Giorgia Meloni in Algeria: "Algeri fondamentale per realizzare Piano Mattei per l'Africa"

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Il premier in conferenza stampa con il presidente Tebboune: "Il nostro modello di cooperazione non è predatorio, entrambi i partner devono essere soddisfatti e crescere". Sul fronte dell'energia "un meccanismo di mix energetico può essere la soluzione alla crisi in atto". Tebboune: "Abbiamo ribadito di rafforzare la collaborazione nel settore energetico e per gli investimenti italiani". Firmati 5 accordi di cooperazione fra cui un memorandum d'intesa tra l'Agenzia spaziale italiana e quella algerina

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"L'Algeria è per l’Italia un partner fondamentale e di assoluto rilievo strategico per quello che abbiamo definito un Piano Mattei per l'Africa. Il nostro modello di cooperazione non è predatorio ma entrambi i partner devono essere soddisfatti e crescere. L'Algeria è fondamentale per il Piano Mattei per l'Africa, un modello di cooperazione su base paritaria per trasformare le tante crisi anche in possibili occasioni". A dirlo è il premier Giorgia Meloni nella conferenza stampa con il presidente della Repubblica algerina democratica e popolare, Abdelmadjid Tebboune, al termine della visita di due giorni in Algeria. "Ringrazio il presidente algerino e l'intero governo per questa accoglienza - ha detto Meloni - Non a caso la prima missione bilaterale che il nuovo governo ha inteso fare a dimostrazione di quanto l'Algeria sia partner affidabile. La missione avviene nell'anniversario della firma di trattato di amicizia e di buon vicinato firmato nel 2003 ad Algeri. Noi celebriamo la ricorrenza firmando una dichiarazione congiunta che sottolinea l'eccellenza delle nostre relazioni, ma non ci vogliamo fermare qui". Poi ha aggiunto: "Il governo algerino sta facendo un grande lavoro per aiutare gli investimenti esteri: da parte delle aziende italiane c'è grande voglia di investire, per cui sono contenta dell'accelerazione di Algeri". Al termine della conferenza stampa, parlando con i giornalisti, Meloni ha poi sottolineato come dovrebbe essere di interesse europeo il tema di un Piano Mattei per l'Africa.

Meloni: "Piano Mattei è un modello di sviluppo per l'Africa"

"Tra i nuovi settori di cooperazione con l'Algeria ci sono le infrastrutture, comprese quelle digitali, il biomedicale, le telecomunicazioni - ha detto Meloni - E ciò al netto della collaborazione tra le piccole e medie imprese. Noi ci stiamo concentrando moltissimo sul fronte mediterraneo. E in questa logica l'Algeria, nel Nord Africa, è il partner più stabile, strategico e fondamentale". Poi ha aggiunto: "Quando parliamo di piano Mattei parliamo di un modello di sviluppo, anche per l'Africa. Il nostro modello di cooperazione è un simbolo, c'è grande voglia di Italia e noi non vogliamo farci desiderare".

Meloni: "L'Italia può essere hub per la distribuzione di energia"

"Sono stata contenta di visitare un giardino dedicato a Enrico Mattei considerato qui un eroe nazionale - ha detto Meloni - Noi abbiamo questo progetto che ci diamo come orizzonte di legislatura, e cioè il piano Mattei in un momento difficile per la crisi energetica l'Italia può diventare la porta dell'accesso, una sorta di Hub di distribuzione dell'energia". "Oggi l'Algeria è il nostro principale fornitore di gas - ha aggiunto - Sono state firmate due intese da Eni e la sua omologa algerina, un'intesa per ridurre le emissioni di gas serra, quindi per uno sviluppo sostenibile, e l'altra è per giungere ad un incremento delle esportazioni di gas dall'Algeria all'Italia e all'Ue, la realizzazione di un nuovo gasdotto per l'idrogeno, la possibilità di fare gas liquefatto, insomma un meccanismo di mix energetico che individuiamo come possibile soluzione alla crisi in atto". "L'Italia può giocare una parte rilevante nel piano di ripresa e resilienza sull'approvvigionamento energetico - ha detto poi Meloni a margine della conferenza stampa - C'è un tema geopolitico che fa sì che all'Europa possa interessare una maggiore presenza nel Mediterraneo. L'immigrazione è sempre la risposta ad una assenza di opportunità che consentano di rimanere nel proprio Paese".

