Si combatte nella città dell’Est del territorio ucraino, anche se l'area non ha un particolare valore strategico. Il luogo però ha sicuramente assunto un valore simbolico per Mosca che punta a conquistarla, mentre gli uomini di Kiev, stremati, provano a resistere
Nel conflitto tra Russia e Ucraina, quasi tutta l’attenzione ora si sposta su Bakhmut, città nell’Est del territorio ucraino. Il luogo ha assunto un valore simbolico per Mosca che punta a conquistarla, mentre gli uomini di Kiev provano a resistere, con l'esercito ucraino che "rafforza" le sue posizioni, come fa sapere l'ufficio presidenziale. Nella foto, i danni causati dai combattimenti a Bakhmut (3 marzo)
Ma perché Bakhmut è così importante? In realtà, non ha un particolare valore strategico. Certo, la cittadina si trova sulla strada che porta alle più importanti città ucraine di Sloviansk e Kramatorsk, ed è dunque una sorta di "passaggio obbligato" se l’esercito russo vuole avanzare. Ma l'area non rappresenta sicuramente un centro nevraglico del conflitto. La città, inoltre, è in rovina, a causa dei combattimenti, e quindi, se conquistata, non darebbe aiuto ai russi nemmeno a livello di infrastrutture da utilizzare
A sostenere che Bakhmut abbia un'importanza più simbolica che operativa e che una sua eventuale caduta non darebbe necessariamente uno slancio allo sforzo bellico di Mosca, è anche il segretario americano alla Difesa, Lloyd Austin: "La caduta di Bakhmut non significherà necessariamente che i russi avranno cambiato le sorti di questa battaglia", ha spiegato
Intanto, la situazione sul campo va definendosi di ora in ora: da Kiev ribadiscono l’intenzione di resistere e che i russi starebbero perdendo centinaia di uomini al giorno. Di ieri, 5 marzo, la notizia che le perdite russe ammonterebbero fino a 500 soldati morti e feriti al giorno nella battaglia, secondo il domenicale tedesco Bild am Sonntag che riporta la stima del ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov
Ma anche fra le fila dei soldati ucraini, nonostante Kiev sostenga di stare resistendo e di controllare ancora punti strategici della città, si riscontrano problemi: "Battaglioni ucraini impreparati, scarsamente addestrati, lanciati nel tritacarne in prima linea a Bakhmut per sopravvivere con scarso supporto di veicoli corazzati, mortai, artiglieria, droni e informazioni tattiche". Questa la descrizione del Kyiv Independent che riporta le testimonianze dei soldati ucraini impegnati nella difesa della città chiave nel Donetsk
Sempre rimanendo sul fronte delle forze ucraine, queste potrebbero essere impegnate in una "graduale ritirata tattica" nella parte orientale di Bakhmut, ovvero continuano a combattere anche se indietreggiano, infliggendo comunque forti perdite alle truppe russe. Lo scenario è tracciato dall'Istituto per lo studio della guerra (Isw) che afferma come, comunque, sia ancora troppo presto per capire quali siano le intenzioni dell'Ucraina
Secondo l'Isw, inoltre, le forze russe dovranno comunque combattere attraverso il centro di Bakhmut, sulla sponda occidentale del fiume Bakhmutka, che è pesantemente difeso e questo favorirà le forze ucraine. "La guerra urbana a Bakhmut potrebbe degradare ulteriormente le già esauste forze miste russe, in modo simile a quello causato dal ritiro dell'Ucraina dalla linea Severodonetsk-Lysychansk, che ha di fatto posto fine alle operazioni offensive russe nelle regioni di Luhansk e Donetsk nell'estate del 2022", conclude il rapporto
Intanto si è parlato anche di un scontro aperto tra il presidente Volodymyr Zelensky e il comandante in capo delle forze armate, il generale Valery Zaluzhny sulle decisioni da prendere proprio su Bakhmut, come riporta la Bild. Secondo informazioni provenienti da diverse fonti della leadership politica ucraina, Zaluzhny qualche settimana fa aveva raccomandato di considerare la possibilità di lasciare Bakhmut per ragioni tattiche. Ma Zelensky avrebbe un'opinione completamente diversa
E proprio Zelensky oggi ha tenuto una riunione con il comando in capo supremo in cui è stata discussa in dettaglio la situazione a Bakhmut, durante la quale il comandante in capo delle forze armate Zaluzhny e il comandante del gruppo di truppe operativo-strategico Khortytsia, Oleksandr Syrsky, si sono espressi a favore del proseguimento della difesa di Bakhmut