in servizio a Sebastopoli e avrebbe lasciato arbitrariamente la propria unità.   Lo riporta l'ufficio stampa del tribunale, ripreso da Novaya Gazeta Europa. Secondo la corte, il militare avrebbe dichiarato di aver agito in questo modo perché non voleva prendere parte all'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe russe. Secondo Mediazona, dopo l'inizio della mobilitazione parziale per la guerra in Ucraina, i tribunali militari di guarnigione in Russia hanno ricevuto almeno 536 procedimenti dove gli imputati sono accusati di aver lasciato le postazioni militari senza autorizzazione, di diserzione o di mancato rispetto di un ordine.
- di Redazione Sky TG24

Russia, denuncia i raid in Ucraina, condannato a sette anni 

Un tribunale di Mosca ha condannato a sette anni di reclusione un uomo di 63 anni, Mikhail Simonov, per dei post su internet in cui denunciava i bombardamenti su Kiev e sul teatro di Mariupol. Lo riporta la testata online Meduza. Simonov è stato incriminato in base alla nuova legge che prevede fino a 15 anni di carcere per la diffusione di informazioni sull'esercito che dovessero essere giudicate "false" dalle autorità russe e che di fatto vieta di esprimersi contro l'invasione dell'Ucraina. Secondo MediaZona, il procedimento penale si basa su frasi come: "Mentre uccidono bambini e donne, noi cantiamo sul primo canale" e "I piloti russi stanno uccidendo i bambini".
- di Redazione Sky TG24

Ucraina, Lavrov in Turchia il 6 e 7 aprile

Sergei Lavrov sarà in Turchia il 6 e 7 aprile prossimi "su invito" del ministro degli Esteri del governo di Ankara, Mevlut Cavusoglu. A confermare la visita in Turchia del capo della diplomazia russa è stata la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca. In agenda ci saranno le relazioni bilaterali, ha detto la portavoce Maria Zakharova indicando energia, commercio e turismo tra i dossier che saranno affrontati. La visita, ha aggiunto, sarà l'occasione per uno "scambio di opinioni approfondito" anche sulla situazione in Ucraina e Siria.
- di Redazione Sky TG24

Kuleba: "Sostegno Usa è strategico anche per loro"

"Non vedo come sia possibile che gli Usa ci possano abbandonare" anche sotto una diversa amministrazione futura. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, intervenendo oggi in collegamento da Kiev a un incontro organizzato dalla Chatham House britannica sul tema 'L'aggressione della Russia e la crisi del multilateralismo', interpellato sul rischio che Washington possa allentare il proprio sostegno all'Ucraina contro Mosca dopo le prossime elezioni. Kuleba ha riconosciuto l'importanza degli aiuti internazionali ricevuti, "in primo luogo dagli Stati Uniti", ed è tornato a invocare ulteriori forniture di armi per l'immediato. Mentre in prospettiva si è detto convinto che sia interesse "strategico" anche per gli Usa appoggiare l'Ucraina, poiché altrimenti qualsiasi altro "Paese assetato di sangue" potrebbe essere indotto a invadere un vicino. Ha quindi osservato che gli aiuti stranieri non possono essere "sottostimati", ma neppure "può essere sottostimata la volontà ucraina di combattere", a dispetto del fatto che gli stessi alleati ritenessero all'inizio impossibile Kiev potesse resistere più di "una settimana" a un attacco russo su vasta scala. Quanto alla prossima presidenza russa Consiglio di Sicurezza dell'Onu, il ministro ucraino l'ha liquidata come "la più grande truffa diplomatica del secolo", sollecitando gli altri membri a "delegittimare e mettere all'angolo" Mosca a Palazzo di Vetro (se per ora non si ritiene possa essere espulsa, come Kiev chiede da tempo). In un quadro in cui occorre quanto meno "esporre le sue bugie sulla guerra" e "impedirle di strumentalizzare" il Consiglio di Sicurezza.
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Almeno due mesi di arresto per il giornalista Usa in Russia

