Fino a qualche decennio fa la cittadina della Westmoreland county, a un'ora da Pittsburgh, in Pennsylvania, era considerata la regina dell'acciaio. Poi il declino
MONESSEN, PENNSYLVANIA - L'attrice premio Oscar Frances McDormand? E' cresciuta a Monessen. Il rapper Coolio? A Monessen c'è addirittura nato. Fino a qualche decennio fa la cittadina della Westmoreland county, a un'ora da Pittsburgh, in Pennsylvania, era considerata la regina dell'acciaio. Il materiale per la costruzione del Golden Gate è arrivato proprio da qui, dalla steel factory adagiata sulle rive del fiume Monongahela. Era una cittadina di orgogliosi colletti blu, poi tutto è cambiato. (ELEZIONI MIDTERM USA 2022- LO SPECIALE)
Il declino
Il boom del terziario, la crisi del settore manifatturiero, la delocalizzazione produttiva. Tutti elementi che hanno contribuito alla chiusura dell'acciaieria di Monessen. Ora al posto dello steel mill, che dava lavoro a migliaia di operai, c'è un centro di lavorazione del carbone che impiega meno di duecento persone. Negli anni Ottanta la produzione di acciaio nell'area di Pittsburgh è calata di oltre il 75 per cento.
La città fantasma
Con la chiusura dell'acciaieria Monessen si è impoverita e svuotata. In molti, soprattutto i più giovani, hanno deciso di trasferirsi. Chi ha trovato lavoro si è accontentato di un impiego mal pagato e lontano da casa. La cittadina ha perso circa due terzi degli abitanti, che ora sono poco più o meno settemila.
La maggior parte delle abitazioni è stata abbandonata: troppo costoso mantenerle, altrettanto demolirle. Nonostante i tentativi di recupero da parte del sindaco, gli edifici sono scheletri fatiscenti e ricoperti dai rampicanti.
La rabbia della "rust belt"
Tradizionalmente democratica, la "cintura della ruggine", come viene chiamata l'area degli Stati Uniti un tempo dedita alla produzione di acciaio, nel 2016 è stata corteggiata e conquistata da Donald Trump.
Dal 1992 in poi la Pennsylvania aveva sempre votato per il candidato democratico, nel 2016 è andata a Trump per una manciata di voti, nel 2020 è tornata ai democratici per un soffio e tra mille contestazioni.
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Trump e Monessen
Trump ha visitato Monessen da candidato e poi di nuovo dopo la vittoria, promettendo il rilancio della città. Da allora, però, non è cambiato molto.
I cittadini, adesso, cercando faticosamente di ricostruire una comunità affiatata e unita. Quando chiediamo loro cosa pensano della politica ci rispondono più o meno tutti nello stesso modo: "i politici dicono quello che vogliamo sentirci dire, si prendono i nostri voti e poi spariscono".