Il ministro dell’Ambiente è intervenuto in occasione della Giornata mondiale dell’acqua: “È evidente che non abbiamo fatto abbastanza per combattere quella che, ancora oggi, resta una delle più gravi emergenze planetarie”
Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie dal mondo
"Di fronte a questa sfida alla sopravvivenza del Pianeta, abbiamo la responsabilità di adottare politiche ambiziose e interventi tempestivi. E dobbiamo cominciare da casa nostra. L'Italia è determinata nella risposta alla crisi idrica nel nostro Paese": a dirlo è stato il ministro dell’Ambiente e sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenendo alla seduta plenaria della Conferenza Onu sull'acqua, la prima dopo quasi mezzo secolo (LA GIORNATA MONDIALE DELL'ACQUA).
Pichetto Fratin: “Non abbiamo fatto abbastanza”
Il ministro ha ricordato che “molto è cambiato in termini di conoscenze, strumenti e strategie. Eppure è evidente che non abbiamo fatto abbastanza per combattere quella che, ancora oggi, resta una delle più gravi emergenze planetarie. Nessuno può sentirsi estraneo a questa tragedia, non solo per solidarietà verso altri popoli, ma anche per gli effetti diretti che i nostri Paesi subiscono", ha ammonito, citando Nelson Mandela ("Senza acqua non c'è futuro"). "In un contesto che non risparmia nessuno, al di là di ogni retorica, questa Conferenza è un momento storico per rilanciare l'impegno della comunità internazionale a tutela dell'acqua quale pilastro della sostenibilità della società umana", ha aggiunto. "L'Italia sostiene con forza la Agenda di Azione sull'Acqua, per porre l'acqua al centro delle strategie di lotta ai cambiamenti climatici, secondo l'approccio del nesso Acqua-Energia-Cibo-Ecosistemi e i principi dell'Agenda 2030", ha assicurato Pichetto, ricordando poi gli sforzi nazionali ed internazionali dell'Italia in questa direzione. A margine dei lavori, inoltre, il ministro ha detto di ritenere necessaria una "politica agroforestale diversa" per affrontare il problema dei disastri ambientali: "Dobbiamo utilizzare i settemila appartenenti al corpo forestare che monitorano il territorio. Serve una politica diversa. In passato c'era una tutela del territorio superiore a quella di oggi".
leggi anche
In Italia sull'acqua investiamo meno della metà che nel resto d'Europa
Pichetto Fratin: “In Italia siccità sempre più ricorrente”
"In Italia sono sempre più ricorrenti i periodi di siccità, come accade nel più ampio contesto mediterraneo, che secondo il Panel Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici è una delle aree più a rischio”, ha aggiunto ancora il ministro Pichetto Fratin. “Nel Piano di Ripresa e Resilienza abbiamo mobilitato fondi per le risorse idriche pari a 4,38 miliardi di euro in 5 anni. Recentemente è stato costituito un tavolo di coordinamento per rispondere alla crisi, anche con nuovi strumenti di legge e operativi". Tra le priorità degli interventi in Italia, il ministro ha ricordato "il potenziamento - con un investimento di 600 milioni di euro al 2026 - della capacità di monitoraggio delle acque e di prevenzione dei rischi, anche con sistemi innovativi quali il Sistema di monitoraggio e previsione dei rischi ambientali e antropici". Sulla Gestione Integrata delle Risorse Idriche e le Soluzioni Basate sulla Natura, “stiamo conducendo un intervento sul più grande fiume d'Italia mentre con il progetto Rinaturazione del Fiume Po abbiamo investito 357 milioni di euro, con un focus su qualità delle acque e biodiversità". Pichetto Fratin ha quindi garantito che "il nostro impegno internazionale non è meno convinto di quello sul piano nazionale" e che l'Italia si muove "anzitutto nel quadro degli impegni assunti dall'Unione Europea". Infine il ministro ha annunciato che "poche settimane fa Italia e Etiopia hanno firmato un accordo da oltre trenta milioni di euro per un progetto per migliorare la gestione di acqua e suolo e creare opportunità di impiego".
leggi anche
Siccità in Italia, arriva il commissario nazionale fino al 31 dicembre
Pichetto Fratin: “Acquedotti perdono oltre 40% acqua”
Il ministro ha detto che “è importante che dopo cinquant'anni ci si rimetta insieme e si individui il percorso del mantenimento del sistema. Abbiamo un miliardo e 200 milioni dal Pnrr, abbiamo altri soldi da altre leggi che fanno fatica a essere attivati, ci rendiamo conto che sta cambiando il quadro, sono trent'anni che non ci si pone il problema dell'acqua per molte ragioni, abbiamo gli acquedotti che perdono più del 40 per cento di acqua, una dispersione grave”.
Pichetto Fratin: “Campagna di educazione sull'acqua”
Il ministro dell’Ambiente ha anche annunciato una campagna di educazione del ministero sull'uso consapevole dell'acqua. "Certamente a livello educativo si può intervenire. parliamo di regole del consumo quotidiano. Noi l'acqua ce l'avevamo, con l'abbondanza non guardiamo troppo al consumo, ci vuole una grande campagna di educazione, partiremo con una campagna di educazione su quello che significa rendersi conto che l'acqua non è gratis per tutti”.
leggi anche
Giornata mondiale dell'acqua, il 38% di risaie e campi a rischio
Onu: “Non abbiamo un minuto da perdere”
Intanto, l’Onu ha rilanciato l’allarme su un consumo "vampirico" dell'acqua che mette a rischio miliardi di persone nel mondo. Le Nazioni Unite hanno messo in guardia sui rischi di una imminente crisi globale. Mentre in Italia, fa sapere l'Ispra, in 30 anni (dal 1991 al 2020) la disponibilità di risorsa idrica è diminuita del 20%. "Non abbiamo neanche un minuto da perdere", è l'appello del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, durante i lavori della seconda Conferenza sull'Acqua (la prima fu nel 1977) aperta al Palazzo di Vetro di New York.
La Giornata mondiale dell’acqua
La Giornata mondiale dell'acqua fu istituita nel 1992 e quest'anno ha avuto come tema "accelerare il cambiamento" per risolvere la crisi idrica e igienico-sanitaria. Secondo il rapporto dell'Onu, circa due miliardi di persone non hanno l'accesso ad acqua potabile sicura, mentre 3,6 miliardi non hanno a servizi sanitari affidabili. Due motivi per i quali, secondo un Rapporto di Unicef e Oms, ogni anno almeno 1,4 milioni di persone, molte delle quali bambini, muoiono. Metà di tutte le strutture di assistenza sanitaria non dispongono di acqua e sapone o di soluzioni igienizzanti per le mani a base di alcol. "La scarsità di acqua sta diventando endemica", si legge nel rapporto, in cui si osserva come l'uso di acqua sia aumentato a livello globale di circa l'1% ogni anno negli ultimi 40 anni e dovrebbe mantenere tassi di crescita simili fino al 2050.