Lo stato d'arresto del giornalista americano Evan Gershkovich, fermato a Ekaterinburg con l'accusa di spionaggio, durerà almeno due mesi, fino al 29 maggio. Lo ha deciso la Corte di Lefortovo a Mosca, secondo quanto precisato dal suo servizio stampa all'agenzia Ria Novosti.
- di Redazione Sky TG24

Confermato l'arresto per il reporter Usa in Russia

La Corte di Lefortovo a Mosca ha tramutato in arresto lo stato di fermo del giornalista americano Evan Gershkovich. Lo riferisce la Tass.
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Giornalista Wsj in tribunale a Mosca

Il giornalista americano Evan Gershkovich, fermato a Ekaterinburg, è stato portato al tribunale del distretto di Lefortovo a Mosca, che dovrà decidere se e come prolungare lo stato di detenzione. Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti. L'udienza si svolge a porte chiuse.
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Gershkovich primo giornalista Usa arrestato dalla Guerra fredda

Evan Gershkovich del Wall Street Journal è il primo giornalista statunitense arrestato in Russia per spionaggio dai tempi della Guerra Fredda. Nel 1986 finì in manette con un'accusa simile il reporter Nick Daniloff: "Nel mio caso, l'Fbi aveva arrestato un sovietico a New York per spionaggio e i russi arrestarono me", ha dichiarato Daniloff alla Cnn. Aggiungendo che la negoziazione alla fine aveva garantito il suo rilascio, con una "soluzione per l'uomo che era stato arrestato a New York". All'epoca Ronald Reagan era presidente degli Stati Uniti, la Russia faceva parte dell'Unione Sovietica e i rapporti erano molto tesi. Daniloff fu arrestato al termine del suo incarico per Us News and World Report, restò in prigione per settimane in isolamento prima che l'amministrazione Reagan negoziasse il suo rilascio. Parlando in una conferenza stampa dopo essere tornato in libertà nell'86, Daniloff definì la situazione "molto complessa", sottolineando che senza il "profondo e personale interesse" del presidente Reagan per il suo caso, sarebbe rimasto in prigione per molto più tempo.
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Ucraina, Minsk arresta il padre della bambina russa pacifista

L'avvocato di Moskalev, Dmitri Zakhvatov, ha detto di non avere più contatti col suo cliente, da diversi giorni latitante, e non ha potuto confermare la detenzione. LEGGI L'ARTICOLO
 
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Russia, reporter Usa arrivato in tribunale Lefortovo a Mosca

Il giornalista americano, Evan Gershkovich, arrestato a Ekaterinburg con l'accusa di spionaggio, è stato portato al tribuanle di Lefortovo, a Mosca, uno dei simboli della repressione politica in Russia. Il sito russo indipendente Mediazona e la tv del ministero della Difesa, Zvezda, hanno pubblicato il video di un'auto nera all'ingresso del tribunale moscovita, riferendo che "a boro probabilmente" si trova Gershkovich. L'agenzia Ria Novosti, che non ancora non riporta l'arrivo del giornalista a Mosca, ha riferito però che la corte è stata "evacuata per un allarme bomba". Al tribunale di Lefortovo è stato processato il maggiore oppositore russo, Aleksei Navalny; l'omonima prigione, inoltre, fin dai temi dell'Unione sovietica, è simbolo di repressione politica. A Lefortovo è stato detenuto per diverse settimane un altro giornalista, ma di nazionalità russa: Ivan Safronov arrestato nel 2020 e condannato a 22 anni di carcere per "tradimento" dopo aver indagato sull'esercito russo. Il tribunale dovrà ora convalidare l'arresto di Gershkovich, effettuato in un'operazione dell'Fsb, i servizi segreti russi. 
 
- di Redazione Sky TG24

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