Meloni: "Con Algeri per stabilizzare la Libia"

"L'Algeria è il primo partner italiano in Africa e noi i primi clienti di Algeri - ha sottolineato Meloni - Ora bisogna rafforzare la rete delle imprese italiane in Algeria e di quelle algerine in Italia. Queste intese sono frutto di accordi e ci sono tanti campi di collaborazione possibili, e vogliamo esplorarli tutti". "La nostra lunga chiacchierata - ha aggiunto il presidente del Consiglio - è stata occasione per parlare di stabilizzazione della Libia e della situazione nel Mali, dove c'è una instabilità che ci preoccupa. Sulla Palestina solo la soluzione di due Stati può assicurare la pace nella regione".

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Tebboune: "Due Paesi amici"

"La visita di Giorgia Meloni riveste importanza particolare, a 20 anni dalla firma del trattato di coooperazione, e desidero esprimere la mia soddisfazione per il livello delle relazioni strategiche tra i due Paesi amici", ha detto il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune nel corso della conferenza stampa con Giorgia Meloni. Tebboune ha ricordato la crescita degli interscambi tra Roma e Algeri a 16 miliardi di dollari nel 2022: "A questo riguardo, abbiamo ribadito di rafforzare la collaborazione nel settore energetico e per gli investimenti italiani". Il presidente algerino ha quindi sottolineato l'identità di vedute con l'Italia su diversi temi: "Concordiamo sul sostegno alla missione Onu per risolvere la questione del Sahara occidentale". Tebboune ha tra l'altro fatto riferimento allo Stato palestinese e alla necessità che abbia un suo posto nell'ambito delle Nazioni Unite.

Intese Eni-Sonatrach su idrogeno e riduzione dei gas serra

Ridurre le emissioni di gas serra in Algeria e incrementare le esportazioni di energia verso l'Italia, anche attraverso un nuovo gasdotto per l'idrogeno: sono gli obiettivi dei due memorandum di intesa firmati da Eni e Sonatrach in occasione della visita ufficiale ad Algeri della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il primo dei due memorandum, firmati dall'amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi e dal presidente e direttore genarale di Sonatrach Toufik Hakkar, punta a individuare congiuntamente le possibili attività per ridurre le emissioni di gas a effetto serra in Algeria, e le migliori tecnologie da utilizzare. L'Intesa prevede inoltre progetti congiunti sulla riduzione delle emissioni di Co2 nelle strutture produttive di idrocarburi in Algeria. Il secondo memorandum, per la valorizzazione della rete di interconnessione energetica tra i due Paese per una transizione energetica sostenibile, mira a individuare le migliori opportunità per incrementare le esportazioni di energia dall'Algeria verso l'Italia, attraverso lo studio congiunto sull'incremento della capacità di trasporto del gas esistente, la realizzazione di un nuovo gasdotto anche per il trasporto di idrogeno, la posa di un cavo elettrico sottomarino e l'aumento della capacità di produrre gas liquefatto.

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L’intesa per la cooperazione spaziale

Oggi anche la firma di un memorandum d'intesa tra l'Agenzia spaziale italiana (Asi) e l'Agenzia spaziale algerina (Asal). Il Memorandum d'intesa viene concluso nel quadro del Trattato sui principi che governano le attività degli Stati in materia di esplorazione ed utilizzazione dello spazio extra-atmosferico compresa la Luna e gli altri corpi celesti. Le aree di cooperazione includono: le scienze dello spazio e l'esplorazione spaziale; la tecnologia applicata allo spazio; l'osservazione della Terra e la formazione. La cooperazione troverà attuazione attraverso lo scambio di conoscenza nella materia, l'organizzazione di seminari e workshop, lo sviluppo di progetti di interesse reciproco e l'organizzazione di attività di formazione. L'intesa è stata firmata dal presidente dell'Asi Giorgio Saccoccia e dal direttore generale dell'Asal Azzedine Oussedik.

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Descalzi: "L'Italia azzererà il gas russo dal 2024/25"

Da Algeri, l'ad di Eni Claudio Descalzi - che fa parte della delegazione italiana - ha annunciato: "Le previsioni per azzerare le forniture di gas russo all'Italia? Sono positivo, nell'inverno 2024/2025, direi che continuando così le cose vadano nel verso giusto". Poi, parlando delle forniture di gas all'Algeria ha aggiunto: "Aggiorniamo gli accordi annualmente sulle quantità che sono state rispettate: sono stati dati più di 3 miliardi di metri cubi e altri 3 miliardi nel 2023 e poi altri ancora". "Bisogna pensare che solo 2 anni fa l'Algeria dava all'Italia circa 21 miliardi, adesso ha dato 25, arriveremo a 28 miliardi l'anno prossimo e poi nel 24-25 supereremo ancora - ha aggiunto Descalzi - È davvero un partner strategico che sta aiutando molto per l'Italia".

