“Si può continuare a pompare armi al regime neofascista di Kiev e bloccare ogni possibilità di rilanciare i negoziati. I nostri nemici stanno facendo proprio questo, non volendo capire che i loro obiettivi portano ovviamente a un fiasco totale", ha scritto l'ex presidente russo
Parole che fanno tremare il mondo. L’ex presidente russo e attuale vice presidente del Consiglio di sicurezza, Dmitry Medvedev, è tornato a evocare un’apocalisse nucleare globale, criticando la continua fornitura di armi occidentali a Kiev. In un lungo editoriale sulla guerra in Ucraina, scritto per il quotidiano Izvestia, l’esponente del Cremlino ha alzato i toni: “Si può continuare a pompare armi al regime neofascista di Kiev e bloccare ogni possibilità di rilanciare i negoziati. I nostri nemici stanno facendo proprio questo, non volendo capire che i loro obiettivi portano ovviamente a un fiasco totale. Sconfitta per tutti. Apocalisse. La vita precedente dovrà essere dimenticata per secoli, fino a quando le macerie fumanti cesseranno di emettere radiazioni", ha proseguito. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI).
Gli avvertimenti alle potenze occidentali
Non è la prima volta che Medvedev, presidente della Russia dal 2008 al 2012, lancia l’allarme del rischio di una guerra nucleare. Già al forum di Davos di gennaio, aveva mandato un avvertimento alle potenze occidentali che a suo avviso non terrebbero conto che "la sconfitta di una potenza nucleare in una guerra convenzionale può provocare lo scoppio di una guerra nucleare".