"Se a Putin piace, come può essere un buon piano?" ha detto il presidente americano osservando che "ci sono vantaggi solo per la Russia". Il G20 si spacca sulla guerra in Ucraina e chiude i lavori senza un comunicato finale ufficiale. Dal vertice timori per la ripresa globale. L'esercito ucraino afferma che ieri la Russia ha raddoppiato il numero di navi schierate attivamente nel Mar Nero. Ue adotta il decimo pacchetto di sanzioni alla Russia
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difficolta', secondo quanto hanno riferito i partecipanti. Gli Stati Uniti e i loro alleati del G7 sono stati irremovibili nel chiedere che il comunicato condannasse apertamente la Russia per l'invasione dell'Ucraina, cosa a cui si sono opposte le delegazioni russa e cinese. L'India, che detiene l'attuale presidenza del G20, sta facendo pressione sull'incontro per evitare di usare la parola "guerra" in qualsiasi comunicato, secondo quanto hanno dichiarato alla Reuters alcuni funzionari del G20. Durante il vertice, le nazioni occidentali hanno imposto una serie di nuove sanzioni alla Russia e hanno annunciato un maggiore sostegno economico all'Ucraina, mentre i Paesi in via di sviluppo come l'India, che hanno raccolto i benefici del petrolio russo a basso costo, hanno resistito a esprimere critiche. Il governo indiano ha mantenuto una posizione ampiamente neutrale sulla guerra, rifiutando di incolpare la Russia per l'invasione, cercando una soluzione diplomatica e incrementando notevolmente gli acquisti di petrolio russo.
L'esclusione di una condanna della guerra dal comunicato sarebbe quindi un passo indietro rispetto alla dichiarazione rilasciata dai leader del G20 lo scorso novembre sull'isola indonesiana di Bali, come sottolineato dal segretario al Tesoro statunitense, Janet Yellen. Yellen ha definito "assolutamente necessaria" una ferma dichiarazione di condanna della guerra in Ucraina.
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Secondo l’analisi Coldiretti in cima alla classifica dei prodotti che hanno subito i maggiori rincari a gennaio 2023 rispetto all’anno precedente c’è lo zucchero con un +54% davanti all’olio di semi (+46%), soprattutto quello di girasole, che risente della guerra in Ucraina che è uno dei principali produttori, mentre al terzo posto c’è il riso con un +39%. Seguono – spiega Coldiretti - il latte a lunga conservazione (+35%), il burro in crescita del 34%, la margarina (+28%), i formaggi freschi (+28%), il pane confezionato (+24%), il latte fresco parzialmente scremato (+22%) e le uova (+21%).
"Il risultato è che nell’anno di guerra gli italiani hanno speso 2,6 miliardi in più – sottolinea Coldiretti - per mettere in tavola pane e pasta, ma anche la verdura è costata 2,3 miliardi in più, mentre per la carne si è avuto un esborso aggiuntivo di 2,2 miliardi rispetto allo scorso anno. Al quarto posto ci sono latte formaggi e uova con 1,8 miliardi di esborso aggiuntivo – continua Coldiretti - che precedono il pesce, rincarato di un miliardo tondo, e la frutta (+0,9 mld). Seguono olio, burro e grassi (+0,8 mld), che è però la categoria che nel 2022 ha visto correre maggiormente i prezzi, e le bevande analcoliche (dal caffè alle acque minerali fino ai succhi) con un +0,8 mld. Chiudono la classifica degli aumenti a zucchero, confetture, miele, cioccolato e dolci (+0,4 mld) e sale, condimenti e alimenti per bambini (+0,2 mld)".