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Guerra Ucraina Russia, mercenari Wagner denunciano mancanza munizioni

©Ansa

Aumentano in Ucraina "combattimenti ravvicinati" a causa della scarsità di munizioni a disposizione delle forze di Mosca, rende noto il ministero della Difesa britannico. Ai riservisti russi mobilitati viene imposto di assalire le postazioni ucraine "armati solo con fucili e pale". Intanto dalla presidenza ucraina fanno sapere che l'esercito di Kiev rafforzerà posizioni a Bakhmut 

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Russia, Ong Transparency International bollata "indesiderabile"

L'ufficio del procuratore generale russo ha dichiarato "indesiderabile" l'Ong anticorruzione, con sede a Berlino, Transparency International, accusandola di interferire negli affari interni del Paese. La procura, in un comunicato, ha riferito che le attività dell'Ong "ovviamente vanno oltre il quadro degli obiettivi e dei compiti dichiarati". "Mentre si afferma formalmente come un'organizzazione che combatte la corruzione in tutto il mondo, si intromette negli affari interni della Russia, il che rappresenta una minaccia per le fondamenta dell'ordine costituzionale e della sicurezza della Russia", ha spiegato la procura.
 
- di Costanza Ruggeri

Vertici militari, "operazione difesa Bakhmut va avanti"

I vertici militari ucraini si sono espressi "a favore" del proseguimento "dell'operazione difensiva" e dell'"ulteriore" rafforzamento delle posizioni dell'esercito a Bakhmut. Lo riporta una nota della presidenza ucraina indicando la valutazione fatta nel corso di una riunione con il presidente Zelensky dal capo delle forze armate ucraine, Valery Zaluzhny, e dal comandante delle forze di terra, Oleksandr Syrskyi. Secondo la nota, il presidente ucraino ha chiesto ai due esponenti militari lo stato di avanzamento dell'operazione di difesa nella città strategica del Donbass.
- di Costanza Ruggeri

Kiev, "uccisi 18 sabotatori russi nella zona di Kherson"

Nelle ultime 24 ore, l'esercito di Kiev ha ucciso 18 membri del gruppo di sabotaggio e ricognizione delle forze armate russe, che si muovevano su barche a motore vicino a Kherson. Lo riporta Ukrainska Pravda, aggiungendo che secondo il rapporto del Comando operativo Sud sono stati distrutti anche tre sistemi missilistici antiaerei, due unità di equipaggiamento ingegneristico, due posti di osservazione e un deposito di munizioni. 
- di Costanza Ruggeri

Ucraina, un anno dopo

Immagini, storie e volti nei reportage dal Paese che resiste - LO SPECIALE DI SKY TG24

- di Redazione Sky TG24

Prigozhin torna a denunciare mancata fornitura a Bakhmut munizioni promesse

Evgheny Prigozhin torna a denunciare il mancato rifornimento di munizioni ai mercenari della Wagner schierati sul fronte di Bakhmut. Potrebbe trattarsi, ha detto nell'ennesimo post contro il ministero della Difesa, di "ordinaria burocrazia o di tradimento". I documenti per l'invio delle munizioni richieste a gran voce da Prigozhin sono stati firmati lo scorso 22 febbraio e avrebbero dovuto arrivare a Bakhmut il giorno successivo, ha riassunto denunciando che la maggior parte non sono state spedite. 
A un rappresentante della Wagner è stato negato l'ingresso al comando militare russo dopo che aveva scritto dell'"urgente" bisogno di munizioni al comandante dell'operazione, il capo di stato maggiore Valery Gerasimov, ha aggiunto. I suoi uomini temono di essere considerati come il capro espiatorio di una eventuale sconfitta in Ucraina. "Se facciamo un passo indietro saremo ricordati dalla storia come coloro che hanno fatto di più per perdere la guerra. E questo è precisamente il problema con la fame di munizione. Non è la mia opinione, ma quella dei combattenti. Cosa accadrà se le autorità russe ci vogliono mettere in mezzo, accusandoci di codardia?". 
- di Redazione Sky TG24

Austin: "Presa Bakhmut da russi ha solo valore simbolico"

