Dopo quasi quattro anni di governo della destra la deforestazione della zona amazzonica è quasi raddoppiata. A dirlo è la rivista britannica che ha così appoggiato la candidatura dell'ex presidente Lula: "Se Bolsonaro rimarrà, il danno sarà irreparabile"
A meno di quattro giorni dal ballottaggio presidenziale in Brasile, la rivista Nature ha espresso critiche contro la ricandidatura di Jair Bolsonaro: la rivista scientifica britannica ha pubblicato un editoriale in cui attacca la politica ambientale del leader di destra e appoggia la candidatura dell'ex presidente di sinistra Luiz Inácio Lula da Silva. Dopo quasi 4 anni di governo la deforestazione è "praticamente" raddoppiata nella regione amazzonica, dove "non sono stati rispettati i diritti delle popolazioni indigene", scrive Nature. "Se Bolsonaro riuscirà a rimanere per altri 4 anni, il danno sarà irreparabile", aggiunge la rivista, secondo cui la gestione dell'ex capitano dell'esercito "è stata disastrosa per la scienza, l'ambiente, il popolo brasiliano e il mondo".
L'appoggio a Lula
Nature al contrario sostiene il voto per Lula, citando la sua promessa di raggiungere "la deforestazione zero" in Amazzonia. Durante i suoi precedenti governi, sottolinea l'editoriale, l'ex sindacalista ha fatto "investimenti in scienza e tecnologia", insieme a una politica di "tutela ambientale". Non è la prima volta che una rivista specializzata internazionale prende posizione nel dibattito politico brasiliano: il mese scorso anche Lancet aveva criticato la rielezione di Bolsonaro.