La Corea del Nord lancia più di 20 missili. Seul: “Mai così vicini a nostre acque”

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Pyongyang ha testato i lanci verso le acque fuori dalla costa ovest ed est del Paese. Almeno tre missili balistici a corto raggio sono finiti nel mar del Giappone. La Sud Corea replica: “Pagheranno per provocazioni: questa è di fatto un’invasione territoriale”. In risposta sono stati lanciati tre missili a nord del confine marittimo. Dal regime di Kim Jong-un minacce nucleari a Usa-Seul "se usano la forza"

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La Corea del Nord ha lanciato questa mattina più di 20 missili verso il Mare Orientale, o Mare del Giappone e verso il Mar Giallo. Gli ultimi 6, secondo le rilevazioni dell'esercito sud-coreano, sono missili terra-aria. Secondo quanto riferisce la Corea del Sud, sarebbero stati testati da Pyongyang "verso le acque fuori dalla costa ovest ed est" del Paese. I missili lanciati oggi dalla Corea del Nord "non sono mai arrivati così vicini" alle acque territoriali sudcoreane, riferiscono i militari di Seul. Almeno tre missili balistici a corto raggio sono infatti finiti nel mar del Giappone, di cui uno che partito dall'area di Wonsan ha volato attraverso il confine marittimo de facto con la Corea del Sud, secondo le rilevazioni di Seul. Uno dei tre missili balistici a corto raggio è caduto in mare a 26 chilometri a sud del confine marittimo, in un'area a 57 km a est della città orientale di Sokcho e a 167 km a nord-ovest dell'isola di Ulleung: si è diretto proprio verso l'isola prima di finire nelle internazionali, spingendo le autorità locali a un raro allarme aereo. Le sirene hanno suonato a Ulleung intorno alle 8.55 locali (0.55 in Italia), mandando i residenti a trovare protezione in scantinati e rifugi. L'ultima provocazione del Nord è arrivata mentre Seul e Washington stanno tenendo le manovre congiunte 'Vigilant Storm', coinvolgendo più di 240 aerei nel tentativo di rafforzare la posizione di deterrenza contro le minacce del Nord che potrebbe presto condurre anche il suo settimo test nucleare.

La replica di Seul

Il presidente Yoon Suk-yeol ha condannato i lanci dei missili, definendoli una violazione de facto del territorio del Sud: “È di fatto un'invasione territoriale con un missile che ha attraversato la Linea di Confine Settentrionale per la prima volta dalla divisione" della penisola, ha dichiarato il suo ufficio in un comunicato. Ha quindi ordinato "un'azione rapida per far pagare al Nord le provocazioni". Yoon, ha riferito l'agenzia Yonhap, ha anche invitato i militari a essere pronti contro ulteriori provocazioni di alto livello da parte di Pyongyang, durante la riunione convocata d'urgenza del Consiglio di sicurezza nazionale. 

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Corea Sud lancia tre missili a nord del confine marittimo 

La Corea del Sud ha quindi lanciato tre "missili aria-superficie di precisione" nelle acque a nord del confine marittimo intercoreano, in risposta ai lanci di missili fatti oggi da Pyongyang. L'esercito sudcoreano ha affermato di aver lanciato i tre missili di precisione in acque "vicino alla Northern Limit Line a una distanza corrispondente all'area" in cui sono finiti quelli testati oggi dal Nord, mai così vicini alle acque territoriali del Sud. Le operazioni, ha aggiunto il Comando di stato maggiore congiunto in una nota, hanno mostrato che Seul intende rispondere "con fermezza contro qualsiasi tipo di provocazione". La risposta è maturata a stretto giro dal pesantissimo giudizio espresso dall'esercito sudcoreano che ha denunciato i lanci del Corea del Nord, tra cui uno definito "intollerabile" e finito in un'area vicina alle acque territoriali del sud per la prima volta dalla divisione della penisola un due parti, avvenuta oltre 70 anni fa. 

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Da Corea Nord minacce nucleari a Usa-Seul se usano la forza

In giornata la Corea del Nord ha minacciato di usare le armi nucleari per far pagare a Usa e Corea del Sud "il prezzo più orribile della storia" qualora dovessero far ricorso alla forza, in un'escalation retorica contro le manovre militari congiunte in corso su larga scala di Washington e Seul. In una nota diffusa nella notte dalla Kcna, Pak Jong-chon, un segretario del Partito dei Lavoratori e stretto collaboratore del leader Kim Jong-un, ha definito le manovre "aggressive e provocatorie". Il Nord, definendo come "avvertimenti" i suoi molteplici lanci di missili, ha preso di mira le manovre partite lunedì che coinvolgono 240 aerei da guerra. "Se gli Stati Uniti e la Corea del Sud tentassero di usare la forza contro di noi, le forze speciali dell'esercito della Repubblica democratica popolare di Corea svolgerebbero immediatamente la missione strategica loro assegnata e gli Stati Uniti e la Corea del Sud dovrebbero affrontare un evento terrificante e pagare un terribile prezzo", ha affermato il funzionario, secondo la Kcna. Washington e Seul "devono tenere a mente che prendere questo come un semplice avvertimento sarebbe un enorme errore nelle circostanze attuali", ha aggiunto Pak.

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