La probabile presa di Bakhmut da parte delle forze russe sarebbe "più un valore simbolico che un valore strategico e operativo" e non costituirebbe "una battuta d'arresto operativa o strategica" per l'esercito ucraino. Lo ha detto il segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin, durante una vista in Giordania, secondo quanto riporta la Cnn. "Certamente - ha affermato - non voglio sottovalutare l'enorme lavoro che i soldati e i leader ucraini hanno svolto per difendere la città di Bakhmut, ma penso che sia più un valore simbolico che un valore strategico e operativo. Quindi la caduta di Bakhmut non significherà necessariamente che i russi hanno cambiato le sorti di questa lotta". "Quello che vedo - ha proseguito Austin - è che i russi continuano a riversare un sacco di truppe mal addestrate e mal equipaggiate. E queste truppe stanno andando molto rapidamente incontro alla loro fine." 
 
- di Redazione Sky TG24

Forze ucraine, la decisione relativa a Bakhmut

La presidenza ucraina ha diffuso una nota in cui ha reso noto che Zelensky ha discusso della situazione a Bakhmut con i massimi comandanti militari, che "hanno sostenuto il proseguimento della difesa della citta'". Il comandante delle Forze armate, Valerii Zaluzhnyi, e Oleksandr Syrskyi, comandante delle Forze di terra ucraine, "si sono espressi a favore del proseguimento dell'operazione difensiva e dell'ulteriore rafforzamento delle posizioni ucraine a Bakhmut", si legge nella nota, mentre da giorni circolano voci secondo cui le forze di Kiev potrebbero ritirarsi dalla città. Gli intensi combattimenti dentro e intorno a Bakhmut, nell'Est dell'Ucraina, stanno causando serie difficoltà su entrambi i fronti che sembrano lottare con la carenza di munizioni e il crescente numero di vittime. Il capo del gruppo mercenario Wagner che sta guidando l'offensiva russa, Evgheni Prigozhin, ha affermato in un video pubblicato sabato che una ritirata dei suoi uomini comporterebbe il crollo dell'intero fronte. Migliaia di persone sono state uccise e ferite nella battaglia per Bakhmut, dove molti edifici risultano totalmente carbonizzati, crollati o senza finestre. Le poche migliaia di civili ancora presenti sono da mesi confinati in seminterrati senza acqua corrente, elettricità e gas.
- di Redazione Sky TG24

Russia: 8 mesi "lavoro correttivo" a reporter per post guerra

Un tribunale della regione siberiana di Kemerovo ha condannato un reporter a otto mesi di "lavoro correttivo" e a un anno di sospensione dall'attività giornalistica per delle pubblicazioni sui social media, tra cui la condivisione di un articolo scritto da un'altra persona sulla situazione a Mariupol, città ucraina devastata dalla guerra. Lo riporta la testata online Taiga.info, ripresa anche da Meduza, precisando che il giornalista, Andrey Novashov, è stato accusato in base a una nuova legge bavaglio che prevede fino a 15 anni di reclusione per la diffusione di informazioni sull'esercito che dovessero essere ritenute "false" dalle autorità e di fatto vieta di criticare la guerra in Ucraina. 
- di Redazione Sky TG24

Ministero della Difesa ucraino: "Le perdite totali in combattimento del nemico dal 24 febbraio 2022 al 6 marzo 2023"

- di Redazione Sky TG24

Presidenza ucraina: "Generali d'accordo su difesa Bakhmut"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha tenuto una riunione con il comando in capo supremo in cui è stata discussa in dettaglio la situazione a Bakhmut, durante la quale il comandante in capo delle forze armate ucraine Valery Zaluzhny e il comandante del gruppo di truppe operativo-strategico Khortytsia, Oleksandr Syrsky, si sono espressi a favore del proseguimento della difesa di Bakhmut. Lo afferma la presidenza ucraina in un comunicato pubblicato sul suo sito web.   
 
- di Redazione Sky TG24

Prigozhin: "Wagner non sarà a eventi 8 marzo a San Pietroburgo"

"Per quanto riguarda l'8 marzo, voglio attirare la tua attenzione sul fatto che si tratta di un puro falso. Pmc "Wagner" non parteciperà ad alcun evento l'8 marzo a San Pietroburgo". Lo ha scritto su Telegram il comandante del gruppo paramilitare Yevgeny Prigozhin, rispondendo a una domanda nella quale gli si chiedeva conto della possibile presenza della milizia Wagner alle celebrazioni della ricorrenza. "La questione delle mie ambizioni politiche è stata ripetutamente discussa", ha aggiunto Prigozhin, "non ho ambizioni politiche, il nostro compito è combattere e proteggere gli interessi della Federazione Russa". 