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La visita al Giardino Mattei e al Bastion 23

È iniziata con la tappa simbolica al Giardino Mattei la seconda giornata in Algeria di Giorgia Meloni. Nel giardino nel cuore di Algeri, dedicato al fondatore dell'Eni e inaugurato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel novembre 2021, la premier è stata accompagnata dal ministro algerino dell'Energia e delle Miniere, Mohamed Arkab, e dall'ambasciatore italiano ad Algeri, Giovanni Pugliese. Alla cerimonia hanno partecipato fra gli altri anche l'amministratore delegato dell'Eni, Claudio Descalzi, e il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. Al suo arrivo, a Meloni sono stati offerti datteri e latte da tre bambini in abiti tradizionali algerini. Poi il premier si è fermato in raccoglimento davanti alla lapide su cui Enrico Mattei è definito "personalità italiana, amico della rivoluzione algerina, difensore tenace e convinto della libertà e dei valori democratici, impegnato a favore dell'indipendenza del popolo algerino e del completamento della sua sovranità". Dopo la tappa al Giardino Mattei, Meloni è stata al Bastion 23, una fortezza-museo affacciata direttamente sul Mediterraneo. Si tratta della prima esperienza di recupero di un complesso storico restituito al pubblico completata in Algeria dall'indipendenza. L'iniziativa, divenuta un modello di conservazione del patrimonio algerino e di collaborazione nel campo dell'archeologia e del restauro tra Italia ed Algeria, è stata finanziata con fondi (a valere sul canale bilaterale) della Cooperazione Italiana nel 1994. La struttura è uno dei monumenti storici più importanti di Algeri e rappresenta, inoltre, una delle ultime testimonianze che attestano l'estensione della Casbah verso il mare prima dell'arrivo della presenza francese.

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Meloni blinda Nordio dopo la polemica sulle intercettazioni

La missione di Meloni in Algeria è iniziata ieri, subito dopo la nota divulgata per ribadire "piena fiducia" nel ministro della Giustizia Carlo Nordio. Al centro la polemica sulle intercettazioni: il Guardasigilli ha proposto di limitarne quello che definisce "l'abuso", senza stravolgerne l'impostazione, specialmente per i reati più gravi come mafia e terrorismo. A seguito delle indiscrezioni circolate su presunte tensioni anche all’interno della maggioranza, da Palazzo Chigi è arrivata la nota: "Dopo le notizie infondate circa le presunte divisioni tra il Presidente del Consiglio e il ministro Giorgetti, tra il Presidente del Consiglio e il ministro Piantedosi, oggi è la volta del ministro Nordio. Spiace deludere, ma il clima nel Cdm è ottimo e tutti i ministri lavorano in piena sinergia con palazzo Chigi. Nello specifico, il presidente Meloni ribadisce la sua piena fiducia nel Guardasigilli, che ha fortemente voluto a Via Arenula e con il quale mantiene contatti quotidiani".

"Nordio? Vedrò tanti ministri per cronoprogramma "

Oggi da Algeri Meloni ha poi spiegato: "Ho chiesto a tutti i ministri un cronoprogramma: mi piacerebbe lavorare su una calendarizzazione dei lavori del governo nel 2023. Sto organizzando un giro con i diversi ministri. Ci tengo a dire che oggi mi alzo e vedo che secondo i giornali ho tanti problemi con tanti ministri, anche con Nordio. Con lui un rapporto ottimo. Le due cose non sono collegate". 

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Meloni: "Ue sia unita su aiuti a imprese"

Meloni oggi ha colto l'occasione anche per parlare dell'Ue, e ha spiegato: "La nostra posizione è legata a materie come un fondo sovrano per aiutare gli investimenti nelle aziende o aiutare i fondi già esistenti per nuovi investimenti". E, parlando del tema della perdità di competitività delle "nostre imprese" anche dopo lo shock energetico, ha sottolineato la necessità che l'Europa su questo argomento non vada in ordine sparso creando disparità di trattamenti. Un argomento questo - ha garantito - che  l'Italia affronterà nel prossimo Consiglio europeo.

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