Migliaia di sostenitori dell’ex presidente hanno occupato e devastato edifici governativi nella capitale Brasilia, in scene che hanno ricordato l'assalto a Capitol Hill. Una cinquantina i feriti, alcuni in gravi condizioni. Dopo diverse ore la polizia ha ripreso il controllo della situazione. Secondo il ministro della Giustizia è un atto di "golpismo", Lula parla di “atti terroristici”. Bolsonaro, ricoverato in Florida per un'occlusione intestinale, condanna gli attacchi parlando di azioni “illegali"
Un momento degli assalti a Brasilia (Ansa)
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Media: per Lula assalti finanziati pure da tycoon da estero
Secondo quanto riporta il sito online del quotidiano Estadao, il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva starebbe valutando l'ipotesi che gli atti terroristici messi in atto ieri dai sostenitori di Jair Bolsonaro "siano finanziati da uomini d'affari anche all'estero".
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Turchia: condanniamo violenza contro governo Lula
Il Ministero degli Esteri di Ankara condanna "gli atti di violenza contro il governo guidato dal presidente Luiz Inácio Lula da Silva, il Congresso e la Corte Costituzionale in Brasile". In un comunicato si afferma come sia "importante rispettare i risultati delle elezioni e il processo democratico che riflette la volontà del popolo nel Paese".
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Un momento degli assalti a Brasilia (Ansa)
Scholz: attacchi intollerabili a democrazia, siamo con Lula
"Gli attacchi violenti alle istituzioni democratiche sono attacchi alla democrazia, che non possono essere tollerati". Lo scrive il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, su Twitter, a proposito dell'assalto al congresso brasiliano. La Germania è al fianco del nuovo presidente, Luiz Ignacio Lula da Silva, e del popolo brasiliano, aggiunge.
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Von der Leyen: ferma condanna assalto a democrazia
Su Twitter la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha scritto: "Condanno fermamente l'assalto alla democrazia in Brasile. È una grande preoccupazione per tutti noi, difensori della democrazia. Il mio pieno sostegno al Presidente Lula, che è stato eletto in modo libero e correttamente”.
Governatori nella capitale per incontrare Lula
I governatori di diversi Stati brasiliani si recheranno a Brasilia oggi per incontrare il presidente Luiz Inácio Lula da Silva e i rappresentanti della Corte Suprema Federale dopo l'assalto di ieri ai palazzi del potere a Brasilia. I governatori vogliono promuovere un manifesto per la democrazia e l'unione delle istituzioni contro l'azione organizzata dai sostenitori dell'ex presidente Bolsonaro. Durante la rivolta a Brasilia, il Forum dei Governatori si è riunito per definire una reazione. Si teme che il disordine nella capitale federale serva da ispirazione per i criminali in altre unità federali per distruggere anche la proprietà pubblica.
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In Brasile nella notte bloccate strade e autostrade
I manifestanti golpisti in Brasile nella notte hanno bloccato autostrade e strade federali in almeno quattro Stati. Lo Stato del Mato Grosso è il più colpito dalle proteste dei sostenitori dell'ex presidente Bolsonaro, secondo quanto riporta il sito online di Folha de S.Paulo.
Obbligo a società telefonia di registri di connessione
In seguito all'assalto dei bolsonaristi, su richiesta dell'Avvocatura Generale dell'Unione, il giudice della Corte suprema Alexandre de Moraes ha ordinato alle società di telecomunicazioni di tenere registri di connessione e geolocalizzazione degli utenti presenti in Praça dos Três Poderes. Lo riporta Cnn Brasil. "Determinare le società di telecomunicazioni, in particolare i fornitori di servizi mobili personali, per conservare registri di connessione sufficienti per un periodo di novanta giorni per definire o identificare la geolocalizzazione degli utenti che si trovano nelle vicinanze di Praça dos Três Poderes e della sede del Distretto Federale per determinare la responsabilità sulle date dei fatti criminosi", ha detto Moraes.
Palazzi del potere sotto controllo, danni a opere d'arte
Questa mattina le autorità brasiliane hanno iniziato a valutare i danni ingenti al Palazzo presidenziale, al Congresso e alla Corte Suprema di Brasilia dopo l'assalto di ieri dei sostenitori dell'ex presidente di estrema destra Jair Bolsonaro. Dopo diverse ore di caos, la polizia ha ripreso il controllo degli edifici invasi da centinaia di manifestanti anti-Lula e ha arrestato centinaia di persone, secondo il ministro della Giustizia e della Sicurezza Flavio Dino. L'area era stata isolata dalle autorità. Ma i bolsonaristi, molti dei quali vestiti con le maglie gialle della Nazionale di calcio brasiliana, sono riusciti a sfondare i cordoni di sicurezza. Hanno causato danni considerevoli. Sono stati danneggiati dipinti di valore inestimabile, tra cui "I Mulatti", del pittore modernista Di Cavalcanti, esposto nel Palazzo Presidenziale, che presenta diversi buchi, secondo le foto che circolano sui social network.
Un momento dell'assalto a Brasilia (Ansa)
Ministero Giustizia: "Situazione sotto controllo"
Il segretario esecutivo del Ministero della Giustizia brasiliano, Ricardo Cappelli, appena nominato dal presidente Inacio Lula da Silva a capo dell’intervento federale, ha spiegato che la situazione a Brasilia è ora “sotto controllo". Dopo la dispersione dei manifestanti iniziata ieri notte, le operazioni - ha detto - riprenderanno tra poche ore. "Tutto sarà debitamente indagato. I criminali continueranno a essere identificati e puniti", ha scritto sui social. In base al decreto emanato nella notte da Lula Cappelli, alle dirette dipendenze del capo dello Stato, potrà adottare “tutte le misure necessarie di ordine pubblico" per porre fine alla rivolta che ieri notte ha portato all'irruzione dei sostenitori di Bolsonaro nelle tre istituzioni democratiche del Paese.