- di Redazione Sky TG24

Stoltenberg vede eurodeputati Ppe, lavorate per sostegno a Kiev

Il Segretario Generale della Nato Jens Stoltenberg ha sottolineato la necessità di sostenere l'Ucraina per tutto il tempo necessario in un discorso rivolto ai parlamentari dell'Unione Cristiano Democratica, dell'Unione Cristiano Sociale e del Gruppo del Partito Popolare Europeo. Stoltenberg ha elogiato il ruolo dei parlamentari nell'informare e coinvolgere i loro cittadini, contribuendo a mantenere un alto livello di sostegno pubblico per l'Ucraina. Il Segretario Generale ha inoltre illustrato gli importanti insegnamenti tratti dalla guerra illegale della Russia contro l'Ucraina, tra cui la necessità di fornire all'Ucraina ciò di cui ha bisogno per vincere, di continuare a investire nella difesa, di rafforzare la resilienza e di mantenere l'unità transatlantica. La discussione faceva parte degli impegni regolari del segretario generale con i parlamentari di tutta l'Alleanza. 
- di Redazione Sky TG24

Zelensky affianca viceministro Difesa allo Stato maggiore

Con un decreto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affiancato all'attuale Stato maggiore delle forze armate Oleksandr Oleksiyovych Pavlyuk, già primo viceministro della Difesa. Lo riporta il sito presidenziale che pubblica il decreto. Pavlyuk entra così a far parte dello staff del Comandante  in capo.   
 
- di Redazione Sky TG24

Esercito di Kiev rafforzerà posizioni a Bakhmut

L'esercito ucraino "rafforzera'" le sue posizioni a Bakhmut, epicentro dei combattimenti con le truppe russe nell'est del Paese, lo ha dichiarato oggi la presidenza ucraina, mentre circolano voci secondo cui le forze di Kiev potrebbero ritirarsi dalla citta'. I comandanti in capo delle forze armate ucraine "si sono espressi a favore del proseguimento dell'operazione difensiva e del rafforzamento delle nostre posizioni a Bakhmut" durante un incontro con il capo di Stato Volodymyr Zelensky, ha dichiarato la presidenza in un comunicato
- di stefano.santini

Dugin su Malofeev: "Vogliono uccidere ideologi russi"

Dietro lo sventato attentato all'oligarca ortodosso, Konstantin Malofeev ci sono "i terroristi della Nato e i nazisti di Kiev, che vogliono eliminare i principali ideologi del Rinascimento russo". Cosi' il filosofo russo, Aleksandr Dugin, ha commentato la notizia che i servizi segreti russi (Fsb) hanno sventato il piano per uccidere il miliardario a capo del canale ultraconservatore Tsargrad e anche finanziatore delle milizie filo-russe in Donbass. "La logica dei terroristi della Nato e dei loro mercenari diretti, i nazisti di Kiev, è comprensibile: la distruzione dei principali ideologi del Rinascimento russo", ha scritto su Telegram Dugin, che è stato anche caporedattore a Tsargrad e l'estate scorsa ha perso la figlia Daria in un attentato vicino
Mosca. "Il nostro nemico è astuto, spietato. Capisce (anche meglio di noi stessi) quanto sia importante il pensiero", ha sottolineato, "ma la cosa più importante in questa Guerra Santa è la battaglia delle idee". "Penso che la vittoria non sia lontana, perché il nemico è nervoso", ha dichiarato Malofeev, che ha detto di aver saputo dell'attentato dalle sue guardie. L'oligarca ha anche osservato che il passaggio ad atti terroristici contro i civili dimostra che il nemico è "nel panico". "Voglio che sappiate che stiamo combattendo per la verità e non abbiamo odio personale verso di noi, nemmeno per quelle persone che vogliono uccidermi", ha aggiunto rivolgendosi in diretta tv su Tsargrad a quelli che ha chiamato "terroristi". 
 
