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Iran, capo Pasdaran minaccia di morte direzione di Charlie Hebdo

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Salami attacca la redazione del giornale satirico francese, che ha realizzato nuove vignette contro il leader iraniano Ali Khamenei: "Pensate al destino di Rushdie" ha minacciato ricordando lo scrittore colpito da una fatwa e accoltellato l'anno scorso a New York

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Il nuovo comandante delle Guardie rivoluzionarie iraniane, Hossein Salami, ha minacciato la redazione di Charlie Hebdo. "I musulmani - ha avvertito - prima o poi si vendicheranno dei responsabili per aver pubblicato vignette che prendono in giro il leader Ali Khamenei".

"Pensino al destino di Salman Rushdie"

Salami ha poi aggiunto: "Puoi arrestare i vendicatori ma non puoi resuscitare i morti". Poi ha ricordato l'attentato a subito lo scrittore iraniano Salman Rushdie, accoltellato e ferito gramenente a New York l'agosto scorso.  "Questi individui francesi pensino al suo destino". Contro l'autore dei 'Versetti satanici' il defunto leader iraniano Ruhollah Khomeini emise nel 1989 una Fatwa per aver insultato il profeta Maometto. 

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Nuove vignette contro l'Iran nel prossimo numero di Charlie Hebdo

L'attacco di Salami arriva dopo che Charlie Hebdo ha pubblicato una nuova serie di caricature contro il regime iraniano. Nonostante Teheran avesse duramente protestato già la scorsa settimana per le vignette che prendevano in giro la guida suprema della Repubblica islamica, Ali Khamenei, il settimanale satirico ha dato alle stampe nuovi disegni contro il regime dei mullah. In particolare, nel nuovo numero - che sarà nelle edicole dal 11 gennaio - Khamenei viene più volte irriso in riferimento alle tragiche esecuzioni dei manifestanti impiccati in Iran.

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La chiusura dell'Istituto francese di Ricerca a Teheran

Giovedì scorso, le autorità iraniane avevano annunciato la chiusura dell'Istituto francese di Ricerca in Iran (Ifri), affiliato al ministero degli Esteri di Parigi: una forma di rappresaglia contro una prima serie di 35 vignette pubblicate la settimana scorsa da Charlie, nel numero speciale consacrato alle vittime dell'attentato jihadista che, il 7 gennaio 2015, decimò la redazione del giornale a Parigi. Domenica scorsa, diverse decine di iraniani si sono inoltre riuniti dinanzi all'ambasciata di Francia a Teheran per bruciare bandiere francesi in segno di dissenso contro il giornale. I disegni di Charlie sono stati anche condannati da Hezbollah, potente movimento filoiraniano in Libano mentre la Francia ha fatto quadrato in difesa della pubblicazione.

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