Secondo i media, il faccia a faccia in vista del voto per le presidenziali del 30 ottobre è finito in parità, con connotazioni lievemente più positive per il leader del Partito dei lavoratori che al primo turno ha incassato il 48,43% delle preferenze contro il 43,2% del presidente uscente. Lula ha accusato Bolsonaro per la sua gestione della pandemia dicendo che "ha giocato con la morte", l’avversario ha puntato sullo scandalo del “Petrolao”. Al centro anche il tema delle fake news
Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie dal mondo
Secondo le analisi dei media brasiliani, il primo faccia a faccia televisivo tra il leader di sinistra, Luiz Inacio Lula da Silva, (Pt) e il presidente di destra Jair Bolsonaro (Pl), in vista del ballottaggio per le presidenziali del 30 ottobre, si è chiuso con un pareggio, seppure con connotazioni lievemente più positive per Lula. Il leader del Pt ha guidato il primo blocco, trascinando Bolsonaro sul terreno di scontro della cattiva gestione della pandemia e dei ritardi sui vaccini, costringendolo a rispondere a domande scomode, e definendolo più volte "menzognero" e "faccia di bronzo". I due hanno incrociato le armi sulle fake news, espediente che ha fortemente connotato tutta la campagna elettorale fino all'ultimo clamoroso caso di questo fine settimana con illazioni sulla pedofilia di Bolsonaro, in un video fatto circolare dalla sinistra e rimosso perché "falso" sulla base di una decisione del Tribunale superiore elettorale. A condurre le danze nel terzo blocco è stato invece Bolsonaro che, supportato dall'ex giudice protagonista della Lava Jato (la Mani pulite brasiliana) Sergio Moro, ha obbligato Lula a parlare a lungo dello scandalo legato al gigante petrolifero Petrobras, arrivando a definirlo "una vergogna per il Paese". Al primo turno Lula ha incassato oltre 57 milioni di voti, ovvero il 48,43%, contro gli oltre 51 milioni di Bolsonaro, il 43,2%.
Lula: “Hai giocato con pandemia e morte”
Luiz Inacio Lula de Silva e Jair Bolsonaro si sono affrontati per quindici minuti prima di rispondere alle domande dei giornalisti del pool della tv Banderantes, Tv Cultura, Folha de SP e Uol. Uno dei principali temi di scontro è stata la gestione del Covid e l'acquisto dei vaccini. Lula ha accusato Bolsonaro di aver tardato nell'acquisto dei farmaci, e di aver preso alla leggera la pandemia provocando la morte di "almeno 400mila persone". "Non senti sulle spalle un po' della sofferenza dei brasiliani?", ha attaccato l'ex presidente di sinistra. Il leader del Pt ha infierito sull'avversario affermando che Bolsonaro "ha giocato con la pandemia e la morte", e ha citato video in cui il presidente imitava le persone che non riuscivano a respirare, ricordandso quando affermava che quanti si sottoponevano alla vaccinazione si sarebbero trasformati in "coccodrilli". "Tutte menzogne", si è difeso Bolsonaro. "Siamo orgogliosi del lavoro fatto. Se avessimo fatto come qualcuno del tuo governo, come qualcuno del Consorzio (i governatori) del Nord-Est del Paese, sarebbe stato rubato tutto e sarebbe morta tanta gente".
leggi anche
Come la maglia della nazionale brasiliana è diventata simbolo politico
Bolsonaro: “Ora dicci dello scandalo del petrolio”
Bolsonaro ha poi attaccato l'avversario rilanciando sull'inchiesta Lava Jato (la Mani Pulite brasiliana) che ha coinvolto vari rappresentanti del Partito dei lavoratori, facendo finire in carcere Lula. Ma è a una delle domande dei giornalisti del pool che ha organizzato l'incontro che Bolsonaro ha deciso di sfidare l'antagonista politico, invitandolo a parlare dello scandalo del “Petrolao” e "dei milioni di reais" sottratti alla Petrobras. Consigliato negli intervalli del dibattito dall'ex giudice Sergio Moro (il magistrato che condusse Lava Jato), il presidente di destra ha citato i dati sugli spostamenti di denaro dal gigante energetico, accusando il leader del Pt di averli "divisi con i suoi amici". Lula si è difeso ripetendo, come già in passato, che lo scandalo è stato scoperto grazie agli strumenti messi a disposizione dal suo governo, ma secondo gli analisti politici ha perso un'occasione per essere più incisivo e convincere gli elettori indecisi. "Non tornare al governo, non tornare sulla scena del crimine. Stai a casa. Sei una vergogna per questo Paese", gli ha intimato Bolsonaro.
leggi anche
Brasile, elette alla Camera le prime rappresentanti transessuali
Bolsonaro: “24 ore terribili per fake news su mia pedofilia”
Bolsonaro ha poi detto di "aver trascorso le 24 ore peggiori" della sua vita riferendosi alle accuse di pedofilia fatte circolare sui social network, sulla base di spezzoni di un video in cui parlava della situazione di minorenni in Venezuela. "Sono stato accusato in modo vile e sordido di praticare la pedofilia. Hanno cercato di aggredire il mio onore in ciò che ritengo più sacro: la difesa della famiglia e l'innocenza dei bambini", ha detto ai giornalisti Bolsonaro prima del dibattito tv. La clip, fatta circolare dalla presidente del Partito dei lavoratori (Pt), Gleisi Hoffmann, e dai supporter di Lula poche ore prima del primo faccia a faccia tv è stata fatta rimuovere dal Tribunale superiore elettorale (Tse). Nella motivazione del Tse si legge che il contenuto del video "è consapevolmente falso e decontestualizzato" e che "non può essere tollerato" dalla Corte, "in particolare perché si tratta di notizie false pubblicate durante il secondo round delle elezioni presidenziali". Il tema delle numerose fake news usate durante la campagna elettorale è stato un terreno di scontro anche nel corso del duello televisivo tra i due avversari politici, con Lula che si è presentato in studio con una spilla di un'associazione per la difesa dei bambini e ha definito Bolsonaro "il re delle fake news".