- di Redazione Sky TG24

Meloni: "Da Russia meno 20% gas, avanti impegno transizione"

"All'inizio della guerra l'Italia era particolarmente esposta alle conseguenze" del conflitto "con più del 40% del suo gas naturale che era importato dalla Russia. Grazie alla nostra intensa attività diplomatica la quota di gas importato da Mosca si è ridotta a meno del 20%". Lo scrive la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un editoriale pubblicato sul "The National", principale quotidiano in lingua inglese degli Emirati, in merito alla recente visita ad Abu Dhabi.  sottolineando che "stiamo incremendando le nostre foniture di gas naturale, specialmente dal Nord Africa, continuiamo a impegnarci per la transizione verde". A questo proposito, aggiunge, "guardiamo alla Cop28 che si terrà a fine anno a Dubai, dove la comunità internazionale dovrà" fare passi avanti "per la complessa e urgente sfida del cambiamento climatico. Vogliamo lavorare con gli Emirati nello sforzo per definire meccanismi che possano supportare i Paesi più vulnerabili agli eventi climatici estremi, come concordato alla Cop27. Credo che gli Emirati arabi abbiano mostrato una grande sensibilità su questi temi e la decisione di ospitare l'agenzia Onu Irena, dedicata alle rinnovabili, è un'importante testimonianza del vostro impegno per sviluppare energie sostenibili per il futuro".     
 
- di Redazione Sky TG24

Guerra in Ucraina, i russi usano una superbomba secondo Kiev (VIDEO)

- di Redazione Sky TG24

Mosca: "Se Occidente tace su attentato a Malofeev è complice"

Se i Paesi occidentali rimarranno in silenzio davanti all'attentato sventato all'uomo d'affari russo Konstantin Malofeev, denunciato dai servizi di sicurezza interni Fsb, ciò "significherà il loro tacito coinvolgimento nel sostenere tali crimini". Lo scrive su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca Maria Zakharova. L'Fsb ha detto che Malofeev, fondatore e amministratore delegato del canale televisivo Zargrad, doveva essere ucciso in un attentato del Corpo dei volontari russi, un'organizzazione di estrema destra formata da russi residenti in Ucraina che ha tra l'altro rivendicato l'incursione dei giorni scorsi nella regione frontaliera russa di Bryansk.  "Il silenzio dei regimi occidentali, solitamente iperattivi in ogni occasione di oppressione dei giornalisti, in relazione all'attentato alla vita di Malofeev, significherà il loro tacito coinvolgimento nel sostenere tali crimini, nonché il patrocinio ideologico alle azioni estremiste dei banditi di Kiev", scrive Zakharova. 
- di Redazione Sky TG24

Guerra in Ucraina, cosa sta succedendo nella battaglia di Bakhmut

Si combatte nella città dell’Est del territorio ucraino, anche se l'area non ha un particolare valore strategico. Il luogo però ha sicuramente assunto un valore simbolico per Mosca che punta a conquistarla, mentre gli uomini di Kiev, stremati, provano a resistere.
- di Redazione Sky TG24

Wagner insiste: "Mosca non invia munizioni, è tradimento"

Il capo del gruppo paramilitare russo Wagner, Yevgeny Prigozhin, si lamenta di nuovo della mancanza di munizioni al fronte - dove i suoi mercenari sono impegnati soprattutto a Bakhmut - e torna a parlare di "tradimento" da parte di Mosca per i ritardi nelle consegne. "Gli ordini sono stati dati per la consegna il 23 febbraio. Ma finora la maggior parte delle munizioni non è stata inviata", sostiene Prigozhin in un messaggio pubblicato sui social network ieri sera. E cita due possibili ragioni per il ritardo: "Ordinaria burocrazia o tradimento". I combattenti del Gruppo Wagner sono in prima linea nella battaglia per Bakhmut, una città dell'Ucraina orientale che la Russia sta cercando di conquistare da diversi mesi e dove le forze di Mosca e Kiev hanno subito pesanti perdite. Il mese scorso Prigozhin aveva rivolto dure critiche al ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, e al capo di Stato Maggiore, Valery Gerasimov, accusandoli di aver commesso "tradimento" rifiutandosi di fornire munizioni al suo gruppo. Pochi giorni dopo, aveva annunciato che le munizioni sarebbero state finalmente consegnate. Tuttavia, in un video diffuso nella tarda serata di sabato, Prigozhin si lamenta ancora - tra l'altro - della mancata consegna delle munizioni e avverte che "se Wagner si ritira ora da Bakhmut, l'intero fronte crollerà". 
- di Redazione Sky TG24

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