Il presidente della Repubblica torna nell'Africa sub-sahariana, dal 13 al 16 marzo, per la sua quinta missione nell'area. Gli impegni istituzionali inizieranno il 14 marzo con l’incontro con il suo omologo William Ruto, poi diverse tappe fra cui il Centro Spaziale "Luigi Broglio", l'Università di Nairobi e la visita all'E4Impact accelerator, il programma lanciato dall'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano con la Fondazione E4Impact per aiutare le start up e le piccole e medie imprese africane
Sergio Mattarella torna nell'Africa sub-sahariana, dal 13 al 16 marzo, per la sua quinta missione nell'area da quando è presidente della Repubblica. E lo fa visitando un Paese importante come il Kenya, una delle economie in più rapida crescita della zona. Conta 50 milioni di abitanti e una popolazione urbana giovane, istruita e che parla inglese. Un Paese chiave quindi per gli investimenti stranieri, soprattutto di alta tecnologia. "Un modello economico e politico", viene definito dal Quirinale, che può giocare un ruolo virtuoso grazie alla sua stabilità politica e alla sua vivacità economica, sostenuta da una serie di start up innovative. Il presidente della Repubblica è accompagnato dalla figlia Laura e dal viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli.
Il Kenya e l’esplosione tecnologica
Il Kenya viene visto sempre più come una piattaforma naturale per le aziende straniere alla ricerca di un punto di accesso alla regione, con al centro la sua capitale Nairobi. Non a caso il Paese viene chiamato la Silicon Savannah: si presenta infatti come un hub ideale per i servizi finanziari, di comunicazione e di trasporto in tutta la regione. Naturalmente, si tratta di una crescita incompiuta in un Paese alle prese con le contraddizioni dell'Africa sub-sahariana. Nairobi ne è un esempio, con il suo downtown all'occidentale e le periferie ancora costellate di baraccopoli. Ma proprio la mancanza di infrastrutture formali ha fatto da catalizzatore per l'esplosione tecnologica del Paese. Il Kenya vanta una delle connessioni internet mobile più veloci al mondo e si presenta come un ambiente connesso. C'è quindi un importante spazio per imprenditori, investitori ed esperti di tecnologia. Il Paese chiede quindi all'Occidente e all'Italia un modello di impresa, aiuti alla crescita, training e un sostegno tradizionale come quello cooperativo.
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Il programma della visita di Mattarella
Gli incontri istituzionali di Mattarella inizieranno domani, martedì 14 marzo: alle 10 a Nairobi il capo dello Stato incontrerà il presidente della Repubblica del Kenya, William Ruto. Si procederà con la firma del libro d'onore nella State House, poi un colloquio fra i due e la firma di accordi bilaterali. Intorno alle 12 dovrebbe poi esserci una conferenza stampa, e alle 12.30 la visita al mausoleo del primo presidente della Repubblica del Paese, Jomo Kenyatta. Nel pomeriggio Mattarella sarà al Centro di Formazione professionale di San Kizito, presenti il Direttore del Centro, George Kibe, il Segretario Generale di Fondazione AVSI, Giampaolo Silvestri, e il Responsabile Regionale di Fondazione AVSI, Andrea Bianchessi. Mercoledì 15 marzo Mattarella si sposterà a Malindi dove visiterà il Centro Spaziale "Luigi Broglio", alla presenza del presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia, del Ministro della Difesa, Aden Bare Duale, e del presidente dell'Agenzia Spaziale del Kenya, il generale James Aruasa. Il capo dello Stato tornerà poi a Nairobi per una tappa all’ambasciata italiana, intorno alle 19, e un incontro con la comunità italiana in Kenya. Giovedì 16 marzo, ultimo giorno del viaggio, Mattarella andrà all'Università di Nairobi dove alle 10 terrà una prolusione. Poi l'incontro all'E4Impact accelerator, il programma lanciato dall'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano con la Fondazione E4Impact per aiutare le start up e le piccole e medie imprese africane. Mattarella e la delegazione italiana partiranno per l’Italia nel primo pomeriggio.