L'uomo, che vive in Veneto, risulta irrintracciabile dalla scorsa domenica, il giorno prima del terremoto. Si trovava in Turchia per motivi di lavoro ma l'incontro che avrebbe dovuto avere con un socio non è più avvenuto e la Farnesina non riesce a contattarlo in alcun modo. Il ministro Tajani: "La nostra unità di crisi è al lavoro, siamo in contatto con la protezione civile turca"
Si continua a scavare nei territori di Turchia e Siria colpiti dal terremoto del 6 febbraio alla ricerca di altri possibili sopravvissuti. I dispersi sono migliaia e tra loro c’è anche l’italiano Angelo Zen, che la Farnesina non è ancora riuscita a rintracciare. L'uomo, un imprenditore veneto, si trovava in Turchia per motivi di lavoro e da domenica scorsa i suoi familiari non hanno sue notizie. (TERREMOTO IN TURCHIA-SIRIA. GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA)
Farnesina al lavoro
Questa mattina il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani è intervenuto ad Agorà su Rai3. "Continuiamo a cercare il nostro connazionale che ancora non riusciamo a contattare - ha affermato -, la nostra unità di crisi è al lavoro, siamo in contatto con la protezione civile turca. Angelo Zen avrebbe dovuto incontrare un socio turco la mattina dopo il terremoto, ma la notte c'è stato il sisma, quindi non si sono visti. Non ci sono collegamenti telefonici, purtroppo è tutto molto complicato dalla vastità dell'area colpita, non è facile raggiungere le persone, si sta vivendo un momento drammatico”. Il ministro ha sottolineato che vicino all’epicentro si trovavano solo poche decine di connazionali, mentre nella vasta area colpita, basandosi sulle registrazioni all’apposita app, ce n’erano circa 170. "Tranne l'imprenditore Angelo Zen - ha dichiarato Tajani - tutti gli italiani che si trovavano nelle zone del sisma sono stati contattati, sono in salvo”.
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Gli aiuti dall'Italia
In merito agli aiuti ai due Paesi colpiti, il ministro Tajani ha spiegato: “Stiamo lavorando anche con il Ministero della Difesa per inviare nelle zone terremotate materiale utile. C'è grande solidarietà degli italiani. Per quanto riguarda la Siria, il materiale per gli aiuti sarà mandato attraverso Beirut, ma siamo al lavoro per farlo anche se è più difficile".