Secondo il giornalista di "Bbc monitoring" Khosro Kalbasi Isfahani, sarebbero imminenti le uccisioni di due persone che hanno partecipato alle proteste: Mahan Sedarat Madani e Mohammad Broghani. Due giorni fa era stato giustiziato Mohsen Shekar. Amnesty International ha reso noto di aver documentato nomi e dati di 44 bambini uccisi durante le manifestazioni e di aver raccolto informazioni sulle minacce ricevute dai parenti di 13 delle vittime
Non si fermano in Iran le condanne a morte nei confronti delle persone che hanno partecipato alle proteste iniziate dopo la morte di Mahsa Amini. Oggi la Corte Suprema ha approvato la sentenza di esecuzione imminente di Mohammad Broghani, accusato di "guerra contro Dio" e condannato a morte per la sua presunta partecipazione alle proteste. Lo scrive su Twitter il giornalista di Bbc monitoring Khosro Kalbasi Isfahani, che ha riferito come sarebbe "imminente" anche l'esecuzione di un altro manifestante, Mahan Sedarat Madani. Almeno altri 18 detenuti rischiano di essere uccisi. Oggi marce silenziose e pacifiche nelle città di Teheran e Isfahan sono state accolte con gas lacrimogeni e violenza degli agenti di sicurezza iraniani: lo riporta Bbc Persia. Le immagini pubblicate sui social mostrano una forma di protesta senza slogan, manifestazioni mute, ma sia in via Sattar Khan nella capitale che sulla Chahar Bagh Street a Isfahan le forze di sicurezza hanno attaccato i dimostranti.
“Lamentele per le esecuzioni troppo lente”
Secondo Khosro Kalbasi Isfahani, a Mohammad Broghani è stato negato l'accesso a un avvocato. Inoltre, ha scritto in un altro tweet, un membro del Parlamento ha protestato per l'esecuzione del manifestante Mohsen Shekar di due giorni fa lamentandone la "lentezza" perché nella Sharia "le esecuzioni devono essere eseguite istantaneamente".
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Forse domani una seconda esecuzione
"L'esecuzione del ventenne Mahan Sedarat Madani è imminente. Accusato di aver mosso guerra a Dio, è stato condannato a morte da un tribunale rivoluzionario di Teheran", ha scritto ancora Khosro Kalbasi Isfahani. Secondo indiscrezioni, l'esecuzione potrebbe avvenire già domani. Mahan Sedarat Madani è stato condannato per aver percosso un miliziano Basiji. Il giornalista Bbc riferisce in un altro tweet che "il difensore dei diritti Atena Daemi conferma che Mahan Sedarat è stato trasferito nella prigione di Rajavi Shahr, dove deve essere eseguita la sua condanna a morte". In un altro messaggio, il cronista riporta una telefonata dal carcere alla sua fidanzata: "Non preoccuparti amore mio. Finirà tra due settimane e uscirò di prigione", avrebbe detto Sedarat.
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Amnesty documenta l'uccisione di 44 bambini in Iran
Intanto Amnesty International ha reso noto di aver documentato nomi e dati di 44 bambini uccisi durante le proteste in Iran e di aver raccolto informazioni sulle minacce ricevute dai parenti di 13 delle vittime da parte del governo. Lo riporta Iran international. Secondo il rapporto, 34 bambini sono stati uccisi da proiettili al cuore, alla testa o ad altri organi vitali. Quattro da colpi d'arma da fuoco da distanza ravvicinata. Cinque sono morti a causa di aggressioni e uno è rimasto soffocato per i lacrimogeni. I parenti sono stati costretti a seppellirli in villaggi remoti ed è stato loro vietato di condividere immagini sui social. Amnesty International ha denunciato la morte di un bambino di due anni e di uno di sei anni a Zahedan, nel sud-est del Paese, e ha affermato che le altre vittime avevano tra i 9 e i 18 anni. Le agenzie di sicurezza - riferisce il rapporto - hanno avvolto i corpi dei bambini in sudari e li hanno consegnati alle famiglie pochi minuti prima della prevista cerimonia di sepoltura. Amnesty International ha reso noto che le autorità iraniane hanno negato la responsabilità dell'uccisione di almeno 19 bambini e attribuito la morte di 12 di loro ai gruppi di opposizione e l'uccisione degli altri sei a incidenti. Dei 44 bambini uccisi, 18, vale a dire più del 40%, sono stati uccisi nel Sistan e nella provincia del Baluchistan e il 20% è stato ucciso nelle città curde dell'Iran.