Metsola: "Berlusconi? Non condivido sue parole su Zelensky. Meloni è tosta"

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La presidente dell’Europarlamento, in un'intervista al Corriere della Sera, ha affrontato diversi temi, dalle auto green, al Qatargate, alla guerra in Ucraina. "Non solo la mia posizione personale, ma anche quella del Parlamento Ue è sempre stata a favore del popolo ucraino e contro il Cremlino", ha spiegato Metsola

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"Viviamo in un periodo di incertezza. Voglio far capire ai cittadini italiani che comprendo le preoccupazioni per le bollette alle stelle e per l'impatto delle nuove norme europee su alcuni settori dell'industria: il Parlamento Ue è al loro fianco". Lo dice in un'intervista al Corriere della Sera la presidente del Parlamento Ue, Roberta Metsola, che è in visita ufficiale in Italia. "L'Italia è al centro di tutte le decisioni che vengono prese in Europa - aggiunge - Deve mantenere la sua vocazione europeista e rimanere una forza costruttiva. Vado a Roma dopo il Consiglio europeo, che ha dato messaggi forti sull'Ucraina. La discussione sull'immigrazione è difficile, il Parlamento Ue è partner del Consiglio in tutti i negoziati tra le istituzioni. Nelle trattative c'è una dimensione nazionale, ma le soluzioni devono essere europee. Sono importanti anche i messaggi che gli italiani mi daranno da riportare a Bruxelles", ha detto Metsola. 

Gli obiettivi

Fra i temi dell'intervista c'è il voto sullo stop alle auto a benzina e diesel: "Dobbiamo poter parlare di una transizione giusta che deve sfruttare il mercato unico per portare tutti allo stesso livello. Il dibattito nei prossimi mesi sarà su come mantenere le nostre ambizioni climatiche sulla strada giusta e non alienare settori fondamentali della nostra popolazione che hanno contribuito all'economia". Venendo alle parole di Berlusconi su Zelensky, "non solo la mia posizione personale, ma anche quella del Parlamento Ue è sempre stata a favore del popolo ucraino e contro il Cremlino - spiega - Non condivido le parole di domenica sera. Mi hanno confortato le parole del presidente del Consiglio e del ministro degli Esteri". Per quanto riguarda il Qatargate, "abbiamo reagito con rapidità e collaborato subito alle indagini. Deve essere chiaro che non si tratta di destra o sinistra, di nord o sud, ma di ragione e torto. Il Parlamento sarà sempre dalla parte della giustizia e verità". 

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